Debito fuori bilancio di 422mila euro per la conclusione di una controversia di esproprio
La vicenda ebbe inizio nel 1988
Con un esborso di circa 422mila euro da parte del Comune giunge a conclusione la vicenda, partita nel 1988, dell'esproprio di un'area di 1781 mq, attuato per la realizzazione di via don Carlo Baronio.
All'epoca, Comune e i proprietari non riuscirono a trovare un accordo sull'indennizzo. Questo non impedì l'esecuzione dell'opera, ma da lì è partita una controversia che si è conclusa solo nel febbraio scorso, quando la Corte di Appello di Bologna ha depositato la sentenza con la quale ha determinato la maggiore entità dell'esproprio. La somma che il Comune deve pagare si configura - da un punto di vista tecnico - come un 'debito fuori bilancio'. Ma in realtà, fra 2011 e 2013, l'Amministrazione ha già provveduto, in via prudenziale, a impegnare le necessarie risorse finanziarie, per essere pronta a far fronte a un'eventuale sentenza avversa.
A spiegare la situazione sono il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini con una lettera ai consiglieri comunali.
Nella loro comunicazione, Sindaco e Vicesindaco indicano anche come è stata determinata la somma a carico del Comune. Una quota pari a circa 254mila euro corrisponde all'importo dell'indennità definitiva stabilita dal giudice; va detto che a suo tempo, il Comune aveva già depositato 105.956 euro a favore degli espropriati alla Cassa Depositi e Prestiti di Forlì. All'indennità di esproprio si aggiungono, inoltre, poco più di 171mila euro di interessi legali (calcolati a partire dal 12 dicembre 1989, data del decreto di esproprio). Completano il quadro i 21.791 euro che il Comune dovrà pagare per le spese di giudizio.
Di seguito il testo della lettera.
Come già fatto anche in precedenza, desideriamo darvi comunicazione della proposta di deliberazione n. 111 del 2015, avente ad oggetto "procedura espropriativa per la realizzazione della via Don Carlo Baronio. sentenza Corte di Appello n. 361/2015.
Riconoscimento debito fuori bilancio ex art. 194 D.lgs 267/2000".Essa concerne una maggiore indennità di esproprio determinata dalla Corte di Appello di Bologna con Sentenza depositata il 23/02/2015, per la definizione della controversia, avviata nel 1988, tra questo Ente e un soggetto privato per la realizzazione di una nuova strada di PRG attualmente denominata via Don Carlo Baronio per l'esproprio di un'area di mq. 1781 con sovrastanti fabbricati.
L'art. 194 del D.lgs 267/2000 (il TUEL), prevede che con deliberazione consiliare gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti, tra l'altro, da sentenze esecutive.
Il Comune di Cesena, prudenzialmente, nel dicembre 2011 e negli anni successivi sino al 2013, ha impegnato risorse finanziarie per un ammontare di 422.000 circa, al fine di fronteggiare eventuali sentenze avverse in ambito espropriativo che si ipotizzava potessero pervenire all'inizio dell'anno 2013 e nei bilanci successivi.
Nel caso specifico il Comune è stato condannato a pagare a titolo di indennità definitiva di espropriazione la somma di complessivi 254.856,50 di cui 105.956,29 già depositati a suo tempo in favore dell'espropriato alla Cassa DDPP di Forlì.
Pertanto il maggior onere derivante dalla Sentenza della Corte di Appello, pari a complessivi 320.041,62, di cui 148.900,21 a titolo di indennità di espropriazione ed 171.141,41 a titolo di interessi legali dalla data del decreto di esproprio del 12/12/1989 al 30/09/2015, è già stato integralmente previsto ed impegnato all'interno dei bilancio 2011, 2012 e 2013.
Congiuntamente alle somme dovute per l'indennità di espropriazione l'ente è stato condannato a riconoscere le spese di lite per complessivi 21.791,76, di cui 19.895,10 per spese legali ed 1.896,65 per le spese di CTU, somme quest'ultime prudenzialmente impegnate nel bilancio 2013 per spese di soccombenza del Comune in procedimenti espropriativi.
La procedura di riconoscimento del debito fuori Bilancio, derivante da provvedimento giurisdizionale esecutivo, non lascia alcun margine di apprezzamento discrezionale al Consiglio Comunale ed in tal senso si è espressa la Corte dei Conti, ed è un atto dovuto di informazione nei confronti del Consiglio, così come previsto dalle disposizioni normative vigenti e come già avvenuto in altri casi.
Distinti saluti.
IL VICESINDACO
Carlo Battistini
IL SINDACO
Paolo Lucchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
27 Marzo 2015
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