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Consegne nuove tessere elettorali: la risposta dell’Assessore Tommaso Dionigi all’interpellanza del consigliere Vittorio Valletta

 
L’Assessore ai Servizi Demografici Tommaso Dionigi ha inviato al Consigliere comunale Vittorio Valletta (Cesena Siamo Noi) la risposta all’interpellanza che, inizialmente prevista all’ordine del giorno dell’odierno Consiglio comunale, è poi stata tramutata in interrogazione a risposta scritta.   

Di seguito il testo della risposta

1. Se la sostituzione delle schede elettorali è una iniziativa di questa Giunta ovvero degli Uffici Comunali;
La sostituzione delle tessere elettorali è una iniziativa degli Uffici Comunali i quali hanno ritenuto di anticipare una possibile richiesta dei cittadini, molti dei quali si sarebbero accorti dell’esaurimento della tessera a ridosso del voto o il giorno stesso.

L’ufficio ha pertanto ipotizzato di semplificare la vita dei cittadini evitando disagi e file presso gli uffici comunali. Circa 45000 elettori in soli due giorni avrebbero rallentato enormemente l’operatività dell’ufficio Elettorale, dello stesso Sportello Facile, oltre che delle medesime sezioni elettorali. 

2. Se il Sindaco e la Giunta sono a conoscenza di Direttive o provvedimenti sovra Comunali anche di natura politica che hanno ritenuto opportuna tale iniziativa;
Non esistono direttive sovra comunali in merito a questo servizio. Esiste il buon senso. Perché non anticipare un problema possibile con scelte ponderate e fatte per tempo?
Non si esclude che anche altri Comuni con dimensioni simili alle nostre abbiano deciso di adottare identiche scelte. Questa iniziativa rientra tra i compiti amministrativi dell’ufficio Elettorale e non ha nulla a che fare con le legittime iniziative di propaganda elettorale che sono ovviamente esterne ai compiti dell’ufficio. E’ bene chiarire, per dirimere ogni equivoco, che le 45000 tessere sono state ordinate al Poligrafico dello Stato nell’estate del 2014 dopo che tutti noi abbiamo assistito al caos accaduto nel Comune di Roma con code interminabili e denunce in Procura per l’allora Sindaco, in ragione dei disservizi arrecati ai cittadini che si sono trovati a constatare l’esaurimento della propria tessera il giorno stesso del voto. Il Comune, ed il Sindaco in primis nel suo ruolo di ufficiale di Governo,  ha il compito di assicurare il regolare svolgimento delle elezioni e riteniamo che questa scelta vada in questa direzione. Ricordiamo che prima del 2001 per ogni elezione venivano consegnati a casa i certificati elettorali, quindi l’ufficio era abituato alla consegna a domicilio. Inoltre l’ufficio ha ritenuto di intervenire in questa tornata solo perché si è stimato che le persone titolari di una tessera scaduta fossero consistenti. Il dato è infatti stimato. L’ufficio può conoscere il numero dei duplicati elettorali emessi dal 2001 (per cui l’elettorale ha una tessera quasi vuota) ma non può sapere esattamente a quante elezioni ha partecipato il singolo elettore. Quindi dai circa 78000 elettori siamo scesi a 45000. 

3. Se il Comune di Cesena poteva esimersi da tale procedura, considerato che è possibile sostituire la scheda elettorale piena durante le operazioni di voto presso gli Uffici Comunali;
Certo, il Comune poteva esimersi, ma i rischi sarebbero stati quelli sopra descritti. Noi vogliamo che le elezioni si svolgano in maniera regolare e senza disagi sia per i cittadini che per gli operatori che devono lavorare nei 98 seggi elettorali. Riteniamo inoltre che l’elettore sia sufficientemente maturo per cui il fatto che gli arrivi a casa una tessera elettorale non è garanzia che partecipi al voto, né questo era il fine di questa iniziativa (promuovere l’affluenza). L’ufficio Elettorale ha, invece, colto l’occasione di questo referendum, che essendo un confermativo e non abrogativo, non necessita di quorum. Al contrario, se fossimo intervenuti la scorsa primavera, taluno avrebbe potuto supporre una iniziativa sottesa alla partecipazione dell’esito referendario. In questo caso la partecipazione è ininfluente dal punto di vista tecnico. 

4. Quali siano le motivazioni di tale iniziativa tardiva e scarsamente pubblicizzata;
L’iniziativa non è tardiva in quanto l’ufficio elettorale ha tutto l’interesse a stampare le tessere al completamento delle operazioni di revisione elettorale straordinaria per avere un corpo elettorale quanto più aggiornato. Perché sprecare tessere per persone che nel frattempo sono decedute o emigrate in altri Comuni? In merito alla pubblicizzazione, abbiamo prodotto due comunicati stampa (in data 14 ottobre e 24 ottobre); la notizia è pubblicata anche sul sito web istituzionale e i cittadini interessati hanno telefonato per chiedere chiarimenti allo Sportello Facile che ricordo è aperto 39 ore alla settimana. 

