Sei in: Home > Cesena 1861-2011 / Interventi / 2010 / Dicembre / Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
[...] Non possiamo come Nazione pensare il futuro senza memoria e coscienza del passato. Ci serve, ci aiuta, ripercorrere nelle sue asprezze e contraddizioni il cammino che ci portò nel 1861 a diventare Stato nazionale unitario, ed egualmente il cammino che abbiamo successivamente battuto, anche fra tragedie sanguinose ed eventi altamente drammatici. Vogliamo e possiamo recuperare innanzitutto la generosità e la grandezza del moto unitario : e penso in particolare a una sua componente decisiva, quella dei volontari. Quanti furono i giovani e giovanissimi combattenti ed eroi che risposero, anche sacrificando la vita, a quegli appelli per la libertà e l'Unità dell'Italia! Dovremmo forse tacerne, e rinunciare a trarne ispirazione? Ma quello resta un patrimonio vivo, cui ben si può attingere per ricavarne fiducia nelle virtù degli italiani, nel loro senso del dovere comune e dell'unità , e nella forza degli ideali.
Ed è patrimonio vivo quello del superamento di prove meno remote e già durissime, come il liberarci dalla dittatura fascista, il risollevarci dalla sconfitta e dalle distruzioni dell'ultima guerra, ricostruendo il paese e trovando l'intesa su una Costituzione animata da luminosi principi. No, nulla può oscurare il complessivo bilancio della profonda trasformazione, del decisivo avanzamento che l'Unità , la nascita dello Stato nazionale e la sua rinascita su basi democratiche hanno consentito all'Italia. Di quel faticoso cammino è stato parte il ricercare e stabilire, come ha voluto sottolineare ancora di recente il Pontefice, indirizzandoci un pensiero augurale che sentitamente ricambio, "giuste forme di collaborazione fra la comunità civile e quella religiosa". [...]
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione: 31/12/2010