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La fotografia dei redditi dichiarati dai cesenati nel 2011

Ammonta a 1.467.928.355 euro il reddito complessivo dichiarato dai 72.800 contribuenti effettivi cesenati con la dichiarazione del 2011 (e dunque riferita al 2010). Rispetto all'anno precedente si è registrato un aumento dello 0,6% dei contribuenti, mentre la  somma complessiva dichiarata è cresciuta dell'1,6%.
Sono questi alcuni dei dati che emergono dal "Rapporto annuale sui redditi di cittadini e famiglie", in corso di elaborazione da parte del Servizio Informativo Gestionale del Comune di Cesena sulla base delle informazioni messe a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
 
Si tratta di un lavoro imponente di raccolta e di elaborazione, al termine del quale si avrà una fotografia molto dettagliata delle condizioni reddituali a Cesena.
"Lo scopo è duplice - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e il Vicesindaco Carlo Battistini -. Da un lato, l'acquisizione di questi dati ci fornisce una preziosa chiave di comprensione delle condizioni dei cesenati e questo ci permetterà di mettere meglio a fuoco le loro necessità. Dall'altro, ci offre un ulteriore elemento per rafforzare il nostro impegno nella lotta all'evasione e all'elusione fiscale. Nella delicata fase di definizione del bilancio 2013, che come abbiamo già anticipato si preannuncia difficilissimo, siamo consapevoli come, ora più che mai, sia indispensabile improntare tutte le scelte alla massima equità e per questo sarà fondamentale poter contare su strumenti come questo".
 
L'analisi condotta conferma che la fetta più consistente delle dichiarazioni - sono 35.212, pari al 48,3% - è costituita dai modelli 730, presentati da lavoratori dipendenti e pensionati; i modelli 770 semplificati sono stati 16.955, mentre sono 20.633 i contribuenti che hanno fatto ricorso al modello Unico delle Persone Fisiche, che permette di presentare insieme la dichiarazione dei redditi e dell'Iva.
Una curiosità: i contribuenti cesenati sono equamente suddivisi fra maschi (36.313) e femmine (36.487), ma mentre le donne costituiscono la parte preponderante nelle dichiarazioni 730 (18.428 contro i 16.784 uomini) e nelle dichiarazioni 770 (9446 contro 7509), la situazione è capovolta per il modello Unico, presentato da 12.020 contribuenti maschi e 8.613 contribuenti femmine.
 
Sulla base dei dati raccolti, il reddito medio dei contribuenti cesenati (calcolato suddividendo la somma complessiva del reddito denunciato a Cesena per il numero di dichiarazioni presentate) si aggira intorno ai 20mila euro annui, con un 50% che dichiara somme inferiori ai 16.210 euro all'anno (dato ottenuto calcolando la cosiddetta 'mediana'): per gli uomini il reddito mediano si aggira intorno ai 18.947 euro, mentre per le donne scende a 13.907 euro.
Ma da questo calcolo rimangono esclusi circa 12mila maggiorenni che nel 2011 non hanno presentato dichiarazione dei redditi: fra loro si collocano ragazzi che ancora studiano, casalinghe, disoccupati, ecc. Tenendo conto anche di loro, il reddito medio dei cesenati scende a 17.308 euro.
 
Proseguendo nell'esame dei dati emerge che 1.674 contribuenti hanno dichiarato reddito zero (il 2,3%) mentre la quota di quanti si trovano nella "no tax area" (sotto gli 8.000 euro di reddito) si attesta al 20,79% (il loro numero è in calo rispetto al 20,91% del 2009 ed al 21,5 del 2008). Il 45,56% dei contribuenti cesenati è sotto i 15.000 euro di reddito, il 35,97% si colloca nello scaglione tra i 15.000 euro ed i 28.000 euro, con un dato che si conferma stabile rispetto agli anni precedenti. Sono in lieve aumento tutti gli scaglioni superiori: quanti dichiarano tra i 28.000 euro ed i 55.000 euro sono 9.175 (il 12,6%), tra i 55.000 e ed i 75.000 euro sono 1.215 (1,67%), oltre i 75.000 euro sono 1.379 (l'1,89%). Quelli che dichiarano più di 100.000 euro, sono stati 665 (lo 0,91%), in crescita rispetto al 2009, quando erano stati 633.
Per quanto riguarda il reddito registrato dalle varie categorie, la situazione viene inquadrata dalla seguente tabella, che indica il reddito imponibile mediano denunciato nell'ambito dei vari settori di attività:
 
