"Sblocca-Italia": Cesena propone 6 opere e ne caldeggia altre 3
Il Sindaco Lucchi scrive al Presidente Renzi "Non sono astratti desideri, ma interventi concreti, che avrebbero subito ricadute positive sulla città"
In anticipo sulla scadenza del 15 giugno, il Comune di Cesena è pronto a trasmettere al Governo la sua lista di progetti da inserire nel decreto 'Sblocca Italia'. Dopo aver condotto una ricognizione interna e aver sollecitato le associazioni imprenditoriali e i sindacati a segnalare eventuali progetti da affiancare a quelli già individuati, questa mattina la Giunta ha definito l'elenco da inviare a Roma. Ne fanno parte i sei progetti annunciati nei giorni scorsi: Museo della Città, piazza della Libertà, lotto Zero della Secante, studentato universitario dell'Ex Zuccherificio, Biblioteca Malatestiana e ristrutturazione del Palazzo Comunale. Né da associazioni di categoria, nè da sindacati, infatti, sono arrivati altri suggerimenti.
Nel presentare queste candidature al Presidente del Consiglio - fornendo per ciascuna di esse una dettagliata scheda tecnica e finanziaria - il Sindaco Paolo Lucchi sottolinea: "Si tratta di opere cantierabili o, in alcuni casi, in corso di realizzazione o addirittura già eseguite grazie all'esposizione del Comune, che ha così sopperito ai ritardi di altri soggetti, assumendosene l'onere finanziario. E' chiaro, quindi, che non stiamo parlando di astratti desideri, ma di interventi che avrebbero immediatamente ricadute positive per la città, non solo grazie all'apertura di nuovi cantieri, ma per il valore stesso delle opere, in termini di infrastrutture, di contenitori culturali, di spazi di socialità".
A questi sei progetti, il Sindaco aggiunge una menzione speciale per altre tre opere che stanno particolarmente a cuore all'Amministrazione cesenate: la nuova caserma dei Carabinieri, il trasferimento del Commissariato all'interno del Centro Addestramento Polizia di Stato e, infine, la realizzazione dell'E45-E55, indicata come "arteria stradale fondamentale per sviluppare la vocazione produttiva e logistica del cesenate e della Romagna".
Di seguito il testo della lettera inviata dal Sindaco Lucchi al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Caro Presidente,
rispondo alla Sua lettera con la quale invita i Sindaci a individuare, all'interno delle nostre città, cantieri fermi o opere non partite a causa di procedimenti amministrativi incagliati. Alla pari della richiesta sull'edilizia scolastica, ritengo che l'affrontare in modo concreto questi aspetti sia il segnale migliore di una forte volontà di ripartire di cui il Paese senza dubbio sente un urgente bisogno, così come importante è l'attenzione dimostrata alle difficoltà dei singoli Comuni - da sempre il livello di governo a maggior contatto con i cittadini, e ai quali i cittadini per primi chiedono risposte concrete - in una fase storica in cui i margini di operatività anche degli Enti Locali più virtuosi risultano notevolmente ingessati.
Nello scegliere il metodo attraverso cui individuare le opere da segnalare alla Presidenza del Consiglio, abbiamo ritenuto utile coinvolgere il mondo editoriale e quello sindacale per chiedere loro se fossero a conoscenza di imprese impossibilitate a insediarsi nel nostro territorio a causa di impedimenti burocratici. A tal fine, il 3 giugno scorso abbiamo inviato a Unindustria, Confartigianato, Cna, Legacoop, Confcooperative, Confesercenti, Confcommercio, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Cgil, Cisl e Uil, una lettera in cui si chiedevano segnalazioni in tal senso, ma non è pervenuta alcune risposta. Il che ci fa presumere che, almeno a Cesena, non vi siano casi evidenti di imprese alle quali si sia negata una possibilità di investimento, anche finalizzata al miglioramento della situazione di grave disagio occupazionale che stiamo vivendo.
L'Amministrazione comunale di Cesena, da parte sua, ha individuato una serie di opere, di carattere trasversale, che hanno il denominatore comune di essere realizzazioni particolarmente attese dai cesenati, in quanto su di esse si fondano i tratti dello sviluppo economico, sociale e culturale della città.Tali opere sono:
Museo della città negli spazi del convento di Sant'Agostino
Si tratta della realizzazione di un unico spazio museale nel quale raccogliere, sotto forma di sale espositive individuate sulla base di uno specifico progetto scientifico-culturale, la storia della città attraverso le sue diverse epoche, razionalizzando e mettendo a regime la cospicua quantità di reperti storici ed archeologici di cui la città è in possesso. Più in generale, il Museo della città dovrà fungere da ganglo su cui innescare la riqualificazione dell'intera offerta museale, caratterizzandola in modo completo sul piano promozionale e turistico.
Nel febbraio 2008 è stato richiesto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il contributo sulla quota dell'8 per mille a diretta gestione statale per un importo di 2.775.200,00 a fronte di un intervento complessivo di 11.000.000,00.
