Violenza contro le donne: le istituzioni stringono un patto per contrastarla
Le istituzioni del territorio fanno fronte comune per contrastare la violenza contro le donne. Questa mattina nel Palazzo della Prefettura a Forlì è stato sottoscritto il "Protocollo operativo per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne". A firmarlo Prefettura, Procura della Repubblica, Provincia, i Comuni di Forlì e Cesena, le Aziende USL di Forlì e Cesena, l'Ufficio Scolastico Regionale, la Scuola di Psicologia dell'Università di Bologna. Un atto a cui il Comune di Cesena tiene molto: dopo che la nostra città è stata negli ultimi anni testimone sgomenta di quattro femminicidi, proprio il Comune di Cesena ha curato la prima bozza del documento, poi condiviso con gli altri firmatari. In occasione della firma, il Sindaco Paolo Lucchi, l'Assessore alle Politiche delle Differenze Elena Baredi e l'Assessore alle Politiche per il Benessere dei cittadini Simona Benedetti hanno voluto informarne i capigruppo, inviando loro una lettere che illustra i contenuti e le finalità del Protocollo.
Di seguito il testo
Con la presente desideriamo informarvi che il Comune di Cesena ha sottoscritto un "Protocollo operativo per la promozione di strategie condivise finalizzate alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne".La sottoscrizione del protocollo è avvenuta oggi stesso, nella Prefettura di Forlì-Cesena. Gli Enti aderenti sono: la Prefettura, la Procura della Repubblica, la Provincia, i Comuni di Forlì e Cesena, le Aziende USL di Forlì e Cesena, L'Ufficio Scolastico Regionale, la Scuola di Psicologia dell'Alma Mater.E' un obiettivo al quale il Comune di Cesena ha lavorato assiduamente, curando la predisposizione di una prima bozza di protocollo che è stato poi oggetto di riflessione, di confronto e di redazione congiunta con tutti gli altri soggetti istituzionali.Come vi ben noto, anche a Cesena, gravi e recenti avvenimenti hanno posto con forza l'esigenza di contrastare con il massimo impegno la violenza nei confronti delle donne.Il fenomeno è in aumento ma anche molto sommerso; sono necessari operatori e operatrici formati adeguatamente, conoscenza dei servizi territoriali a disposizione della cittadinanza, servizi sociali e sanitari operativi nell'arco delle 24 ore a supporto delle Forze di Polizia per il sostegno alle donne maltrattate.Occorrono, alla base, azioni di coordinamento di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano della problematica e occorre rafforzare l'interazione della rete dei servizi sociali, sanitari e culturali con le strutture giudiziarie, di polizia, scolastiche e del privato sociale, così da favorire un costante raccordo nel rispetto delle diverse competenze.Fondamentale è la prevenzione della violenza di genere, che va vista su più fronti.Per quanto riguarda gli operatori, sia dei servizi che del volontariato sociale, questi spesso hanno bisogno di essere formati a cogliere i segnali della violenza, a rapportarsi in modo giusto ed efficace con donne che faticosamente hanno trovato il coraggio di uscire dall'isolamento e di raccontare la propria esperienza.La scuola è il terreno primario di attività di formazione e prevenzione: lavorare con i giovani e le giovani dà la misura di quanto possiamo cambiare anche a partire da una diversa consapevolezza di come ci rapportiamo all'altro nelle relazioni affettive, di come apprendiamo dalla famiglia di origine modalità di esprimere sentimenti o paure.Gli obiettivi fondamentali, definiti nel protocollo, sono di favorire l'analisi e il monitoraggio del fenomeno a livello locale, la mappatura dei servizi, il coordinamento delle azioni e la cooperazione tra soggetti pubblici e privati, la formazione degli operatori, le iniziative di raccolta delle denunce e di assistenza e sostegno alle vittime di violenza e stalking, l'attuazione di percorsi educativi e di sensibilizzazione e informazione permanente sul tema della violenza di genere e informativi a favore delle vittime; iniziative di promozione di strategie di integrazione della donna nel mondo del lavoro, anche attraverso accordi territoriali tra soggetti pubblici e privati.Nella prima parte, il protocollo, che ha durata di tre anni dalla data della sottoscrizione e potrà essere tacitamente rinnovato per un ulteriore triennio, riporta gli impegni convenuti dai soggetti firmatari, in termini di contrasto, tutela e prevenzione: in particolare, il Comune di Cesena, di concerto con l'ASP, con la Coop. Libra che gestisce il Centro Donna, con Forum Donne, con le associazioni Grazia e Pace, Mater Caritatis, Perledonne, Centro di Aiuto al Vita, Consultorio Don Giorgini. La seconda parte del protocollo comprende 4 allegati che costituiscono i vademecum operativi per la Polizia Giudiziaria, per gli operatori sociali e sanitari, per il Centro Donna di Forlì e per il Centro Donna di Cesena.Il protocollo poi si conclude con l'impegno congiunto per la promozione e il rafforzamento della rete di prevenzione e protezione e la sottoscrizione di tutti i Referenti delle Istituzioni citate. La Giunta è ovviamente a disposizione per gli approfondimenti che si reputassero necessari.
L'ASSESSORE
Elena Baredi
L'ASSESSORE
Simona Benedetti
IL SINDACO
Paolo Lucchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
20 Dicembre 2013
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