Quattro luoghi insoliti per esplorare insieme alcune parole chiave dell'educazione
Economia - Scienza - Arte - Memoria
Con l'animazione itinerante di Marco Cortesi
(attore, drammaturgo e regista)
La conoscenza prodotta dalla scienza e dalla tecnologia influenza profondamente l'esistenza quotidiana di ciascuno. Per questa ragione è necessario che possa essere discussa e legittimata non solo da scienziati e amministratori, ma anche dai cittadini.
Ma esercitare la "professione" di cittadino richiede la capacità di appropiarsi del sapere e questo è uno strumento che non sempre l'educazione è in grado di fornire. La Piazza della Scienza si è fatta portatrice della voce dei giovani europei che chiedono di prendere in mano il proprio futuro e indicano alle istituzioni europee e nazionali i saperi necessari all'educazione del nuovo millennio.
Attraverso le storie di chi ha vissuto ed avuto bisogni speciali, si è cercato di capire se le spese per l'educazione di tutte e di tutti sono sottratte alle risorse collettive, o sono investimenti che permettono di non dover spendere per tutta una vita.
Si tratta di esaminare quanto viene impegnato in tempo, fatica, denaro per rispondere a bisogni speciali interessandoci alla microeconomia.
E' stato proiettato il filmato realizzato presso il Centro Educativo "l' Arca", ascoltate testimonianze e racconti di storie di vita, alcune letture di pagine del passato e le parole di qualche "grillo parlante".
Con la partecipazione di:
ragazzi e ragazze del Centro Educativo L'Arca, Giovanni Mazzanti (Docente di Macroeconomia - Università di Bologna), Consuelo Filippi (Pedagogista), Andrea Canevaro (Docente Pedagogia Speciale - Università di Bologna)
Un trenino elettrico di quelli grandi come una scatola da scarpe viaggiava su una pista rialzata fra curiose opere e giochi d'arte.... per suggerire idee su quanto è piacevole e importante anche per il futuro dei ragazzi del paese, educare alle cose belle, all'arte e alla più grande ricchezza che abbiamo, il patrimonio artistico.
Con la partecipazione di:
Edoardo Preger (Architetto, Docente Università di Bologna), Lucietta Godi, Lara Cavalli, Claudio Cavalli e artisti vari
Nel mito di Mnemosyne, la memoria, è la madre delle Muse ossia di tutte le arti, di ciò che da forma e senso alla vita, proteggendola dal nulla e dall'oblio. Oggi, la memoria, il ricordo e la narrazione, sono importanti strumenti di coesione tra persone di età e provenienze diverse, in particolare in Italia, nazione senza memoria ma ossessionata dal passato.
E' stata questa condivisione di storie, memorie e ricordi che ha animato la "piazza della Memoria".