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Oltre il contemporaneo. FUORI MERCATO


FUORI MERCATO è un titolo provocatorio che pone l’iniziativa lontano da un certo sistema dell’Arte che sembra costruito appositamente per far assurgere agli onori del mercato anonime figure con l’unico scopo di ricavarne profitto.
La rassegna arricchita dai contributi critici di Paolo Degli Angeli, Azzurra Immediato, Orlando Piraccini e Domenico Settevendemie vede la partecipazione di dieci artisti del “FARE”, che utilizzano gli strumenti tecnici, semantici, linguistici, poetici della loro arte con scomoda lucidità e occhi ben aperti di fronte alla realtà.

 

 

Sabato 29 aprile alle ore 18:00, presso la GALLERIA CARBONARI (vicolo Fra’ Michelino - Cesena) si inaugura con il pittore Luciano Navacchia la decima e ultima mostra personale d’arte del ciclo programmato durante l’inverno da Paolo Degli Angeli.

La mostra dal titolo “PRESENZE / ASSENZE” sarà presentata dal critico Orlando Piraccini.

Degli artisti cesenati della generazione che segue quella di Sughi, Caldari, Cappelli, Fioravanti, Piraccini e
pochi altri, Luciano Navacchia è senz’altro colui che per mole di lavoro svolto, partecipazione a concorsi e premi vinti, è maggiormente attivo e presente. Navacchia pittore prende le mosse intorno alla metà degli anni ’60 del Novecento elaborando uno stile personale e particolarissimo. Uso del colore garbato ma potente ed evocativo, cura dell’intera superficie pittorica, sguardo particolare al Cremonini di quegli anni, composizioni equilibrate, attenzione all’introspezione intimistica, (Ombre sulla spiaggia, Il bene e il male) ma anche al sociale (La vacanza, Serie: della famiglia) sono gli elementi con cui l’artista costruisce le sue narrazioni pittoriche dalle quali emergono tenere figure femminili, “dai capelli alla parigina”, che diverranno
una costante del suo lavoro. Nulla di più naturale e consono alla sua capacità di “creare facendo” appare il passaggio alla recente attività plastica. Il procedere naturale e sicuro con cui costruisce l’opera è di colui che ha fatto da sempre dello spazio tridimensionale il proprio territorio d’intervento. Navacchia invade lo spazio con figure femminili, eredi dirette di esperienze maturate sul campo e di azioni sapienti, ponderate e sagge.

La “donna” madre-moglie- figlia nella terza dimensione acquista un sapore più arcaico e sacrale: dea, Potnia, regina, donna fonte di vita e amore. Suggestioni che richiamano alla memoria antichissime Veneri preistoriche, Regine dell’antico Egitto, Madonne del Rinascimento o primordiali maschere dell’Africa nera si concretizzano in omaggi diretti alla Grande Madre e alla Natura. Un recupero vero e sincero delle arcaiche radici dell’essere umano, ma anche dell’intima e profonda introspezione umanizzante che ci rende capaci di fantastici sogni ma anche di concreti eroici gesti.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
08 Maggio 2017

Data di Pubblicazione:
21 Novembre 2016

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