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Campagna di sensibilizzazione promossa dalla Polizia Locale di Cesena-Montiano
Consigli per pedoni, ciclisti e automobilisti
All’imbrunire e di notte, ma anche con la nebbia o la pioggia, i colori e i dettagli sono meno nitidi. Per questo le persone che indossano abiti scuri, le bici e le auto senza luci o con luce insufficiente spesso non vengono visti.
La visuale è fortemente limitata di notte e con la pioggia e nella
circolazione stradale quasi tutte le informazioni vengono registrate dagli occhi. Per questo il rischio d’incidente all’imbrunire e di notte è tre volte più elevato che con la luce diurna, e in caso di nebbia addirittura dieci volte superiore.
Di sera dopo l’orario lavorativo si osserva una concentrazione di incidenti stradali e poiché durante i mesi invernali si indossano più frequentemente vestiti scuri, i cosiddetti utenti della strada vulnerabili come i pedoni e i ciclisti sono esposti a un rischio maggiore.
Nella luce dei fari gli automobilisti distinguono pedoni e ciclisti solo a partire da una distanza di circa 25 metri, ma se questi hanno un abbigliamento chiaro, la distanza aumenta a 40 metri e in caso di materia rifrangente addirittura a 140 metri.
Per gli accessori non c'è che l'imbarazzo della scelta: giubbotti rifrangenti, fasce rifrangenti per braccia o caviglie, materiale catarifrangente per berretti o cartelle scolastiche, consentono di essere riconosciuti per tempo da ogni lato. I ciclisti devono inoltre assicurarsi che la loro bicicletta abbia delle luci intatte e, idealmente, sia munita anche di una luce di posizione.
Dal loro canto, gli automobilisti dovrebbero essere doppiamente cauti, sottoponendosi regolarmente a un controllo della capacità visiva all'imbrunire e assicurandosi che i fasi dell'auto funzionino in modo ineccepibile.
Consigli per i pedoni
Indossare vestiti con materiali rifrangenti visibili a 360 gradi. Gli accessori rifrangenti sono particolarmente efficaci sulle parti del corpo in movimento; ad es. fasce per polsi e caviglie.
Consigli per i ciclisti
La bicicletta deve essere per legge equipaggiata sia davanti che dietro con luci e riflettori nonché riflettori sui pedali (fanno eccezione i pedali da corsa, di sicurezza e simili).
Si consiglia l'utilizzo di fari montati in modo fisso nonché luci supplementari applicate al corpo.
I catarifrangenti fissati ai raggi o i pneumatici rifrangenti assicurano una visibilità laterale.
Obbligatorio indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti quando si va in bici fuori città, da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba e l'obbligo vale anche di giorno in galleria.
Per tutti i ciclisti farsi vedere al buio è non solo consigliabile, ma anche obbligatorio, infatti il Codice della strada proibisce di circolare su biciclette sprovviste degli appositi dispositivi di segnalazione visiva: faro anteriore bianco o giallo; faro e catarifrangente posteriore rosso; catarifrangenti gialli sui pedali e sulle ruote o sui lati e prescrive anche l’obbligo di indossare un giubbotto o bretelle riflettenti (come quelli che è obbligatorio tenere in automobile per usarli in caso di sosta di emergenza) per chi va in bici nei seguenti casi:
- fuori città da mezz’ora prima del tramonto a mezz’ora prima del sorgere del sole;
- in galleria.
Migliorare la propria visibilità in bicicletta aumenta la propria sicurezza: quindi, sia in città sia fuori, è sempre opportuno indossare indumenti con bande riflettenti oppure fascette; o aggiungere alla bici luci intermittenti, anche se non obbligatorie. Un "kit" visibilità si acquista con pochi euro.
Poi è indispensabile controllare regolarmente il funzionamento delle luci.
Consigli per gli automobilisti
- Assicurarsi che le luci funzionino in modo ineccepibile.
