Fondo di sostegno allo sport per famiglie a disagio economico
La risposta dell'Assessora Benedetti all'interpellanza del consigliere Valletta
Si trasmette la risposta fornita dall'Assessora ai Servizi per le Persone Simona Benedetti nel Consiglio comunale di oggi all'interpellanza del consigliere Vittorio Valletta di Cesena Siamo Noi riguardo al fondo di sostegno allo sport per famiglie con disagio economico:
Leggo in premessa il parere richiesto dal Consigliere Valletta al Segretario Generale:
"Il consigliere Valletta nelle interpellanze presentate per il consiglio comunale del 29 p.v. chiede il mio intervento per comprendere le conseguenze nel caso non si adempia ai contenuti delle mozioni approvate in consiglio. Con la presente si precisa che la mozione e l'ordine del giorno sono atti aventi natura politica che hanno come obiettivo principale quello di orientare alcune scelte dell'amministrazione. Da ciò ne deriva che su tali atti non viene apposto il parere dei dirigenti in ordine alla regolarità tecnica e/o contabile e che "l'impegno" contenuto in tali atti ha esclusivamente valore politico. Per tradurre tale impegno in obiettivo operativo, soprattutto laddove siano necessarie risorse economiche, lo stesso deve essere inserito negli atti di programmazione di cui è dotato l'ente. Mi riferisco al DUP, al Bilancio di previsione e al Peg, documenti nei quali vengono fatte le scelte politiche e le stesse si traducono in obiettivi operativi da attuare a cura dei dirigenti, assegnando agli stessi, a tal fine, le relative risorse. Solo nella compiutezza di tale processo possono eventualmente configurarsi profili di responsabilità in capo alla struttura tecnica e quindi trovare attuazione misure correttive e conseguenti".
Con particolare interesse rispondo alle domande poste dall'interpellanza in oggetto, per una serie di ragioni.Innanzitutto perché la risposta mi fornisce occasione per aggiornare il Consiglio comunale e la città sullo stato dell'arte di un fondo che, insieme ad altre risorse, ci permette di sostenere alcuni fra gli oltre 850 bambini poveri della nostra città (non 700, purtroppo, come riporta il consigliere Valletta), su cui già da tempo l'Amministrazione comunale ha focalizzato la sua massima attenzione.
Un fondo che, come annunciato diverse occasioni da un anno a questa parte, si sta costituendo anche grazie alla sensibilità di tanti cesenati.
Proprio in relazione alla costituzione del fondo in oggetto, infatti, rilevo come il Consigliere Valletta ricordi benissimo la mozione da lui presentata nel 2014, ma abbia al contempo dimenticato, o tralasciato, una serie rilevante fra incontri pubblici, comunicazioni ed atti amministrativi realizzati ed assunti da codesto ente per sostenere la pratica sportiva dei bambini poveri, con il coinvolgimento attivo della città.
In particolare:
1) Il Convegno pubblico del 19 dicembre 2015, dal titolo "Uguali i bambini, uguali i diritti", organizzato dal comune di Cesena in collaborazione con l'associazionismo cesenate cui hanno partecipato il Vescovo della Diocesi di Cesena Sarsina e il Professore Roberto Maurizio della Fondazione Zancan, in occasione del quale, al fine di limitare le condizioni di disagio dei bambini cesenati che vivono sotto la soglia di povertà, venne annunciata la volontà dell'Amministrazione di "intervenire con la messa a disposizione di un fondo dedicato ai bambini in carico ai servizi sociali, per permettere loro di praticare una disciplina sportiva" (cit. dal comunicato inviato alla stampa a conclusione del convegno).
2) La seduta del 22/12/2015 del Consiglio Comunale di Cesena, nel corso del procedimento per l'approvazione del bilancio 2016/2018, in cui è stato approvato un emendamento al bilancio 2016 relativamente all'istituzione di "un fondo per fornire un contributo alle famiglie in difficoltà, funzionale al pagamento totale o parziale della quota di iscrizione dei figli minori, per lo svolgimento della pratica sportiva" presentato dal Gruppo consiliare del Partito Democratico ed istituito nel bilancio di previsione per una cifra pari a 20.000 euro.
