L'Unione dei Comuni conviene ai cittadini
Molti la percepiscono ancora come un 'oggetto misterioso', ma l'Unione dei Comuni della Valsavio sta già producendo novità importanti per i cittadini prima ancora che per gli enti coinvolti, a cominciare dal rafforzamento dei servizi e dai risparmi di gestione.
A indicarlo il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e quello di Bagno di Romagna Marco Baccini, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell'Unione Valle Savio in una nota congiunta.In particolare, Presidente e Vice Presidente dell'Unione pongono l'accento sul fatto che l'avvio dell'Unione, con il conferimento di 4 funzioni 'di peso' (Servizi Sociali, Servizi Informativi, Suap e Protezione Civile) e la definizione di convenzioni per la fruizione condivisa di altri servizi, ha permesso, specialmente per i Comuni più piccoli, l'avvio di nuovi servizi (è il caso dell'assistenza domiciliare che sta per decollare a Verghereto), e più in generale il rafforzamento di quelli esistenti.
Non solo: l'Unione ha dato nuovo impulso all'innovazione tecnologica e alla semplificazione, con oltre 300 tipologie di pratiche Suap oggi disponibili on line. Ma soprattutto ha innescato una serie di economie significative: già in questi primi mesi del 2015 sono stati risparmiati 40mila euro grazie alla convenzione per il nucleo di valutazione ed all'internalizzazione del servizio retribuzione e previdenza del personale, mentre dal prossimo anno per i soli canoni di manutenzione dei software l'Unione potrà risparmiare circa 100mila euro, rispetto alle cifre finora sborsate dai singoli Comuni. Senza dimenticare le opportunità di finanziamento che si aprono con questo nuovo assetto: già nel 2014 sono arrivati contributi regionali per 490.000 euro, e per il 2015 l'importo è destinato a crescere. Insomma, l'Unione è conveniente, non solo per i Comuni, ma soprattutto per i cittadini.
Di seguito il testo della nota firmata dal Presidente Lucchi e dal Vicepresidente Baccini
Da quando nel gennaio 2014 abbiamo costituito l'Unione Valle Savio, spesso i cittadini ci chiedono di quali servizi si occupi e, ancor più frequentemente, se costi di più ai Comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Verghereto.Il timore che tutti hanno (e che noi stessi abbiamo, naturalmente) è che la riorganizzazione istituzionale che sta toccando il nostro Paese - a partire dall'abolizione delle Province per come le abbiamo sempre conosciute - alla fin fine si possa trasformare in un processo lungo, difficile e, soprattutto, costoso.
Un timore ragionevole e giusto per cittadini sensibili ed interessati agli interessi collettivi. Quello stesso timore che assegna a noi amministratori pro tempore della cosa pubblica, la responsabilità di impegnarci per costruire percorsi che possano portare ai migliori livelli possibili di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa, nell'interesse dei nostri cittadini. In questo contesto, le Unioni dei Comuni possono essere protagoniste positive della riforma, garantendo alla stessa capacità d'innovazione e sobrietà: in sintesi, diverranno sempre più il luogo positivo dell'erogazione dei servizi per i cittadini, a condizione che sappiano sviluppare modelli organizzativi capaci di creare efficienze e razionalizzazione delle risorse economiche ed umane a disposizione.
Per questo abbiamo lavorato attorno ai servizi conferiti all'Unione - per i nostri sei Comuni: protezione civile, sistemi informatici e tecnologie dell'informazione, progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni del cittadini, Sportello Unico Telematico delle attività produttive (SUAP); per Montiano e Verghereto, in realtà anche tutti gli altri servizi, come imposto dalle normative nazionali - ma provando ad evitare un aumento di costi per i bilanci dei singoli Comuni (e quindi per ognuno degli abitanti dei nostri 6 Comuni).Ecco, allora, che per spiegare questo percorso (che oggi coinvolge 96 dipendenti diretti dell'Unione, giunti alla stessa dai nostri Comuni) è utile proporre qualche numero ed anche qualche esempio concreto.
