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La nuova Variante ridimensiona le previsioni del Prg 2000: 20 ettari tornano ad uso agricolo

Il Sindaco Lucchi e l'Assessore Moretti: "Il nostro impegno è guidato da due principi fondamentali: ridurre il consumo del suolo ma, al tempo stesso, favorire lo sviluppo delle aziende che creano lavoro"

Ritorneranno ad uso agricolo 20 ettari che, secondo le indicazioni del Piano regolatore, erano stati destinati all'edificazione. A prevederlo la Variante 5/2012 al Prg, già approvata dalla Giunta e sulla quale dovrà pronunciarsi il Consiglio Comunale nella seduta convocata per il 28 febbraio. E, in futuro, per le nuove previsioni - in particolare nel settore produttivo - saranno prese in considerazione solo le aziende che garantiscano l'investimento, sia in termini di sviluppo che occupazionali, o situazioni relative ad aree già edificabili, come già accaduto per gli accordi di programma per il social housing.

A anticiparlo il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti in una lettera inviata ai capigruppo nella quale, oltre a riassumere i contenuti della Variante, ricordano i principali provvedimenti assunti in passato in questa materia.
Ma, soprattutto, evidenziano i due principi fondamentali a cui si è ispirata, fin dal suo insediamento, l'Amministrazione comunale di Cesena. Da un lato, l'assoluta priorità delle politiche di riqualificazione urbana, nella consapevolezza che il territorio è un bene finito e non riproducibile, da cui l'impegno a concretizzare un minor consumo del suolo agricolo. Dall'altro, la volontà di dare risposte alle esigenze delle aziende, per favorire lo sviluppo produttivo e occupazionale, in coerenza con un altro obiettivo prioritario dell'Amministrazione cesenate, vale a dire il lavoro.

Di seguito il testo della lettera ai capigruppo firmata dal Sindaco Lucchi e dall'Assessore Moretti.  
Vi inviamo sin d'ora alcune considerazioni con le quali la Giunta intende accompagnare la proposta di delibera relativa alla Variante al P.R.G., posta al voto nella seduta del Consiglio Comunale del prossimo 28 febbraio.
Ciò che vogliamo principalmente farvi osservare è che la Giunta si è mossa, sin dal proprio insediamento, sulla base del proprio Programma di mandato, che indica "l'assoluta priorità delle politiche di riqualificazione urbana, essendo il territorio un bene finito e non riproducibile" e che, sulla base di tale considerazione, ha operato in questi anni. Questo impegno ha portato alla riduzione effettiva del consumo di territorio ed anzi, 20 ettari precedentemente previsti per l'edificazione, torneranno, con la Variante ora alla vostra attenzione, ad essere ad uso agricolo. Vi è inoltre noto che in questi anni l'autorizzazione di ulteriori aree produttive è sempre avvenuta a fronte di effettive esigenze di sviluppo produttivo ed occupazionale di aziende esistenti. Il lavoro, infatti, è un altro fondamentale obiettivo del nostro impegno e in tale direzione la Giunta ha agito, anche attraverso l'istituzione di uno specifico Assessorato, convinta che vada posta ogni attenzione alla creazione di opportunità di lavoro, in particolare per i giovani. Ed a tal proposito, ricordiamo come solo pochi giorni fa vi sia stato dato conto dell'esito del bando per contributi a nuove assunzioni ed alla stabilizzazione di lavoro precario.

La delibera che porteremo in Consiglio il prossimo 28 febbraio si colloca, dunque, nel solco delle linee politico-programmatiche appena indicate.
Dal 2010 ad oggi la Giunta ha portato all'approvazione del Consiglio Comunale, alcune Varianti al vigente PRG 2000. Fra le più importanti va certo ricordata la prima, ovvero la Variante 1/2010 denominata "al Produttivo e Normativa", con la quale si semplificò l'iter di approvazione dei Piani Attuativi, attraverso la revisione della perequazione urbanistica, e la riduzione degli elaborati di progetto. La Variante 1/2010 non ebbe alcuna incidenza sul dimensionamento delle aree residenziali del PRG 2000, che erano già state completamente pianificate attraverso 98 Piani Urbanistici Residenziali dispiegati su 290 ettari di aree agricole. Tale Variante peraltro, non esaurì neppure il dimensionamento residuo delle aree produttive, pari a circa 157 mila mq. che possono essere ancora aggiunti a quanto già previsto dal PRG 2000, che contiene 34 Piani Urbanistici Produttivi, dispiegati su circa 250 ettari di aree agricole. All'approvazione definitiva della Variante 1/2010, il dimensionamento aggiuntivo risultò limitato a 14.000 mq. rispetto ai 157.000 possibili.

