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Biblioteche di Quartiere: la risposta dell'Assessore Castorri

Consiglio Comunale del 27 settembre 2018
Risposta all’interpellanza della Consigliera Vania Santi (Gruppo Cesena Siamo Noi)
Biblioteche di Quartiere


Alcune difficoltà gestionali, causate da fattori diversi, sostanzialmente sintetizzabili nell’impegno esclusivamente volontaristico – e non professionale – dei volontari bibliotecari impegnati ci hanno portato (anche in linea con la delibera di indirizzo in ambito culturale, che conteneva fra gli obiettivi quello di creare una maggiore interazione fra le biblioteche di quartiere) ad avviare la progettazione della riorganizzazione del sistema delle biblioteche di quartiere. Uno dei primi obiettivi che ci siamo posti è quello di dotare le biblioteche di collegamenti rapidi, attraverso l’attivazione di un programma semplice di catalogazione interno, per permettere agli utenti (in maggioranza adulti e anziani) di verificare la presenza dei libri, l’eventuale prestito e il successivo rientro e per poterli prenotare.
La creazione di questo sistema riteniamo possa essere anche un’opportunità per i giovani che si ritrovano in quegli spazi per fare i compiti con il supporto di insegnanti volontari o per svolgere laboratori di lettura legati al progetto “Nati per leggere” o laboratori programmati con le scuole dell’infanzia. Abbiamo ritenuto importante inoltre implementare l’ADSL dove le attrezzature informatiche erano compatibili, ad ordinare nuove attrezzature dove erano obsolete e a richiedere il collegamento wifi/ADSL dove ancora non c’era.Poiché la catalogazione è un’attività specialistica, ad alto contenuto tecnico e poiché il catalogo del Polo di Romagna converge automaticamente nel catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale, il Polo Bibliotecario di Romagna è l’unico gestore delle credenziali di accesso al catalogo e non rilascia password e accessi alla funzione di catalogazione ai volontari o a personale non bibliotecario. Il Polo Bibliotecario di Romagna ha ribadito più volte, attraverso proprie circolari, le ragioni dei dinieghi a rilasciare password per la catalogazione, soffermandosi su ragioni di ordine normativo, gestionale-amministrativo e deontologico.

La LR 18/2000, all'art. 10 comma 2 stabilisce che i volontari sono da impegnare comunque in servizi aggiuntivi rispetto a quelli assicurati dall'ordinaria gestione degli istituti culturali e l’attività di catalogazione non è un’attività aggiuntiva ma fondamentale per una biblioteca. In sintesi, per il Polo Bibliotecario di Romagna, un volontario può accedere, nel software gestionale della biblioteca, soltanto al modulo di prestito senza accedere all’anagrafica degli utenti, al modulo delle ricerche e al modulo della stampa delle etichette. Il nuovo programma informatico, invece, è molto semplice ed utilizzabile anche dai volontari non professionali, così come richiesto dai quartieri. Si compone di una maschera in cui inserire il titolo del libro, l’autore, eventuali parole chiave per una ricerca più specifica, catalogazione, data del prestito e rientro. Il sistema di catalogazione potrà anche rimanere il Dewey: tale eventuale decisione sarà assunta con i volontari nei momenti di formazione che si stanno concordando e la ricerca potrà essere fatta attraverso l’autore, il titolo, l’ambito di interesse o le parole chiave.
Ricordo che con il programma, che utilizza i server del Comune e dell’Unione Valle Savio, le biblioteche saranno realmente in rete fra loro e vi sarà la possibilità per gli utenti di effettuare ricerche per verificare la presenza di testi, senza la necessità di recarsi fisicamente nella sede. 

Con la nuova strumentazione informatica i volontari potranno entrare in OPAC per la consultazione e la verifica dei testi e gli operatori della biblioteca potranno accedere ai cataloghi delle singole biblioteche periferiche (messe in rete con la biblioteca del Centro di Documentazione Educativa e anche con la Biblioteca Malatestiana), attraverso l’applicazione “consultazione”.Il personale della Malatestiana con competenze da bibliotecario (tra figure interne ed esterne) ammonta a 18 unità (di cui 12 a tempo pieno e 6 a tempo parziale) e si occupa delle funzioni bibliotecarie della biblioteca antica e moderna: salvaguardia delle raccolte, consultazione, acquisizione, gestione delle collezioni, catalogazione, informazioni al pubblico (reference), prestito, prestito interbibliotecario, fornitura di documenti, promozione della lettura, sezione mediateca, sezione ragazzi, sezione locale, emeroteca, servizio Internet, organizzazione attività culturali (conferenze, presentazioni di libri, mostre, studio e valorizzazione delle raccolte), rapporti con il polo bibliotecario di Romagna, con le scuole, con le agenzie educative, con le associazioni culturali. Il referente per le Biblioteche di quartiere dal febbraio 2015 è il responsabile della Biblioteca moderna.

La Malatestiana, per le biblioteche di quartiere, è titolare esclusivamente del servizio di catalogazione bibliografica.Non sono in corso adesioni o bandi a progetti europei di formazione per bibliotecari. Il personale aderisce alle attività di aggiornamento curate dal polo Bibliotecario di Romagna e da altri enti del settore. Aggiungo: dopo avere presentato il nuovo programma informatico il 25 settembre scorso ai volontari, procederemo nelle prossime settimane ad un a loro formazione per l’utilizzo, la catalogazione ed anche una formazione per rendere gli scaffali aperti (dove presenti), accessibili all’utenza senza supporto, come da normativa prima citata.Con gli operatori della Biblioteca Malatestiana e il settore sistemi informatici si sta verificando, infine, la possibilità di riversare i testi catalogati dalla Biblioteca Malatestiana nel nuovo sistema.In anni recenti non risultano rallentamenti particolari nell’attività di catalogazione e oggi l’attività è in pari. Si verifica invece molto spesso una difficoltà da parte di alcune biblioteche di quartiere nel ritiro dei documenti già catalogati, ciò implica uno stazionamento dei medesimi in Malatestiana che, a volte, si protrae per mesi.Per quanto concerne gli spazi dedicati alle biblioteche di quartiere, questi necessariamente sono legati agli spazi stessi dei quartieri.

Il programma di riorganizzazione terrà sicuramente conto della necessità di migliorare e, laddove possibile, ampliare gli spazi.Le risorse destinate all’acquisto libri per le biblioteche di quartiere può contare su una disponibilità di risorse, allocata sul bilancio.
Negli anni di riferimento l’investimento specifico si attesta sui 5 mila euro annui.Il n. vv. posseduti  per ciascun quartiere è il seguente:  

Quartiere Al Mare 5855
Quartiere Borello 5232
Quartiere Cesuola 6064
Quartiere Dismano 5175
Quartiere Oltresavio 5794
Quartiere Rubicone 3012
Quartiere Cervese Nord 4075
Quartiere Cervese Sud 2402
Quartiere Valle Savio 4509 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
28 Settembre 2018

Data di Pubblicazione:
27 Settembre 2018

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