Lotta alla zanzara Tigre: dopo le ultime piogge meglio ripetere i trattamenti larvicidi su caditoie e pozzetti
Le misure per combattere la zanzara tigre non devono essere trascurate neppure se le temperature sono più basse della media stagionale.
Anzi, dopo le intense piogge dell'ultimo periodo è opportuno prendere alcuni provvedimenti per evitare di avere focolai attivi attorno a casa.
In primo luogo, bisogna cercare di eliminare tutti i ristagni d'acqua creati dalla pioggia: in particolare, sottovasi, secchi, bacinelle vanno svuotati e rovesciati.
Inoltre, dopo piogge così abbondanti, è consigliabile effettuare un trattamento larvicida nelle caditoie, nei pozzetti delle acque piovane e in tutti i punti dove non è possibile eliminare i ristagni, anche se l'operazione era già stata eseguita in precedenza.
In ogni caso, i trattamenti vanno ripetuti periodicamente (in genere ogni 15 giorni).
Secondo le indicazioni fornite dal settore Ambiente del Comune, i larvicidi consigliati sono:
- i "regolatori della crescita" Diflubenzuron e Pyriproxyfen- il preparato biologico Bacillus thuringiensis var. israelensis innocuo per l'uomo e gli animali, e non inquinante per l'ambiente.
Tali prodotti possono essere acquistati in farmacia; nei negozi dedicati al giardinaggio ed agli operatori agricoli, ma possono trovarsi anche nei supermercati e nei negozi di ferramenta.
Per il loro utilizzo non servono speciali autorizzazioni o patentini, ma basta seguire le istruzioni d'uso allegate alla confezione.
Per sensibilizzare i cittadini sull'importanza dei trattamenti, nelle settimane scorse il Comune in collaborazione con le Gev ha avviato nel quartiere Cesuola - particolarmente a rischio - una campagna di sensibilizzazione porta a porta con l'obiettivo di diffondere meglio la conoscenza sulla prevenzione e sulle corrette abitudini per la lotta alla zanzara tigre.
L'intenzione è quella di coprire l'intera zona di Ponte Abbadesse, Rio Eremo e del Monte entro metà settembre.
Nel frattempo, naturalmente, proseguono gli interventi larvicidi nelle aree pubbliche (es. tombini, caditoie, fontanelle, parchi e zone verdi) da parte del Comune, attraverso una ditta incaricata.
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
07 Agosto 2014
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