Riqualificazione Piazza della Libertà
Si tratta di uno degli spazi più centrali della città, posto alle spalle della Cattedrale, attualmente adibito a parcheggio, in totale controtendenza con le politiche di mobilità sostenibile attuate nel corso degli anni dal Comune di Cesena.
L'attuale assetto rende la piazza un vulnus all'interno del centro storico, venendo percepita come area di frattura del tessuto urbano e sociale.
Il progetto di riqualificazione prevede la pedonalizzazione dell'area, attuata con il rifacimento totale dell'arredo, comprendente una nuova pavimentazione, piantumazione di alberi, sedute e infrastrutture per l'organizzazione di eventi e manifestazioni; il tutto con il fine di trasformare la piazza in un reale luogo di socializzazione nel cuore di centro storico, funzionale alla fruibilità dello stesso.
L'importo complessivo del progetto è pari a 3.100.000,00.
È stato richiesto un contributo regionale richiesto pari ad 1.500.000,00, inserito all'interno del DUP, annualità 2007/2013, ma non ancora concesso.
Lotto Zero della Secante di Cesena - progetto ambito ANAS
L'intervento costituisce un lotto funzionale di quello più generale di "VARIANTE ALLA S.S. 9 - VIA EMILIA - TRATTO FORLI'-CESENA", che a sua volta è ricompreso nel progetto "CORRIDOIO DI VIABILITA' AUTOSTRADALE DORSALE CENTRALE MESTRE ORTE CIVITAVECCHIA -TRATTA E 45-E55 ORTE-MESTRE" (Delibera CIPE del 21/12/2001 n. 121 D.Lgs 20/08/2002 n° 190).
La realizzazione del Lotto Zero è stata già prevista nell'aggiornamento del piano quinquennale ANAS 2007-2011 su richiesta di inserimento da parte della Regione Emilia Romagna (P.G. 2009 n. 0282135). Sulla base delle informazioni fornite dal Ministero delle Infrastrutture e degli sviluppi progettuali del momento, il costo veniva stimato in 37 milioni di Euro.
Successivamente veniva predisposto un progetto preliminare relativo alla variante S.S. 9 Emilia redatto dalla Provincia di Forlì Cesena che teneva conto delle indicazioni del Ministero. In tale progetto il costo complessivo del Lotto Zero è stato quindi più recentemente valutato pari a . 27.460.779,11.
Il Lotto Zero, è così comunemente detto in quanto costituisce il vero completamento funzionale della "Secante" (variante alla S.S. 9 Emilia nel tratto urbano di Cesena") che è stata realizzata in tre stralci funzionali, di cui l'ultimo è stato concluso nel 2004. Il Lotto Zero collegherebbe la Secante alla viabilità principale, riconnettendola direttamente alla Via Emilia tramite la S.P. n. 140, mentre oggi tale collegamento è tortuoso e poco funzionale sul versante verso Forlì e il traffico viene convogliato su strada comunale non idonea per capacità a fare defluire il volume di traffico esistente.
Il nuovo Lotto Zero si sviluppa tra la progressiva km 11+380.00 alla progressiva km 12+825 del nuovo tracciato della Via Emilia per una lunghezza quindi di 1.445 m e il costo è in gran parte determinato dalla necessità di importanti opere infrastrutturali di cui alcune immediatamente necessarie e altre funzionali solo ai futuri prolungamenti.
Studentato universitario area ex zuccherificio
La presenza universitaria a Cesena è ormai divenuta una realtà, con il riconoscimento della natura multicampus dell'Ateneo di Bologna.
Parallelamente occorre creare le condizioni affinché i servizi agli studenti siano all'altezza sia della qualità didattica dell'Università, sia degli standard di vita che la comunità cesenate è abituata a mostrare.
In quest'ottica è nato il progetto di realizzazione di una nuova residenza universitaria nell'area di proprietà comunale (che verrà ceduta all'Alma Mater Studiorum) denominata Ex Zuccherificio, coerentemente con quanto previsto dal Piano Particolareggiato dell'area stessa.
Il progetto prevede una Superficie utile lorda di circa 2.000 mq., per spazi destinati a biblioteca, aula informatica, refettorio, cucina e alloggi per n. 80 posti letto.
L'importo totale dell'intervento è quantificato in 4.582.800,00.
L'intervento dovrebbe godere di un finanziamento Ministeriale MIUR Legge 338/2000 e s. m. del 2001. L'intervento è stato inserito in una graduatoria pubblicata sulla G.U. del 25/12/2012, collocato al 51° posto (risultano ad oggi finanziati i primi 40 interventi).
Biblioteca Malatestiana - interventi di restauro 1° e 2° lotto
La Biblioteca Malatestiana di Cesena, la cui parte antica è inserita nel registro della Memoria del Mondo Unesco, rappresenta il principale contenitore culturale della città, magnete non solo per i cesenati ma anche per i comuni del comprensorio.
Gli spazi precedentemente occupati dal Liceo Classico sono stati completamente ristrutturati e riqualificati per ampliare notevolmente gli spazi della sezione moderna, amodernandone l'impostazione e ampliando l'offerta culturale a disposizione della città.