3) Il Programma Attuativo 2015-2016 del Piano per la Salute e per il Benessere Sociale, approvato con Delibera di Giunta dell'Unione Valle Savio n. 82/2015 che orienta le nuove progettualità ad una rinnovata attenzione alle necessità delle famiglie, anche alla luce degli effetti della crisi economica e delle sue implicazioni sulla crescita e lo sviluppo dei bambini e delle bambine.
4) La Delibera di Giunta dell'Unione Valle Savio n. 22/2016 con la quale è stato approvato il Piano degli Obiettivi 2016 che, tra gli Interventi a favore dell'infanzia e adolescenza (c.d.c. 96), prevede la valorizzazione dei percorsi di crescita dei bambini e delle bambine e una particolare attenzione alle problematiche delle nuove generazioni, prevedendo, coerentemente col sopraccitato emendamento al bilancio di previsione 2016, il sostegno alle famiglie per l'accesso ad attività sportive da parte dei bambini e delle bambine.
5) La determinazione dirigenziale n. 225/2016 dei servizi sociali dell'Unione Valle Savio con la quale è stato conferito l'incarico di agente contabile per la riscossione delle donazioni liberali necessarie alla costituzione del fondo;
6) La gentile disponibilità degli organizzatori della manifestazione "Stracesena", tenutasi in città lo scorso 29 maggio, di devolvere a tale fondo le somme raccolte (proventi che ci risulta stiano proprio in questi giorni per essere versati). In particolare il comunicato stampa del Comune di Cesena, condiviso con gli organizzatori, datato 27/05/2016 e ripreso letteralmente dai giornali il giorno seguente, citava il versamento dei proventi della "Stracesena" ad un "fondo speciale da utilizzare per garantire ai bambini conosciuti dai servizi sociali di poter praticare una attività sportiva".
7) La devoluzione un piccolo fondo speciale da utilizzare per garantire ai bambini conosciuti dal servizi sociali di poter iniziare a praticare un attività sportiva, annunciata pubblicamente, dei proventi della manifestazione "Scarpinata solidale" tenutasi lo scorso 11 giugno.
Come ampiamente annunciato, dunque, i bambini destinatari di tale misura sono coloro in grado di praticare una attività sportiva fra gli oltre 850 minori che vivono sotto la soglia di povertà e sono quotidianamente seguiti dai servizi sociali e dal volontariato cittadino. In particolare, i nuclei familiari destinatari di tali contributi saranno individuati tra le famiglie già in carico ai servizi sociali attraverso l'attività istruttoria degli Assistenti Sociali, secondo le modalità previste nel vigente Codice delle norme regolamentari per i servizi sociali, socio-sanitari e socio-abitativi. Allo stato attuale, i servizi stanno provvedendo alla definizione dell'accertamento delle entrate (in particolare per quel che attiene le donazioni liberali da privati), che concorreranno alla costituzione del fondo medesimo, visto che ancora non tutto è stato versato.
Contestualmente, le assistenti sociali stanno provvedendo al completamento delle istruttorie, attualmente già in corso, propedeutiche al versamento effettivo dei contributi. La realizzazione delle istruttorie, naturalmente, prevede la condivisione con le famiglie delle loro istanze relative all'avvio delle attività sportive da parte dei bambini, così come lo stimolo a fare in modo che ciò accada. Come previsto nel Piano degli obiettivi, contiamo di concludere le operazioni entro l'anno 2016. L'attività sin qui posta in essere, dunque, è certamente coerente anche con l'impegno previsto nella citata mozione approvata dal Consiglio comunale del 9 ottobre 2014, in cui veniva richiesto di "prevedere un fondo di sostegno allo sport finalizzato a coprire parzialmente il costo della quota di accesso ai servizi sportivi proposti dalle associazioni sportive senza fine di lucro che bambini e ragazzi appartenenti a famiglie con accertate difficoltà finanziarie dovrebbero sostenere".
In realtà, non è detto che la copertura delle spese sostenute dalle famiglie potrà essere solo parziale: dipenderà dalle possibilità residue di queste famiglie, già in carico ai servizi, di provvedere autonomamente, seppure in parte, che non possono considerarsi scontate. La copertura, quindi potrà essere in alcuni casi anche totale.
L'obiettivo restano sempre i bambini e la possibilità per tutti di crescere godendo dei medesimi diritti.
L' Assessore Ai Servizi per le Persone
Simona Benedetti
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
30 Settembre 2016
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