L'arte di Agostino Venanzio Reali protagonista del terzo appuntamento della rassegna "I Suoni dello spirito"
Terzo appuntamento con la rassegna "I Suoni dello spirito", che venerdì 21 agosto, alle 21, nel Chiostro di San Francesco presenta "Nòstoi. L'arte di Agostino Venanzio Reali".
Sarà l'occasione per ricordare Agostino Venanzio Reali (1931 - 1994), singolare figura di frate, pittore, scultore, poeta, uomo di vastissima cultura e grande umanità.
Nel corso della serata, infatti, saranno presentate le sue liriche, ma anche i suoi testi in prosa, attraverso i quali si cercherà di delineare un ritratto ampio - seppur non esaustivo, vista la quantità degli interessi dell'autore - di questo grande personaggio della cultura romagnola e italiana.
A leggere i testi di Reali saranno Loris Canducci, Sabrina Guidi e Paolo Turroni, direttore artistico della rassegna.
La parte musicale sarà affidata al Duo Auzir, formato da Fabio Briganti e Marie Rascoussier, che presenterà agli spettatori una vera chicca: i brani eseguiti, infatti, derivano dal Laudario di Cortona, manoscritto del XIII secolo (probabilmente risalente al periodo 1270 - 1297) contenente una serie di laude; la sua datazione lo colloca negli anni immediatamente successivi alla morte di san Francesco e quindi si tratta di un'importante testimonianza della musica ispirata direttamente dal santo di Assisi.
L'ingresso è gratuito.
In caso di maltempo, lo spettacolo si terrà al Palazzo del Ridotto.
Nato a Montetiffi nel 1931, Agostino Reali viene ammesso sedicenne al Noviziato dei Frati Cappuccini di Cesena con il nome di fra Venanzio, a ventuno anni emette la professione perpetua a Bologna,dove nel 1957 viene ordinato sacerdote. Fra il 1957 e il 1962 è a Roma, dove consegue la licenza in teologia presso l'Università Gregoriana e in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico. Fu biblista, teologo, insegnante; occupò incarichi di rilievo all'interno dell'Ordine sino a Ministro Provinciale, dal 1981 al 1987; ma fuori dall'ufficialità, nel nascondimento, si occupò tutta la vita di arte e poesia. Alcuni componimenti dei primi Anni Sessanta apparvero su riviste di rilievo nazionale. Negli anni settanta fu anche tradotto negli Stati Uniti.
Le pubblicazioni dei libri di poesia iniziano dal 1983 con la "trasposizione poetica" dall'originale ebraico del Cantico dei Cantici; seguono le raccolte Musica, Anima, Silenzio. Velleità di un omaggio a Emily Dickinson (1986), Vetrate d'alabastro (confessioni e preghiere) (1987); Bozzetti per Creature (1988), congiuntamente ristampate nel 2002. Postuma è l'antologia Nóstoi: il sentiero dei ritorni (1995).
Reali fu al tempo stesso artista di talento. Sul versante delle arti figurative si espresse sia in pittura che in scultura, partecipando ad alcune esposizioni, tra le quali la sesta Biennale d'arte sacra contemporanea a Bologna nel 1964. Con il ciclo pittorico La Creazione prese parte nel 1975 a una collettiva a Ferrara. Nel 1988 organizzò la rassegna Ecco tua madre, presso il Museo d'Arte Sacra Contemporanea in Santa Maria in Aula Regia di Comacchio, che aveva inaugurato otto anni prima, avendo partecipato all'allestimento.
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
20 Agosto 2015
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