Via Cesare Battisti

Nella giornata di lunedì 4 ottobre è arrivata protocollo del Comune di Cesena la relazione redatta dai consulenti  che hanno eseguito la perizia su via Cesare Battisti allo scopo di determinare le possibili cause del deterioramento della pavimentazione.

A comunicarlo sono il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi subito dopo aver provveduto a informare i capogruppo con una lettera "come ci eravamo impegnati a fare - ricordano - sulla base di quel principio di gestione trasparente con il quale abbiamo affrontato l'intera vicenda".

"La relazione - scrivono Sindaco e Assessore ai capigruppo - è stata immediatamente consegnata ai tecnici del settore comunale interessato per essere esaminata e definire, alla luce delle indicazioni in essa contenute, i passi più opportuni da compiere per l'avvio delle procedure di tutela dell'Amministrazione Comunale e, quindi, anche della città. Si tratta di documentazione complessa, che va attentamente vagliata.
 
Possiamo però anticipare che sono emerse effettive criticità, tali da porre i presupposti per una richiesta di risarcimento dei danni, nel caso in cui non si riesca a raggiungere una soluzione bonaria, in grado in ogni caso di evitare che i costi per il ripristino della via siano sostenuti dal Comune, e quindi dalla collettività.
 
Per questo, abbiamo avviato un esame tecnico legale per individuare le procedure più corrette e adeguate allo scopo di tutelare gli interessi del Comune nelle sedi deputate. Sulla base di questo esame, appare consigliabile non divulgare il documento dei periti se non al termine della procedura.
 
Essendo un documento di parte, infatti, non è da escludere che debba essere prodotto in una causa civile, qualora si arrivi a questo punto. La nostra volontà, naturalmente, è di tenere puntualmente informati i capigruppo dell'evolversi della vicenda. E' comprensibile e giusta l'attenzione su questa vicenda, che per altro l'Amministrazione Comunale ha scelto di affrontare a viso aperto, con estrema chiarezza e trasparenza.
 
Ma il sensazionalismo fine a se stesso e, soprattutto, la divulgazione di informazioni inesatte e di dati fuorvianti, anche attraverso la stampa, come avvenuto nei mesi scorsi, non rendono un buon servizio ai cittadini perché rischiano di essere controproducenti, vanificando il raggiungimento di una soluzione positiva.
 
Ed è una soluzione positiva quella che noi vogliamo: non ci interessa mettere alla gogna i colpevoli, ma - lo ripetiamo - di determinare le cause del dissesto e confrontarci apertamente e correttamente con le controparti (progettisti e impresa) che in generale hanno ben lavorato, visto che il problema ha riguardato solo una parte, seppur molto visibile, dell'intera opera.
 
Tutto questo per vedersi riconosciuto, possibilmente in maniera bonaria, il  risarcimento del danno in modo che la città non debba sobbarcarsi le spese sostenute per tornare ad avere a disposizione una strada sicura, senza problemi per chi la percorre"