Un codice della Malatestiana alle Scuderie del Quirinale
Nella grande mostra dedicata a Ovidio il manoscritto miniato delle “Metamorfosi” contenente il ritratto del grande poeta latino
C’è anche uno pezzo di Cesena alla grande mostra “Ovidio. Amori, miti e altre storie”, appena inaugurata alle Scuderie del Quirinale, a Roma.
Fra gli esemplari esposti nella prima sezione della rassegna, allestita in occasione del secondo bimillenario del poeta latino, c’è un libro della Biblioteca Malatestiana: è il codice S.XXV-6 (i numeri indicano la sua collocazione nell’aula del Nuti: al sesto posto del venticinquesimo pluteo sul lato sinistro).
Si tratta di un manoscritto risalente al XIV secolo, con miniature eseguite da Stefano degli Azzi, che contiene le “Metamorfosi”, forse l’opera più famosa di Ovidio.
Ma la peculiarità del codice sta nel fatto che su una delle sue prime carte compare uno dei rarissimi ritratti in epoca medievale del poeta di Sulmona: è rappresentato a figura intera in veste di dottore, con un lungo abito verde e un manto rosato, berretto rosso ornato di vaio e un libro aperto.
“Proprio per la presenza di questa raffigurazione - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore alla Cultura Christian Castorri – gli organizzatori hanno chiesto di poter esporre il manoscritto malatestiano: grazie ad esso, infatti, il visitatore potrà conoscere, fin dall’inizio, l’immagine (seppur ideale e immaginifica) del protagonista della mostra, vale a dire Publio Ovidio Nasone. Una richiesta che abbiamo accolto positivamente, e che anzi ci riempie di orgoglio, tenuto conto della prestigiosa cornice e dell’autorevolezza dei curatori, prima fra tutti la professoressa Francesca Ghedini, ordinaria di Storia dell’Arte Antica all’Università di Padova, una delle più importanti specialiste dell’universo ovidiano”.
Il manoscritto delle ‘Metamorfosi’ rimarrà esposto a Roma fino al 20 gennaio 2019.
Data Ultima Modifica:
23 Ottobre 2018
Data di Pubblicazione:
22 Ottobre 2018
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