Vigilia della Befana speciale insieme a Bunny Avatar per andare alla scoperta de Il Presepe Infinito di Ilario Fioravanti

 
Bunny Avatar, il coniglio bianco impersonato da Antonella Piroli che si propone come simpatica guida per i piccoli visitatori e le loro famiglie alla mostra Il Presepe Infinito di Ilario Fioravanti, torna con altri due appuntamenti, il 5 gennaio e il 27 gennaio, entrambi alle ore 16.00.

Si tratta di visite guidate molto speciali offerte dall’Amministrazione Comunale di Cesena per avvicinare in maniera simpatica e intelligente i giovanissimi all’arte.

Il coniglio bianco da sempre incarna lo strumento per arrivare alla comprensione di una realtà più alta o più profonda, in molte culture è perfino depositario di antica saggezza,  ricordiamo il più famoso da tutti conosciuto ovvero il Bianconiglio di  “Alice nel paese delle meraviglie”.
Anche Bunny Avatar vuol essere una guida speciale per guardare alle cose in modo diverso e prestare attenzione ai dettagli.  Aspetterà i piccoli visitatori davanti alla Galleria Comunale d’Arte del Palazzo del Ridotto per iniziare un percorso di gioco,  comunicando attraverso le sue pacate movenze e tramite piccoli biglietti e indizi che tira fuori dal suo taschino,  in una sorta di  caccia al tesoro tra l’arte dello scultore cesenate.  

L’appuntamento con Bunny Avatar è per le ore 16,00, la visita-gioco durerà circa 40 minuti e si svolgerà sia alla Galleria Comunale d’arte che alla Biblioteca Malatestiana, nel Corridoio Lapidario e nella Sala Piana.  

Ricordiamo che la mostra Il Presepe Infinito di Ilario Fioravanti ideata e curata dall’architetto Marisa Zattini, è dedicata ad un importante nucleo di opere in terracotta policroma sul tema straordinario della Nascita di Gesù, che  Ilario Fioravanti ha indagato a lungo, popolando i suoi presepi di creature, uomini e animali, accomunati da un senso di fratellanza nel festoso omaggio al Bambin Gesù. 

La mostra che rimane aperta fino al 29 gennaio si caratterizza anche per un fecondo dialogo con la pittura antica grazie ad alcuni dipinti provenienti dalla Diocesi di Cesena-Sarsina.