Doppia presentazione con Riccardo Caporali e Marino Biondi e i loro libri su Machiavelli e Pratolini
Sabato 7 novembre, ore 17 - Aula Magna della Biblioteca Malatestiana
Sabato 7 novembre, alle ore 17:00 nell'Aula Magna della Biblioteca Malatestiana è in programma presentazione incrociata fra filosofia e critica letteraria, con protagonisti due studiosi cesenati e le loro ultime opere: Marino Biondi, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria all'Università di Firenze, presenta il libro di Riccardo Caporali "Il netto e il sospetto. A proposito di Machiavelli" (editore Ponte Vecchio); e a sua volta Riccardo Caporali, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche, presenta il libro di Marino Biondi "Pratolini. Cent'anni di cronache" editore). A coordinare l'incontro Paolo Turroni.
"Il netto e il sospetto. A proposito di Machiavelli" di Riccardo Caporali si compone di due parti.
A partire dall'analisi diretta dei testi, nella prima vengono prese in esame alcune articolazioni concettuali, imprescindibili per una declinazione squisitamente filosofica del pensiero politico di Machiavelli: si tratta dell'uguaglianza, del tempo, della identità (della virtù) personale e collettiva, della priorità e insieme dei limiti della politica sulla morale e sulla religione (sull'ethos, sul senso comune variamente stratificato e condiviso da un umano aggregato). Nella seconda parte si ricostruisce il profilo di due diverse (e per molti aspetti emblematicamente antitetiche) interpretazioni novecentesche di Machiavelli, quelle di Cassirer e di Althusser. Ne emerge il profilo coerente di un atteggiamento interpretativo, che - nel momento stesso in cui mette a fuoco l'assoluta originalità della filosofia di Machiavelli sia rispetto all'antico, sia rispetto alle successive soluzioni, prevalenti e vincenti (e ormai declinanti) del moderno - rende anche il senso del nostro continuare a interrogare (oggi più di ieri, se possibile) il grande Segretario.
"Pratolini. Cent'anni di cronache" di Marino Biondi , è un agile e denso profilo del grande scrittore fiorentino scomparso nel 1991 e nato nel 1913, del quale in varie sedi cittadine si è appena celebrato il centenario. L'autore, che ha incontrato nel corso di numerose conferenze e lezioni i molti lettori del cronista dei poveri amanti e del romanziere storico del fascismo fiorentino, ha messo su carta le parole di quegli incontri, e ha cercato di rispondere anche ad alcuni degli interrogativi che la recente fortuna o sfortuna critica di Pratolini ha sollevato e imposto in sedi che non sono più solo squisitamente letterarie ma di fatto storico-archivistiche e storico-politiche. Il risultato di questa militanza nell'anno anniversario è un'utile sintesi dell'arte pratoliniana e un ritratto della sua contrastata biografia politica. Tutte le sue opere sono descritte nelle loro origini e svolgimenti, dai primordi narrativi del Tappeto verde (1941) fino al più arduo romanzo della Trilogia storica, Allegoria e Derisione (1966), di cui si propone una specie di commento per rivelarne gli aspetti più segreti.
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
06 Novembre 2015
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