Continua il corso di letteratura russa curato dall’Associazione Amici dell’Arte di Cesena. Mercoledì 10 ottobre alle 17.00 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana, il professore Renzo Golinucci parlerà del poeta e drammaturgo Aleksandr Sergeevič Puskin, soffermandosi in particolare sul suo capolavoro, il romanzo in versi “Evgenij Onegin”. Oggi è considerato come l’opera fondativa della letteratura russa moderna, ma in realtà l’“Evgenij Onegin” non ebbe subito successo. Anzi, iniziò ad essere apprezzato dal pubblico e dalla critica solo a metà del XIX secolo, molti anni dopo la morte dell’autore avvenuta nel 1837.
Il romanzo prende il nome dal suo personaggio principale, Evgenij Onegin, giovane dandy ozioso e melanconico che decide di ritirarsi in campagna, dove stringe amicizia con il giovane poeta Vladimir Lenskij. I due frequentano la famiglia Larin: Lenskij si fidanza presto con una delle due figlie, Olga, mentre l’altra, Tatjana, si innamora di Onegin e glielo confessa in una lunga lettera che è uno dei momenti più alti del poema, ma Onegin la respinge. Invece, per noia e per fare un dispetto a Lenskij, Evgenij corteggia Ol’ga, scatenando la rabbia dell’amico poeta, che lo sfida a duello. Onegin e Lenskij si battono e quest’ultimo rimane ucciso. Anni dopo, Onegin incontra nuovamente Tatiana, che nel frattempo si è sposata, e si rende conto di amarla. Ma, nonostante sia ancora innamorata di lui, Tatiana decide di rimanere fedele al marito.