- Adeguare lo stile di guida alla visuale e alle condizioni meteo.
- Tenere parabrezza e lunotto puliti per avere sempre una buona visibilità su tutti i lati. Eliminare anche la neve e il ghiaccio.
- Nell’acquisto di un’automobile nuova, accertarsi che il veicolo sia dotato di luci da curva.
Le luci e la loro importanza nella sicurezza stradale
(contenuti tratti dal sito web de La Stampa)
L’importanza della visibilità dei veicoli durante la marcia è il primo degli elementi su cui lavorare per incrementare la sicurezza della circolazione. L’80% delle informazioni che riceviamo mentre siamo alla guida arriva infatti dalla vista, il senso più importante che ci permette di percepire il mondo che ci circonda.
Basta mettersi alla guida dopo il tramonto o di notte per percepire l’importanza di una corretta illuminazione del nostro veicolo e degli altri sulla strada. L’uso delle luci e dei dispositivi di segnalazione è inoltre parte integrante dell’esame teorico di guida, un sistema che si compone di numerose parti nel suo insieme, ed in particolare:
- luci di posizione
- catadiottri
- strisce rifrangenti e pannelli del veicolo
Nello specifico, per quanto riguarda i dispositivi luminosi essi consistono in:
- luci di posizione
- proiettori a luce anabbaglianti
- proiettori a luce abbagliante
- indicatori di direzione
- luci fendinebbia
- luci di arresto
- proiettore di retromarcia.
L'utilizzo delle luci è codificato dagli articoli 151, 152 e 153 del Codice della Strada, che ne disciplina l'utilizzo nei centri urbani e fuori, a seconda dei veicoli e delle diverse ore del giorno.
L'utilizzo delle luci di posizione è obbligatorio nei centri urbani da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba. Al di fuori dei centri urbani invece è sempre obbligatorio il loro utilizzo sulle strade extraurbane e le autostrade e in qualunque situazione di scarsa visibilità o meteo avverso (pioggia, neve, nebbia).
Per le motociclette ed i ciclomotori invece è sempre obbligatorio l'utilizzo delle luci in qualsiasi condizione ed orario.
L’uso dei proiettori abbaglianti, per quanto molto utile fuori città, è invece vietato nei centri abitati, così quando si incrocia un altro veicolo o lo si segue da vicino, ma rimane consentito l’utilizzo per brevi segnalazioni in sostituzione al clacson.
Particolarmente importanti per la qualità della circolazione e la sicurezza del traffico sono poi gli indicatori di direzione, il cui utilizzo viene spesso dimenticato e male interpretato.
Può essere d’aiuto ricordare quando impiegarli:
– a segnare un cambio di corsia
– una svolta
– l'immissione nel flusso della circolazione, ad esempio in una carreggiata principale da una corsia di accelerazione o viceversa lo spostamento verso una corsia di decelerazione
– il rallentamento per sosta
– un sorpasso
Sempre sul fronte della sicurezza ‘visuale’ vanno considerate le comunicazioni che ci giungono dal nostro stesso veicolo, grazie alle indicazioni che possiamo ricevere sul cruscotto sotto forma di spie luminose.
Tramite queste ci vengono infatti indicati i funzionamenti dei sistemi elettronici sempre più presenti sulle nostre vetture. Per esempio la segnalazione di corretto (o non corretto) funzionamento dell’airbag, da disattivare anche in caso di montaggio del seggiolino per bambini sul sedile anteriore; o ancora la sempre più capillare presenza di sistemi di ausilio alla guida come il controllo della stabilità Esp o il controllo della trazione Asr o ancora i dati provenienti da sensori di pressione delle gomme o di funzionamento del motore.
Attenzione quindi ai segnali che per primi arrivano proprio dalla nostra auto e davanti ai nostri occhi!
Data Ultima Modifica:
29 Maggio 2020
Data di Pubblicazione:
26 Marzo 2018
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