Cassa di laminazione del rio Marano
La risposta dell'Assessora Miserocchi all'interpellanza del consigliere Valletta
Si trasmette la risposta fornita dall'Assessora ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi nel Consiglio comunale di oggi all'interpellanza del consigliere Vittorio Valletta di Cesena Siamo Noi sulla cassa di laminazione del Rio Marano:
Mi preme sottolineare, prima di entrare nel merito, che l'interpellanza del Consigliere Valletta è basata sul richiamo ad una mozione dei gruppi consiliari Cesena Siamo Noi e Libera Cesena sulla cassa di laminazione del Rio Marano.
Tale mozione fu approvata, emendata, all'unanimità dai 23 consiglieri presenti alla seduta del consiglio comunale del 26 febbraio 2015.
Le do lettura del dispositivo della mozione approvata:
"Impegna il Sindaco e la Giunta
1 a sostenere un'azione di sollecito presso la Regione per addivenire il più presto possibile all'erogazione del finanziamento atto alla realizzazione del progetto "casse di laminazione di Rio Marano"
2 a sollecitare il competente Consorzio di Bonifica nel mettere in campo ogni azione per prevenire e attuare il pericolo di esondazioni ed attivarsi immediatamente alla realizzazione del progetto "casse di laminazione di Rio Marano" non appena resosi disponibili i finanziamenti.
3 A proseguire con il Quartiere Fiorenzuola il percorso per la migliore definizione degli spazi pubblici conseguenti la realizzazione dell'opera".
Come avrà avuto modo di capire il tenore è ben diverso da quanto lei espone, lamenta e minaccia nell'interpellanza.
Procedo quindi alla risposta all'interpellanza dando conto dell'attività svolta dall'Amministrazione Comunale e dal Consorzio di Bonifica prendendo come riferimento lavera mozione approvata.
Attività che le anticipo non si è mai fermata e che continua in modo proficuo.
Come noto, il progetto della cassa di espansione è stato da tempo redatto ed approvato in linea tecnica dal Consorzio di bonifica, per un importo pari a 4.500.000 circa. La delibera consorziale di approvazione del progetto in linea tecnica risale al 24/11/2006.
Trattandosi di opera straordinaria, il finanziamento della stessa non può essere disposto con fondi consortili: per questo l'intervento è stato sin dal 2006 inserito negli elenchi di interventi prioritari per la prevenzione del dissesto idrogeologico, trasmessi a più riprese alla Regione Emilia Romagna.
Ad oggi il finanziamento non è stato erogato.
Nel 2010 il Consorzio ha richiesto che l'opera fosse localizzata nel PRG del Comune di Cesena con vincolo preordinato all'esproprio, al fine di accelerare le procedure di acquisizione delle aree, da avviarsi all'ottenimento del finanziamento.
Nel Dicembre 2015 sono stati trasmessi dal Consorzio alla Regione Emilia Romagna i dati per la compilazione della scheda ReNDiS dell'intervento. La Regione Emilia Romagna ha di seguito provveduto ad inserire l'opera nel Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo, attraverso il quale l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) svolge le attività di monitoraggio degli interventi per conto del Ministero dell' Ambiente.
Al fine di promuoverne nuovamente il finanziamento, in data 06/09/2016 l'intervento è stato nuovamente inserito negli elenchi di massima priorità per il contrasto al dissesto idrogeologico nel territorio Cesenate (trasmessi all'Associazione Nazionale Bonifiche), che devono comunque rapportarsi con le necessità evidenti manifestatesi sull'intero comprensorio consorziale, a seguito dell'evento alluvionale del Febbraio 2015 .
Nel confronto avvenuto fra il Comune di Cesena e il Consorzio, a fronte di disponibilità finanziaria manifestata dalla Regione, lo stesso Consorzio si è reso disponibile a redigere la progettazione di un primo stralcio funzionale dell'opera, di importo più limitato, che comprenda le sole opere idrauliche, oltre alle indennità espropriative, rinviando ad una seconda fase le opere di mitigazione ambientale e la realizzazione del parco pubblico. Il tutto al fine di tentare ogni strada possibile per poter fornire una prima risposta concreta al quartiere di Case Finali.
Abbiamo convenuto che la priorità dovesse essere data alla messa in sicurezza idraulica come elemento principale per la vita delle persone e delle cose.
Il quartiere è informato dei passaggi avuti col Consorzio di Bonifica e del possibile percorso che quest'ultima ipotesi prefigura.
Da parte del Consorzio, prosegue in ogni caso l'attività di manutenzione ordinaria del Rio, con sfalci, frequenti espurghi e interventi di rinforzo arginale: nell'estate 2015 sono stati per esempio ricostruiti gli argini in destra idraulica che erano stati danneggiati da tane di nutrie e che hanno causato l'esondazione di Febbraio 2015.
Si garantisce quindi la prosecuzione della proficua intesa tra il Consorzio di Bonifica ed il Comune di Cesena, che sul tema del dissesto è costantemente attiva. Sull'argomento infatti si sono tenuti numerosi incontri tra i due Enti, nei quali si è discusso, oltre che del Rio Marano, anche della risoluzione delle numerose altre problematiche di esondazione della rete di bonifica nel territorio, quali ad esempio quelle del Rio Granarolo nella frazione di San Giorgio, dello scolo Saraceta nella frazione di Pievesestina.
Per inciso, per gli ultimi due argomenti, laddove le criticità potevano essere risolte con la sola sinergia Comune-Consorzio, grossi passi in avanti sono stati fatti: per quel che riguarda il Rio Granarolo, il Consorzio dopo l'alluvione del febbraio 2015 ha effettuato le verifiche idrauliche su tutti i ponti insufficienti ed ha garantito il proprio finanziamento (seppur a stralci) per la ripresa dei numerosissimi movimenti franosi lungo il Rio. A studio ultimato, Il Comune ha immediatamente progettato e finanziato il nuovo ponte di via Montaletto sul Rio Granarolo, risultato il più critico tra i tanti manufatti stradali inofficiosi.
E' attualmente incorso la richiesta delle Autorizzazioni necessarie al rifacimento di detta opera.
Sul fronte dello scolo Saraceta, invece, è in itinere un accordo a tre (Consorzio - Comune - privati) per la demolizione ed adeguamento di n. 2 ponti che ad oggi causano allagamenti.
Purtroppo, per la cassa di espansione del Rio Marano è necessario un finanziamento regionale/ministeriale, sia per la natura dell'opera (nuova opera di bonifica, da annettere al demanio pubblico dello stato) che per l'importo consistente della stessa e per questo né il Comune né il Consorzio possono sopperire con fondi propri, ma continueranno a mettere in campo le azioni tecniche e politiche necessarie, promuovendo nuovi incontri ed intese con gli assessori regionali.
Crediamo, quindi, senza la necessità di verbali o lunghe relazioni di avere dimostrato non solo un'azione di sostegno e di sollecito presso la Regione, ma anche di fattiva collaborazione con il Consorzio di Bonifica affinchè possano essere reperite le necessarie risorse.
L' Assessore ai Lavori Pubblici
Maura Miserocchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
30 Settembre 2016
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