Settore di attività                                                     Reddito imponibile mediano
assistenza sanitaria                                                  48.992
attività legali e commercialisti                                    35.450
architettura e ingegneria                                          30.108
attività immobiliari                                                     28.870
produzione di software e consulenza informatica     27.328
direzione aziendale e di consulenza gestionale        26.769
fabbricazione macchinari e apparecchiature             25.686
promotori, assicurazioni ecc.                                     23.029
commercio all'ingrosso                                              22.779
servizi di supporto amministrativo alle imprese        22.157
alberghi e altri alloggi                                               20.067
disegnatori tecnici, fotografi e altre attività prof.li    19.794
fabbricazione di prodotti in metallo                          19.429
costruzione di edifici                                                 18.781
riparazione di computer, telefoni, beni personali     17.464
commercio e riparazione autoveicoli e motocicli       17.063
riparazione di macchine e apparecchiature              16.813
idraulici, elettricisti, attività legate all'edilizia           16.295
altre industrie manifatturiere                                   15.671
confezione abbigliamento                                        15.226
attività creative e artistiche                                     15.127
attività di servizi per edifici, giardini e paesaggio    13.967
attività dei servizi d'informazione                            13.893
agricoltura e allevamento                                        13.862
commercio al dettaglio                                             13.817
trasporti terrestri                                                     13.395
attività sportive e di intrattenimento                       13.350
industria del legno (esclusi i mobili)                         12.596
pubblicità e ricerche di mercato                               12.144
produzione pane, pasta e alimenti                          11.980
bar e attività di ristorazione                                    11.882
barbieri, parrucchieri e altri servizi alla persona      11.162
servizi veterinari                                                      10.821
 
Nel grafico in allegato, sono evidenziati gli istogrammi riferiti ai redditi delle varie categorie comparati al reddito imponibile mediano di dipendenti e pensionati (linea rossa).
 
Per capire come inquadrare la situazione di Cesena, può essere interessante la comparazione con analoghi  dati riferiti al Comune di Bologna, che li ha divulgati la settimana scorsa.
 
Facendo un raffronto con i dati pubblicati dal Comune di Bologna, i bolognesi si confermano contribuenti più ricchi, con un reddito mediano superiore di circa il 15% a quello dei cesenati, mentre guardando al trend 2009-2010, Cesena ottiene risultati decisamente migliori: il reddito imponibile totale a Bologna è calato dello 0,1% mentre a Cesena è cresciuto di 1,6 punti, grazie all'aumento sia del reddito medio sia del numero di contribuenti. Inoltre Cesena si dimostra città con minori disparità nella distribuzione dei redditi; in particolare la fascia più alta, quella sopra i 100.000 euro per Cesena è lo 0,91% mentre a Bologna è il 2%.
Infine va ricordato che, per quanto riguarda la tassazione comunale sui redditi, l'addizionale IRPEF è nel Comune di Cesena dello 0,4% con esenzione fino a 10.000 euro di reddito. A Bologna è dello 0,7% con esenzione fino a 12.000 euro.
"I dati dei redditi - commentano il Sindaco Lucchi e il Vicesindaco Battistini - mostrano come nei primi anni della crisi, dal 2008 al 2010, la capacità di reddito dei cesenati si è mantenuta e, anzi, è lievemente incrementata. Siamo consapevoli che le problematicità  sono in atto dal 2011 ed in questo difficile 2012: di qui le scelte dell'Amministrazione a sostegno delle imprese, dei lavoratori, delle famiglie. Le prime scelte sulla predisposizione del bilancio preventivo 2013 sono di non aumentare la tassazione sull'IMU per la prima casa e sull'addizionale IRPEF, ma di ridurre le spese pur provando a confermare alcune scelte sul sostegno alla crescita ed alla stabilizzazione del lavoro. La costante dall'avvio di questa Amministrazione però è sicuramente in un impegno continuo e crescente per la lotta all'evasione, in un'ottica di equità". 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Data Ultima Modifica:
07 Ottobre 2016

Data di Pubblicazione:
27 Novembre 2012

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