Variante di Salvaguardia arrivata all'improvviso? Ma se è due anni che stiamo ragionando su questi temi"

Ogni volta che si mette mano alla programmazione urbanistica della città, il dibattito si scalda. E'  comprensibile e giusto che sia così.Non fa eccezione la variante di salvaguardia proposta dalla Giunta nelle settimane scorse e che oggi sarà votata in Consiglio Comunale.Non ci hanno stupito, dunque, i vari interventi con i quali, soprattutto negli ultimi giorni, le forze di opposizione hanno espresso le loro valutazioni critiche sul provvedimento e le misure in esso contenute. Del resto, il confronto fra opinioni diverse è il sale della democrazia, e rimandiamo alla sede deputata del Consiglio comunale l'analisi di merito al riguardo.Ci ha sorpreso, però, e non poco, l'accusa di aver assunto questo provvedimento all'improvviso e in tutta fretta.Chi esprime queste obiezioni è molto distratto o ha la memoria corta. E' da quasi due anni che abbiamo intrapreso il percorso di preparazione per il Piano strutturale del Comune, avviato con il convegno svoltosi il 7 giugno 2012 nella chiesa di Santa Cristina. E già in quell'incontro abbiamo anticipato esplicitamente che le linee guida dell'Amministrazione andavano la riduzione del consumo di suolo, l'housing sociale, la bioedilizia.
Il percorso è proseguito nella primavera dello scorso anno con un'edizione di Carta Bianca dedicato esclusivamente alle prospettive urbanistiche di Cesena e in quell'occasione, dopo aver presentato i nostri orientamenti, abbiamo chiesto alla città di esprimere pareri, proposte, indicazioni, proprio in vista della definizione del PSC.  Non solo: per coinvolgere in modo ancora più diretto i cittadini, abbiamo svolto 12 assemblee su questi temi in tutti i  quartieri. Anche questo proseguimento 'decentrato' del confronto è stato caratterizzato da un'ampia partecipazione: oltre 400 i cittadini che hanno preso parte agli incontri e, soprattutto, si sono registrati 120 interventi che hanno affrontato sia i temi di carattere generale, ma anche le questioni specifiche legate alle singole località.
Quando abbiamo presentato la variante di salvaguardia, abbiamo spiegato chiaramente che il suo compito è quello di far da ponte verso la predisposizione dei nuovi strumenti urbanistici, e in particolare del Piano Strutturale, anticipando fin da ora nella prassi urbanistica misure che favoriscano il raggiungimento di alcuni degli obiettivi definiti dalla nostra Amministrazione.Oggi ci viene obiettato che non c'era tutta questa fretta, dal momento che toccherà alla prossima Amministrazione approvare definitivamente questa variante e varare il Piano strutturale. E' certamente vero che questo compito  ricadrà sulla nuova Giunta e sul nuovo Consiglio comunale, che potranno anche esprimere orientamenti diversi.Ma proprio perché riteniamo nostri impegni prioritari la salvaguardia del nostro territorio, promossa attraverso una riduzione del consumo di suolo (-164 ettari, che torneranno agricoli), e la capacità di garantire lo sviluppo delle aziende e del lavoro dando risposte vere e concrete alle imprese che hanno necessità e progetti di nuovi insediamenti, abbiamo voluto dare un segno significativo in questa direzione, attraverso appunto la presentazione di questa variante.E se i temi della campagna elettorale saranno quelli su una riflessione seria e approfondita sulla fisionomia che dovrà avere la Cesena dei prossimi anni, con concretezza e realismo, senza scivolare in utopie irrealizzabili, ben venga il confronto. Per parte nostra, abbiamo già chiarito come vorremmo muoverci. Per il momento non si può dire altrettanto degli altri. 

Il Sindaco
Paolo Lucchi

l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana
Orazio Moretti