5. se darà indicazioni agli scrutatori in merito alla reale possibilità che vi siano cittadini cesenati in possesso di due schede elettorali valide;
I dipendenti incaricati del servizio di consegna delle nuove tessere hanno avuto istruzioni di ritirare le vecchie tessere per la successiva consegna all’ufficio elettorale. In caso i cittadini non trovassero le tessere, l’incaricato doveva ritornare, proprio per dare il tempo ai cittadini di cercare i documenti. In ultima analisi, qualora i documenti fossero effettivamente smarriti, viene chiesto al cittadino di rilasciare una dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio in cui si dichiara lo smarrimento. Ricordiamo che lo smarrimento delle tessera elettorale non presuppone la denuncia presso un organo di Polizia. Gli scrutatori e i Presidenti saranno formati, non solo su questi aspetti, come già avviene in ogni tornata elettorale. Sono previste le seguenti date. Il 25 novembre il corso per i Presidenti di Seggio alla presenza della Prefettura di Forlì-Cesena e il 28 e 29 novembre per gli scrutatori. Ricordiamo che l’elettore deve essere identificato con un documento di identità e riconoscimento e deve esibire la tessera elettorale in cui il Presidente di seggio deve verificare se la persona ha già votato. L’Ufficio Elettorale per questa tornata, inoltrerà specifiche istruzioni ai Presidenti di seggio. 

6. Come sono stati individuati gli incaricati del Comune che provvedono alla distribuzione delle schede elettorali;
Gli incaricati sono tutti impiegati del Comune e sono stati individuati con un avviso comunale interno. Sono, pertanto, persone che in buona parte hanno già svolto il servizio e conoscono il territorio. Il personale è stato preventivamente formato in una sezione specifica di circa due ore e assistito dall’ufficio Elettorale. I nominativi degli stessi incaricati al servizio di consegna sono stati pubblicati sul sito web proprio per informare i cittadini degli operatori che si sarebbero recati a casa. Ovviamente tutti erano identificabili come operatori comunali.

7. Quale sia il costo complessivo dell'iniziativa a carico dell'Amministrazione Comunale.
Il Comune non ha sostenuto costi diretti in quanto i supporti cartacei sono forniti gratuitamente dalla Prefettura, la stampa è stata effettuata internamento tramite il Centro Stampa, mentre la consegna è avvenuta in orario straordinario con costo che sarà imputabile interamente a carico dello Stato, essendo una tornata di voto “nazionale”. Ricordiamo che i rimborsi chiesti dal Comune di Cesena alla Prefettura in occasione delle elezioni sono sempre stati proporzionalmente molto bassi rispetto a quelli degli altri Comuni della Provincia. La Ragioneria della Prefettura, analizzando attentamente i rendiconti, ha sempre apprezzato questo elemento. 

8. Quale sia il compenso per gli operatori incaricati dal Comune.
Per il servizio di consegna, il compenso è variabile e dipende dal numero di sezioni assegnate, dal numero di elettori iscritti con tessere da sostituire e dalla localizzazione delle sezioni (città, campagna, collina). La stima è di circa 29400 euro complessivi. Il personale è stato tutto preventivamente autorizzato con determina dirigenziale all’effettuazione dello straordinario elettorale secondo i dettati normativi vigenti. 

9. Se ritiene che questa iniziativa sia slegata dai numerosi sondaggi che danno da mesi il No più avanti rispetto al Si.  Ribadiamo che questa iniziativa non ha “colore” politico. E’ un servizio prettamente istituzionale con l’unica finalità di evitare quei disagi avvenuti in altre città in cui non si è prevenuto il problema.Se i cittadini nel 2013 hanno scelto di chiamare il nostro sportello polivalente con il nome di Sportello Facile, riteniamo che volessero attribuirci un impegno morale oltre che amministrativo: semplificare gli impegni dei cittadini, snellire le procedure, valorizzando il fattore tempo.
Una smart city non si costruisce solo con i servizi tecnologici che, come più volte abbiamo detto, vogliamo implementare, ma anche con la qualità dei servizi che l’Amministrazione eroga quotidianamente.I cittadini hanno riconosciuto apprezzamento e stima per il lavoro svolto dallo sportello facile e, in questo caso, ci è sembrato un ottimo servizio quello di portare a casa dei cesenati un documento fondamentale - senza il quale non avrebbero potuto esercitare il diritto di voto - evitando code e stress. 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



Data Ultima Modifica:
24 Novembre 2016

Data di Pubblicazione:
24 Novembre 2016

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