Caro Presidente Patrignani,
ti ringraziamo molto della tua nota relativa al dibattito sulla nuova Provincia unica per i territori della Romagna.
In questa fase, come tu stesso ci solleciti a fare, serve limitare le dichiarazioni "a tutti i costi", per entrare concretamente all'interno di una visione di cambiamento indicata dal Governo e richiesta dai cittadini.
In particolare, poiché siamo stati eletti per amministrare e programmare il futuro a noi pare che serva utilizzare questo processo di cambiamento per favorire la sburocratizzazione, la semplificazione, per rendere ancor più competitivo il nostro sistema economico - che, purtroppo è indubitabilmente in difficoltà - e per trasmettere ai cittadini un nuovo orgoglio di appartenenza alle nostre comunità.
Serve allora che questa fase sia utilizzata non per ragionare del capoluogo della nuova Provincia unica della Romagna, nè per iniziare a tratteggiare, magari in ambiti ristretti, la collocazione delle diverse presenze dello Stato sui territori che, semplicemente, dovranno rispondere ad una precisa esigenza di facilitazione dei cittadini. Prima partiamo, piuttosto, dalle funzioni delle Province e, di conseguenza, dal ruolo dei Comuni e della Regione Emilia-Romagna e decidiamo assieme alla società civile, alle rappresentanze sociali ed economiche, come cambiare il nostro modello di decisione e quello organizzativo. Questa visione è la stessa che ci pare perseguire Vasco Errani, Presidente della nostra Regione e siamo certi che questo ti conforterà.
Qui sta la sfida vera. Da combattere in fretta, poichè il 5 settembre il Governo indicherà con maggior precisione le funzioni delle Province attribuite ai Comuni ed entro il 3 ottobre il Cal della regione Emilia-Romagna dovrá approvare una proposta regionale da trasmettere al Governo.
Il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi
Il Presidente della Provincia di Forlì-Cesena Massimo Bulbi
Ufficio stampa
Federica Bianchi