È stato firmato un accordo di programma in data 8 giugno 2001 (allegato) tra Regione Emilia Romagna, Ministero per i beni e le attività culturali, Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica, e Comune di Cesena, per un importo complessivo del progetto pari a 6.452.153,89.
In base all'accordo sottoscritto, l'importo doveva essere finanziato in parte dal Comune (con fondi propri), dalla Regione Emilia Romagna (Contributo L.R. 40/98) per 723.039,66 e dal Ministero per i beni e le attività culturali (contributo D. Lgs. 490/99) per 723.040,00.
Rispetto agli impegni assunti dalle parti in sede di accordo, ad oggi il Ministero per i beni e le attività culturali ha erogato solo 162.372,72, rispetto allo stanziamento previsto di 723.040,00; la quota mancante di 560.667,28 , è stata quindi anticipata dal Comune di Cesena.
Si chiede quindi il finanziamento e l'erogazione della cifra residua di 560.667,28.
I lavori, iniziati nel 2005, sono stati conclusi nel 2013, con l'inaugurazione dei nuovi spazi svoltasi in data 14 dicembre 2013.
Palazzo Comunale: intervento di restauro e risanamento conservativo
Il restauro del Palazzo Comunale si è inserito nel solco del più complessivo progetto di riorganizzazione dei servizi al cittadino con la creazione dello Sportello Facile, punto unico di accesso attraverso il quale i cesenati possono vedere erogati oltre 200 servizi comunali. I principi di snellimento della macchina amministrativa e di riduzione dei tempi di risposta al cittadino ha ispirato il progetto di restauro del Palazzo Comunale, il cui progetto complessivo ammonta a 1.080.000,00.
È stato richiesto un contributo regionale pari a 500.000,00, inserito all'interno del DUP, annualità 2007/2013, ma non ancora concesso.
A questo elenco dettagliato, desideriamo aggiungere tre appendici: due riguardano opere finalizzate a migliorare la presenza delle Forze dell'Ordine in città e quindi la sicurezza dei cesenati, la terza l'infrastruttura primaria per i collegamenti del territorio.
Nel primo caso, segnaliamo alla Presidenza del Consiglio che è in corso l'iter per la sottoscrizione di uno specifico accordo di programma che porterà alla realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri, così come sono avviati contatti con il Ministero dell'interno finalizzati al trasferimento del Commissariato di Cesena (attualmente ubicato presso alcune strutture in affitto, in posizione ritenuta logisticamente poco strategica) all'interno della struttura del Centro Addestramento Polizia di Stato (CAPS).
Nel secondo caso invece, ci preme far presente la realtà della E45-E55, già sopra richiamata, quale arteria stradale fondamentale per sviluppare la vocazione produttiva e logistica del cesenate e della Romagna. L'esigenza di cantierare il prima possibile i lavori, alla luce del via libera del CIPE dello scorso autunno, è data dal carattere assolutamente strategico di questa infrastruttura, intorno alla quale si è storicamente sviluppato un pezzo fondamentale di economia di tutto il territorio.
Come potrà notare dall'elenco, si tratta di opere in taluni casi cantierabili, in altre già realizzate o realizzande solo grazie all'esposizione del Comune, che ha supplito a ritardati impegni di altri soggetti assumendosene l'onere finanziario.
Ciò significa che i punti trattati non riguardano astratti desideri, ma interventi le cui ricadute sulla città avrebbero effetti immediati, sia per l'apertura di nuovi cantieri sia per gli effetti che le opere stesse avrebbero, in termini di infrastrutture, di contenitori culturali e del sapere, di spazi di socialità.
Allo stesso modo, chiudere le partite finanziarie avviate con altri enti permetterebbe al nostro Comune di tornare nel possesso di disponibilità di spesa utili a continuare a investire sulla città, dalle manutenzioni alla realizzazione delle piccole opere di quartiere su cui i cittadini in buona parte misurano la propria qualità di vita.
Ho cercato di rispondere alla Sua lettera con il giusto dosaggio di puntualità e concretezza, indicando importanza per la città, valori dell'intervento, impegno dell'Amministrazione comunale e richieste rivolte a soggetti terzi, problematiche connesse alla realizzazione. Con l'operatività dovuta in chi giornalmente è chiamato ad amministrare pro tempore la cosa pubblica.
Ora mi auguro che il Governo sappia, nelle settimane successive, individuare modalità di facilitazione per l'avvio di almeno parte di queste, tenendo in considerazione il grande freno con cui i Comuni si trovano a combattere rappresentato dal pattò di stabilità interno.
Riprendere il percorso di queste opere rappresenterebbe sicuramente un elemento di soddisfazione per noi amministratori, ma ancor più rappresenterebbe per i cesenati motivo di rinnovata fiducia nelle istituzioni e nella politica e di rinvigorita speranza per un futuro che ancora oggi agli occhi di tanti appare troppo incerto.
Nel ringraziarla per l'iniziativa da Lei promossa, Le invio un cordiale saluto.
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
10 Giugno 2014
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