Peraltro la precisa scelta fatta con la Variante al Produttivo, fu proprio quella di non pianificare ulteriori aree in modo estemporaneo, ma esclusivamente legato ad esigenze di sviluppo di aziende produttive già esistenti, che garantissero l'ampliamento della loro attività, spesso accompagnata da incremento di fatturato e di nuove unità lavorative. Prova ne è che già alcune di quelle nuove previsioni hanno presentato i progetti che stanno per essere approvati, o lo sono già.
Solo per fare alcuni esempi, si possono citare:
- l'ampliamento della zona produttiva di Diegaro, per consentire l'insediamento della sede logistica dell'Arca.
- l'ampliamento dell'attività aziendale di Caterina Lucchi a Borello, allo scopo di garantire lo sviluppo della filiera produttiva.
- la riqualificazione dell'area dell'azienda Biondi e Grassi, per lo sviluppo dell'attività, previa mitigazione dell'impatto ambientale.
Con la Variante 1/2010, che è possibile definire come "modesta nelle dimensioni, ma ricca nei contenuti",  l'obiettivo fu proprio quello di limitare al massimo l'uso di nuovo suolo agricolo, dando contemporaneamente risposta ad aziende che migliorassero il loro ciclo produttivo, consolidando o ampliando il numero delle unità di lavoro impiegate.

Tutto ciò oggi, nel 2013, è più che mai confermato dalla Variante 5/2012 già approvata dalla Giunta, e che approderà in Consiglio Comunale il 28 Febbraio prossimo, con la quale è  previsto un ulteriore riduzione del carico urbanistico, sia residenziale che produttivo. Con  questa ultima Variante infatti, vengono ridotte le previsioni del PRG 2000 vigente, di circa ulteriori 80.000 mq. di superficie costruibile, corrispondente a 200.000 mq. (20 ettari) di aree che torneranno agricole. Si tratta di un fatto inedito, evidentemente in controtendenza rispetto al passato, reso possibile dall'obiettivo perseguito di ridurre il consumo di suolo, e dalla realistica convinzione di alcuni proprietari della impossibilità economica di edificare nelle loro aree, peraltro da anni soggette all'IMU. La Variante che la Giunta proporrà al Consiglio Comunale, prevede infatti che circa 7 ettari tornino agricoli immediatamente, mentre gli altri 13 ettari torneranno agricoli con la completa approvazione della Variante stessa, comunque prevista entro l'estate.

E' evidente che con la prima Variante (1 del 2010) e l'ultima Variante (5 del 2012) sono stati rispettati coerentemente i due principi fondamentali preannunciati all'inizio del mandato. Si è infatti consentito lo sviluppo delle aziende che intendono "realmente" investire, incrementando processi produttivi e aumentando la forza lavoro, e, contemporaneamente, si è concretizzato il minor consumo del suolo agricolo, non solo non aumentando, ma riducendo l'uso dello stesso rispetto alle previsioni già contenute nel vigente PRG 2000.

Vogliamo assicurare che la Giunta intende seguire questi due principi fondamentali anche nel prosieguo del mandato e che, nel caso di altre Varianti e nuove previsioni, in particolare nel settore produttivo, verranno prese in considerazione solo aziende che garantiscano l'investimento, sia in termini di sviluppo che occupazionali, o situazioni che riguardino aree già edificabili, come peraltro accaduto nel caso degli Accordi di Programma per il Social Housing.

L'ASSESSORE                                                IL SINDACO
Orazio Moretti                                               Paolo Lucchi

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016

Data di Pubblicazione:
16 Febbraio 2013

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