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Le risposte del Sindaco alle interpellanze dei consiglieri Casali (libera Cesena) e Iacovella (M5S) sull'azione legale intentata dal Comune nei confronti di Castiglia

 
Si trasmette il testo delle risposte che il Sindaco Paolo Lucchi  ha fornito in Consiglio comunale alle interpellanze presentate dal Consigliere Marco Casali del gruppo Libera Cesena  e dal Consigliere Massimiliano Iacovella, entrambe relative all'azione legale avviata dal Comune nei confronti del signor Graziano Castiglia.In entrambi i casi, per facilitare la comprensione, il testo della risposta è stato integrato con  i quesiti proposti (fra parentesi e in grassetto).  

Risposta all'interpellanza del consigliere Casali
1) (Quali sono le motivazioni che hanno spinto il Comune nell'attivare una pratica legale nei confronti di un cittadino?)
L'iniziativa intrapresa dall'amministrazione comunale di Cesena volta alla  denuncia del Signor Graziano Castiglia, prende le mosse dal perdurare di una situazione che, dal 2004 ad oggi, in maniera progressiva ed incalzante, ha visto coinvolti - loro malgrado e con comprensibile disagio - dipendenti, funzionari ed amministratori, quali destinatari di ingiustificate e martellanti critiche nonché di denunce dall'infruttuoso esito.

 2) (Quali sono le attività di disturbo che lo stesso cittadino ha eventualmente posto in essere?)
Il Signor Graziano Castiglia è solito introdursi fisicamente negli uffici del Comune di Cesena (quasi ogni giorno a far tempo dall'anno 2004 ad oggi, prescindendo dagli orari di apertura al pubblico degli uffici) pretendendo di poter assumere informazioni tese a verificare, in maniera generalizzata, l'operato dei pubblici dipendenti e quello degli amministratori, per poi sferrare pesanti critiche, giungendo al punto di sospettare, da parte di costoro, la consumazione di fatti penalmente rilevanti, poi concretamente formalizzati alla Procura della Repubblica. Le stesse critiche, riportate in maniera distorsiva rispetto alla realtà fattuale, vengono pubblicizzate con manifesti, col mezzo della stampa e con altre esternazioni. I procedimenti, che inevitabilmente sono stati attivati, si sono poi tutti chiusi con il proscioglimento degli indagati. 

3) (Che cosa si intende per intollerabile  e continua intromissione nei pubblici uffici da parte del cittadino in questione partendo dal presupposto che gli uffici hanno precisi orari di ricevimento al pubblico e che esiste una apposita disciplina di accesso agli uffici della amministrazione comunale?)
Come già anticipato al punto precedente, il Signor Castiglia è solito introdursi fisicamente negli uffici del Comune di Cesena senza tener conto degli orari di apertura o delle disponibilità dei funzionari, con richieste che travalicano e debordano l'interesse specifico del richiedente (elemento questo necessario nelle procedure di accesso agli atti). 

4) (Se l'azione di disturbo, come si legge dai quotidiani, è avvenuta a partire dal 2004, come mai, essendo trascorsi ormai più di 10 anni, solo ora si lamenta questa situazione che sembra aver ostacolato il normale lavoro della pubblica amministrazione?)
Proprio per le motivazioni che Lei cita al punto successivo, si può constatare, in aggiunta, come l'attività di Castiglia si sia svolta in maniera incalzante e progressiva, con atteggiamenti che, invece di contrarsi nel tempo, hanno registrato una intensificazione, fino a giungere ad un livello di intollerabilità, anche in termini di funzionalità degli uffici. 

5) (Si chiede se, sul piano politico, non si convenga sul fatto che dette situazioni non fanno che allontanare la pubblica amministrazione dal cittadino e non siano certo un bell'esempio per la nostra città anche alla luce di quanto definito all'art. 4 comma 1 lettera A dello statuto Comunale  che ha come finalità l'instaurazione di rapporti di fiducia fra il pubblico e la nostra comunità.)
Al contrario, è infatti proprio nell'intento di legittimare e connotare i principi di trasparenza ed accesso, quali direttrici fondamentali dell'agire di questa Amministrazione (come peraltro  ben esplicitato nel Piano per la Trasparenza), che tale azione si pone, nel contesto attuale, come ineludibile e necessaria, soprattutto in virtù del fatto che - come confermato dalla più autorevole giurisprudenza - il diritto di accesso è sempre fondato sull'interesse sostanziale collegato ad una specifica situazione soggettiva giuridicamente rilevante e che esso è strumentale ad acquisire la conoscenza necessaria a valutare la portata lesiva di atti o comportamenti. Infine, non può non porsi in rilievo, perciò,   come il predetto agire, oltre ad immobilizzare - seppur per limitato periodo - alcuni settori dell'ente, abbia "costretto" i pubblici dipendenti ad una sterile attività di verifica e riscontro, i cui costi hanno avuto ed hanno tuttora ricadute sulla fiscalità generale dei cesenati. Costi che - ci tengo a sottolinearlo ed a ribadirlo - non hanno prodotto alcun risultato, in quanto tutti i procedimenti penali, attivati a seguito delle denunce del Signor Castiglia, sono stati archiviati.

