Piattaforma logistica: pronto lo studio di prefattibilità
Individuata a Pievesestina l'area destinata ad accogliere il progetto
Tappa fondamentale per lo sviluppo della piattaforma logistica del fresco di Cesena. Nei giorni scorsi è stato presentato ufficialmente il piano di pre-fattibilità che dovrà essere inviato al Ministero. Ne danno notizia il Sindaco e l'Assessore Maura Miserocchi in una lettera inviata ai capigruppo.
Di seguito il testo della lettera.
Con la presente desideriamo informarvi degli ultimi, importanti sviluppi relativi al progetto di piattaforma logistica a Cesena, intorno al quale l'Amministrazione comunale di Cesena si sta impegnando da quasi due anni. Ad animarci, la volontà di rispondere alle esigenze specifiche che derivano dalla vocazione agroindustriale del territorio: proprio questo ci ha spinto a puntare prioritariamente sulla creazione di una piattaforma logistica del fresco che, una volta realizzata, sarà la prima di questo genere nel nostro Paese, destinata a fare da modello per iniziative analoghe in altri territori, secondo gli obiettivi indacati dal Ministero in base all'accordo sottoscritto a suo tempo.
Lunedì 28 gennaio, lo studio di pre-fattibilità messo a punto dal gruppo di lavoro incaricato è stato presentato al Tavolo Territoriale, costituito da tutti i soggetti istituzionali ed economici interessati al progetto (imprese del settore agroalimentare, associazioni dell'autotrasporto e dei servizi, Regione, Provincia e, naturalmente, Comune). Si tratta di un traguardo di particolare significato: a Cesena si parla di logistica da oltre 20 anni, ma le analisi prodotte finora si sono sempre fermate a uno stadio teorico. Ora, per la prima volta abbiamo superato questa fase per imboccare una strada più operativa che ci mette nelle condizioni di poter avviare la nostra piattaforma del fresco. Infatti, lo studio di pre-fattibilità appena presentato - e che ha già registrato l'adesione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 9 gennaio scorso, mentre nei prossimi giorni sarà inviato a Roma per la consegna ufficiale - individua nel concreto le soluzioni attuative, su cui lavorare da subito, per concretizzare il progetto.
Ma soprattutto - ed è questo l'aspetto che riteniamo più significativo - esso conta sul sostegno e sulla condivisione da parte di tutti i soggetti interessati (aziende produttrici e di trasformazione, trasportatori, servizi, ecc.). Il fattore più importante per raggiungere l'obiettivo, infatti, è la volontà degli attori della filiera riguardo al loro coinvolgimento nella piattaforma. L'incontro di lunedì scorso e, ancor di più, il lavoro svolto nei mesi passati, confermano che questa volontà esiste e che tutti i soggetti interessati sono pronti a fare la loro parte, nella consapevolezza che in questo momento storico la logistica gioca un ruolo fondamentale, specialmente per il comparto agroalimentare, colonna portante dell'economia cesenate.
E del resto siamo proprio partiti dall'ascolto delle esigenze manifestate dalle aziende del territorio per intraprendere questo percorso, con l'obiettivo di creare le condizioni adeguate per affrontare al meglio questo tema, che incide significativamente sui costi sostenuti dalle aziende. Basti ricordare che sul nostro territorio ogni anno vengono movimentate circa 400mila tonnellate di prodotti, con ogni azienda che si fa carico autonomamente dell'organizzazione del trasporto e delle relative spese; così, attualmente il costo per la voce trasporto si aggira intorno ai 109 euro per tonnellata trasportata. Ebbene, secondo le analisi contenute nello studio di prefattibilità, il costo a tonnellata scenderebbe a 82 euro con una piattaforma che gestisse solo le cosiddette 'tratte disagiate', cioè quelle che hanno volumi così frammentati da non consentire al singolo produttore un'ottimizzazione dei carichi. Il costo potrebbe scendere ulteriormente, fino a 71 euro a tonnellata, se la piattaforma gestisse il totale dei volumi movimentati.
Entrando nello specifico, lo studio di pre-fattibilità presentato nei giorni scorsi si è basato su un'attenta analisi delle criticità, dei punti di forza e di debolezza del territorio, delle opportunità che si aprirebbero con la piattaforma logistica, e ha messo in evidenza una volta per tutte che la realtà cesenate ha effettivamente le caratteristiche e i numeri necessari per far decollare il progetto. Da qui si è partiti per individuare gli interventi da attuare per migliorare il ciclo operativo e commerciale dei prodotti del settore agroalimentare; valorizzare le relazioni di rete e di distretto sul territorio; pianificare la realizzazione delle strutture per il consolidamento dei prodotti, migliorando il processo di ritiro, raccolta e preparazione dei carichi; ottimizzare le procedure di assegnazione dei carichi agli operatori del trasporto; consolidare la relazione fra le imprese e i distretti; definire e implementare il supporto telematico ITC per l'intera catena logistica; promuovere accordi di settore per la filiera agricola.
Questo lavoro ha consentito di delineare 4 possibili scenari per sviluppare altrettanti modelli di organizzazione e di gestione, a cominciare da una formula più 'leggera' e di minore impatto, per arrivare fino a una soluzione più articolata e complessa. Ma va sottolineato che la scelta di un modello non esclude gli altri, anzi è prevista la possibilità di modularne lo sviluppo nel tempo e implementarlo fino al gradino successivo, con la prospettiva di arrivare ad aprirlo anche a modelli logistici non legati solo al fresco.
Attualmente, sulla base delle condizioni presenti nella realtà cesenate, si ritiene che il modello più indicato sia quello denominato "Orto 2" fortemente orientato sull'ortofrutta, che prevede una forma di 'aggregazione di supply chain', e richiede una specifica partnership fra operatori logistici capaci di aggregare l'offerta, in modo da arrivare ai volumi necessari per ottimizzare i flussi della piattaforma.
Resta per il momento sullo sfondo il tema dell'intermodalità. L'idea iniziale di sviluppare la piattaforma presso lo scalo merci di Villa Selva è stata analizzata e le condizioni infrastrutturali, comprese quelle dello scalo stesso, hanno portato alla conclusione che la sinergia con lo scalo merci sia un elemento da valorizzare in una prospettiva di lungo periodo.
Il Comune , che ritiene questo progetto di interesse pubblico, ha già individuato un'area di sua proprietà, per un'estensione di 3 ettari circa, localizzata a Pievesestina dove insediare la piattaforma. L'intento è di procedere in tempi brevi alla sua assegnazione attraverso un bando pubblico.
Di fronte al raggiungimento di questo importante traguardo, siamo disponibili a illustrare nel dettaglio lo studio di pre-fattibilità nella competente commissione consiliare già nelle prossime settimane.
Il Sindaco Paolo Lucchi
L'Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi
Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016
Data di Pubblicazione:
31 Gennaio 2013
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