Il Comune di Cesena ha affidato ad Arpae l’attuazione di un Programma triennale di monitoraggio dei campi elettromagnetici (2021 – 2023) che prevede, per ciascun anno solare, l’esecuzione delle seguenti attività:
1. Il monitoraggio in continuo della radiazione elettromagnetica ad alta frequenza in tre postazioni individuate in base al contesto urbanistico e territoriale;
2. la misura della radiazione elettromagnetica ad alta frequenza per breve periodo (almeno 6 minuti) in almeno cinque postazioni, nella fascia oraria dalle 9 alle 15;
3. la misura dell'induzione magnetica generata dalle linee elettriche in almeno cinque punti;
4. misure brevi del campo magnetico prodotto nell’intorno di una cabina di trasformazione AT/MT e monitoraggio in continuo.
5. rappresentazione, a tre diverse quote (1.5 m; 6 m e 15 m), delle curve di isolivello del campo elettrico prodotto dalle SRB per le quali si è rilasciata l’autorizzazione.
Per l'anno 2022 è stato fatto un lavoro di rilievo puntuale sui campi elettromagnetici esteso a tutto il territorio comunale suddividendo il territorio in griglie (di dimensioni variabili in rapporto della densità insediativa). La relazione esplicativa che segue illustra brevemente le modalità operative e gli elaborati grafici, i quali essendo molto pesanti, sono stati collegati ad un link.
Le relazioni sotto allegate riportano i risultati dei monitoraggi condotti nel 2021 e 2022 relativamente alle prime quattro attività sopra richiamate.
La normativa che regolamenta l’installazione degli impianti radioelettrici (SRB di telefonia mobile e impianti radiotelevisivi) è articolata in un complesso quadro di disposizioni nazionali, regionali e comunali.
In funzione del tipo di intervento (nuova installazione fissa, nuovo impianto mobile o riconfigurazione di stazione esistente), della collocazione dell’impianto (impianto singolo o su struttura condivisa con altro operatore) e delle potenze implementate, sono previsti differenti procedimenti amministrativi.
In alcuni casi è necessario avviare un procedimento che si conclude con il rilascio di un atto autorizzativo, in altri casi il gestore può invece avvalersi di procedure semplificate come la Segnalazione Certificata di Inizio Attività e la Comunicazione.
Le opere, o le modifiche agli impianti, devono essere realizzate, a pena di decadenza, nel termine perentorio di 12 mesi dalla ricezione del provvedimento abilitativo, in accordo con l'art. 87, comma 10, del D. Lgs. n. 259/2003.
Il Gestore è tenuto a dare tempestiva comunicazione dell'avvenuta messa in funzione dell'impianto, corredata di documentazione fotografica, tramite il catasto regionale.