Risposta all'interpellanza del Consigliere Iacovella 

Così come è formulata, l'interpellanza è volta ad acquisire una serie di elementi specifici ed analitici, chiamando in causa persone, fatti ed avvenimenti svolti, questi ultimi, in un periodo temporale di oltre un decennio. È bene rilevare in premessa che, essendo in corso un procedimento di carattere giudiziario, non risulta possibile in questa sede esplicitare col grado di dettaglio richiesto, le circostanze di cui si chiede conto.Rispondendo quindi ai quesiti, preciso che:
(in cosa consiste la "campagna di disturbo e diffamatoria da parte del sig. G.C."; nello specifico di spiegare in modo chiaro e preciso i fatti, i tempi e le circostanze)
1.      Il signor Graziano Castiglia è solito introdursi fisicamente negli uffici del Comune di Cesena (quasi ogni giorno, a far tempo dall'anno 2004 ad oggi, prescindendo dagli orari di apertura al pubblico degli uffici), pretendendo di poter assumere informazioni tese a verificare, in maniera generalizzata, l'operato dei pubblici dipendenti e quello degli amministratori, per poi sferrare pesanti critiche, giungendo al punto di sospettare, da parte di costoro, la consumazione di fatti penalmente rilevanti, poi concretamente formalizzati alla Procura della Repubblica. Le stesse critiche, riportate in maniera distorsiva rispetto alla realtà fattuale, vengono pubblicizzate con manifesti, col mezzo della stampa e con altre esternazioni. I vari procedimenti, che inevitabilmente sono stati attivati, si sono poi tutti chiusi con il proscioglimento degli indagati. 

(Quanti e quali dipendenti comunali "sono stati costretti a subire un'intollerabile e continua intromissione nei pubblici uffici"; nello specifico chiediamo di conoscere i nomi di tutti i dipendenti che hanno lamentato disturbi, la natura del disturbo subito, la data e la circostanza esatta).
2.      Sulla base di quanto anticipato in premessa, costituendo tale elemento oggetto integrante e sostanziale del procedimento giudiziario, non risulta possibile fornire il dato così come richiesto. È possibile però evidenziare che praticamente nessun Settore dell'ente, è risultato esente da richieste, accessi e/o diffide di vario tipo.

(In quale circostanza il Sig Castiglia "con il proprio comportamento ha danneggiato ed in molti casi interrotto il funzionamento di pubblico servizio interferendo sul corretto funzionamento delle attività comunali con grave danno all'immagine dell'amministrazione locale"; nello specifico si chiede di conoscere il giorno, l'ufficio e le circostanze).
3.      Per quanto riguarda il punto in questione, si rimanda a quanto precedentemente evidenziato. Va però ribadito che i fatti descritti si sono svolti in un arco temporale di oltre un decennio e che le note, le denunce e le richieste di accesso, sono state ben oltre 200. 218 per l'esattezza. 

(A quanto ammonta il numero di volte in cui tali comportamenti sono stati segnalati alle forze dell'ordine, di conoscere i verbali di intervento della forza pubblica e le azioni seguite) 
4.      Per i motivi evidenziati nella precedente interpellanza del Consigliere Casali, non si è mai riscontrata l'opportunità di addivenire a formali segnalazioni alle Forze dell'Ordine. 

(In cosa consiste l'affidamento di incarico all'avvocato Fabbri)
5.      L'affidamento dell'incarico all'Avvocato Fabbri consiste nella valutazione della fattispecie descritta, al fine di accertare la sussistenza di comportamenti penalmente rilevanti, così da porre in essere le azioni immediatamente conseguenti. Cosa che si è concretizzata con la presentazione di una denuncia/querela alla Procura della Repubblica di Forlì in data 10.7 u.s.. La Procura sarà quindi chiamata a valutare la fondatezza delle censure rivolte al signor Graziano Castiglia; censure che nell'atto atto sono tutte documentate in maniera analitica, con il supporto dell'indicazione di una pluralità di testimoni. 

(Come sia stato determinato l'importo di €.9.500,00 richiesto dall'Avv.Giorgio Fabbri ed impegnato dall'Amministrazione Comunale.)
6.      L'importo di 9.500 euro è stato prospettato dal professionista come previsione di spesa massima, che non potrà in ogni caso essere superata, ed è omnicomprensivo, poichè comprenderà le spese vive, I.v.a. e Cassa Previdenza Avvocati, come per legge. Ovviamente, l'attività da lui svolta dovrà essere rendicontata in funzione delle singole iniziative concretamente poste in essere e rapportata alle tariffe professionali (nella media di quanto previsto dalle stesse). 

Come si procederà nel caso l'avvocato Giorgio Fabbri non ravvisasse reati da contestare al Sig Castiglia; se l'importo preventivato gli sarà elargito ugualmente o solo in parte e nel caso a quanto ammonta.
7.      Essendo stati ravvisati comportamenti sufficienti a sostenere la presentazione della predetta querela, l'incarico conferito all'Avvocato Fabbri sarà regolarmente espletato nei termini prospettati.

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016

Data di Pubblicazione:
14 Luglio 2015

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