1. Nuovi servizi: l'ingresso in Unione ha permesso ai Comuni di ampliare i servizi erogati. Per esempio nel 2015 a Verghereto verrà attivata l'assistenza domiciliare (con una spesa invariata per quel Comune, che nel 2014 destinava ai suoi servizi sociali 64.500 euro); è già stato potenziato il servizio di protezione civile (è stato attivato il coordinamento unitario; la formazione su sicurezza e rischio idrogeologico, oltre alla gestione diretta delle pratiche dei rimborsi spese relativi al "nevone del '12"); sono stati creati, per i Comuni che ne erano privi, servizi specialistici completamente nuovi, quali quello per i progetti europei, l'ufficio legale, quello di pianificazione e controllo, che porterà ad inevitabili economie ed a nuove entrate già nel 2015;
2. Innovazione tecnologica e semplificazione: grazie alla messa in rete di tutti i Comuni, alla configurazione di servizi di sicurezza centralizzati, alla sostituzione di hardware obsoleti, per i cittadini si è reso possibile l'accesso ai servizi on line, con un evidente risparmio di tempo e di sicurezza (per esempio, la tipologia di pratiche Suap presentabili on line, è aumentata da 86 a 133 per il settore edilizia e da 165 a 205 per il settore commercio );
3. Nuove professionalità e solidarietà tra i Comuni: nel suo complesso l'Unione dispone di elevate professionalità specialistiche (architetti, ingegneri, geologi, laureati in giurisprudenza, economia, ecc.) delle quali i singoli Comuni, soprattutto i più piccoli, erano privi. Queste professionalità, nei casi necessari, stanno già lavorando a favore degli altri Comuni dell'Unione,con risparmi sui costi di incarichi di consulenza. Qualche esempio? Un architetto "prestato" dall'Unione ai Comuni di Verghereto e Mercato Saraceno; un geologo "prestato" dal Comune di Cesena all'Unione; laureati in economia "prestati" dal Comune di Cesena al Comune di Sarsina;
4.Finanziamenti regionali: la nostra Unione ha pienamente recepito le disposizioni regionali ed anzi ha ampliato i servizi gestiti in forma associata. Per questo nel 2014 ha ricevuto finanziamenti regionali per 490.000 euro. E gli stessi sono destinati a crescere nel 2015, come l'Assessore regionale Petitti ci ha spiegato "de visu" qualche settimana fa. Infatti, nel 2015 la Regione ha messo a disposizione delle Unioni complessivamente 16.816.248 euro, a fronte dei 15.732.246 del 2014 (circa il 7% in più). Sono in corso di definizione in questo periodo i criteri sulla base dei quali distribuire le nuove risorse. E noi speriamo che prevalgano criteri di virtuosità che ci premierebbero per ben più del 7%;
5. Mantenimento dei servizi essenziali: l'Unione è riuscita a garantire il mantenimento del livello dei servizi essenziali nei Comuni dell'Unione, assumendo nuovo personale - grazie al superamento dei limiti imposti ad ogni singolo Comune - o trasferendo personale tra gli enti. Due esempi per tutti: l'autista scuolabus del Comune di Verghereto assunto ad aprile scorso, che ha consentito di sostituire un pensionamento (come Verghereto, da solo, non avrebbe potuto) ed una malattia; le assistenti sociali assunte a tempo determinato, come ai singoli Comuni sarebbe stato impossibile fare;
6. Risparmi nella spesa: anche se le economie più ampie potranno realizzarsi nel medio termine (dovendo affrontare inizialmente gli investimenti connessi alla fase di costituzione e attivazione dei servizi e della struttura), a seguito di un doveroso assestamento organizzativo (per esempio, nel 2016 per i soli canoni di manutenzione del software, sono stimati risparmi pari a 100.000 euro), già in questi primi mesi del 2015 abbiamo risparmiato 40.000 euro (grazie alla convenzione per il nucleo di valutazione ed all'internalizzazione del servizio retribuzione e previdenza del personale).
7. Costi della Politica: l'Unione non ha "costi politici": le cariche del Presidente, del Vice Presidente, quelle dei 15 Consiglieri, sono naturalmente tutte svolte a titolo gratuito.
Ecco, in sintesi, alcune delle ragioni per le quali possiamo sostenere che "l'Unione conviene ai cittadini". Di più. Non solo conviene, ma la medesima rappresenta - nei termini delineati e nel contesto del riordino istituzionale in atto - la modalità che consentirà di garantire l'erogazione dei servizi in prossimità, oltreché di costruire politiche di sviluppo territoriali in grado di implementare le condizioni di vita delle comunità. Porteremo avanti questo impegno con responsabilità e coraggio, nella consapevolezza di preservare l'identità e le peculiarità dei Comuni appartenenti all'Unione, garantendo politiche di pianura e di montagna per temi specifici e sviluppando politiche trasversali per temi comuni. Una sensibilità questa, che riteniamo rappresenti un'ulteriore elemento che consente di qualificare in positivo la nostra Unione, nel contesto di riordino istituzionale. In gran parte sono le ragioni grazie alle quali i Comuni di Bagno di Romagna, Cesena, Mercato Saraceno, Montiano, Sarsina, Verghereto, potranno presentarsi al tavolo della Nuova Area Vasta della Romagna (o della "Città metropolitana della Romagna", come qualcuno inizia a chiamarla), portando in dote l'esperienza di una modalità nuova e positiva di cogestione dei propri servizi. Certamente sarà nostra
Paolo Lucchi Presidente dell'Unione Valle Savio, Sindaco di Cesena
Marco Baccini Vice Presidente dell'Unione Valle Savio, Sindaco di Bagno di Romagna
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
28 Maggio 2015
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