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Le polemiche sulla Variante Opere Pubbliche dettate solo da voglia di visibilità


A chi definisce la Variante Opere Pubblicheuna delibera sgangherata, realizzata con la disastrosa noncuranza del rispetto delle leggi di tutela del territorio” vorrei ricordare che questa Amministrazione ed il sottoscritto sono i medesimi che 3 anni fa (con la Variante di Salvaguardia) hanno “dimezzato” le aree edificabili del PRG 2000, riportando ad agricoli oltre 220 ettari, su si sarebbero potuti costruire circa 1 milione di mq.

Pertanto, occorre valutare come meglio si “tutela il territorio” fra chi urla e chi fa atti concreti.
Inoltre, a differenza di coloro secondo cui la Delibera contiene “una grave illegittimità” in quanto prevede l'edificabilità di un lotto residenziale su area di vincolo del paesaggio fluviale, io ritengo che si tratti di una “proposta di buon senso”.

Anzitutto va fatta un po’ di storia e ricordato che all’interno del Parco Ippodromo, fin dall’anno 2000, era inserita un’area edificabile di circa 4.000 mq. in cambio della cessione delle aree verdi per ampliare il Parco. Tre anni fa, appunto con la Variante di Salvaguardia, tale previsione edificatoria è stata eliminata. Uno dei proprietari di quell’area edificabile (Rossi-Boschetti) ha proposto di recuperare parte della edificabilità precedente (circa 500 mq.) inserendola in una altra area di sua proprietà, (ridotta a 315 mq.) mantenendo l’impegno a cedere gratuitamente l’area per ampliare il Parco.

In ogni caso vanno chiariti 2 aspetti fondamentali.
Anzitutto non è in atto alcun tentativo di nascondere nulla, né tantomeno fare approvare atti illegittimi, in quanto nella Valutazione di Sostenibilità, allegata alla Delibera è espressamente indicato che l’area è nell’ambito dell'articolo 17, ovvero in zona di tutela del paesaggio fluviale del PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.
In secondo luogo è evidente che con la prossima Delibera il Consiglio Comunale adotta una proposta di Variante, che è quindi soggetta ai pareri degli Enti sovraordinati fra cui la Provincia, cui compete la valutazione di compatibilità delle previsioni adottate con il Piano Territoriale sovraordinato. È esattamente lo stesso iter che si sviluppa nell’adozione di ogni variante urbanistica.

Alzare oggi grida di allarme, peraltro inventando alcuni fatti fantasiosi, appare quindi semplicemente dettato dalla voglia di visibilità.

Orazio Moretti - Assessore alle Politiche di Qualificazione Urbana

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
04 Luglio 2017

Data di Pubblicazione:
04 Luglio 2017

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