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Savio Beach: L'Amministrazione Comunale risponde alla consigliera Celletti

"Ben venga il dibattito, ma almeno aspettiamo la presentazione del progetto"

Il dibattito, tutto estivo, relativo al progetto Savio beach sta appassionando molti cesenati e sta riempiendo le pagine dei nostri quotidiani.
Le opinioni sono naturalmente tutte accettabili, anche se a inviteremmo ad una maggior prudenza e ponderatezza nella loro formulazione, visto che molti stanno intervenendo solo di rimbalzo, a commento alle posizioni di altri, ma senza conoscere il progetto che per ora è stato solo annunciato e che verrà presentato, assieme a molti altri interventi di sviluppo della nostra città, nell'ambito dell'appuntamento del 12 e13 ottobre.
Ricordiamo infatti che in quelle due giornate si terrà un evento pubblico, nel corso del quale tutti i cesenati potranno conoscere e commentare pubblicamente alcuni fra i progetti più significativi per la Cesena del futuro. In quella sede saranno presentati gli elaborati scaturiti dai Concorsi di idee per la riqualificazione delle tre piazze che stanno di fronte alla Biblioteca Malatestiana e del tratto ovest della via Emilia; e ancora, l'intervento di copertura con impianto fotovoltaico del Parcheggio scambiatore dell'area Ippodromo (a ribadire e potenziare la nostra scelta di mobilità sostenibile, affiancando così ai bus l'alternativa delle biciclette pubbliche e delle auto elettriche), l'allestimento finale della Grande Biblioteca Malatestiana e il progetto definitivo di Piazza della Libertà.
Non solo: sulla scia del positivo rapporto pubblico-privato che a Cesena ha già consentito la realizzazione dei nuovi Giardini Savelli e vede attualmente in corso i lavori per la riqualificazione del Foro Annonario, in quella sede verrà presentato anche il project financing di Piazzale Aldo Moro.
Seguendo questa stessa logica, già da tempo l'Assessorato ai Lavori pubblici sta lavorando per portare ad uno stato di avanzata progettazione il programma di intervento denominato "Savio beach". L'intento è quello di riqualificare e valorizzare le aree lungo gli argini del fiume Savio nel tratto compreso fra il Ponte Vecchio e il Ponte Nuovo, per restituire alla città questo spazio, oggi trascurato e scarsamente fruito dai cesenati, rendendolo un luogo piacevole per passeggiare, incontrarsi, fare attività all'aria aperta. Del resto, l'idea era già anticipata nel programma del Sindaco ed è entrata a far parte del piano di mandato di questa Amministrazione.
 
Ma mentre non sorprendono - ed anzi sono utili al confronto - le diversificate posizioni su Savio beach di vari cesenati (tra i quali si distinguono, è bene notarlo, soprattutto alcuni ex Consiglieri comunali ed esponenti di Partiti d'opposizione), ci pare completamente fuori luogo l'ultimo intervento su questo tema rilasciato dalla Consigliera comunale Celletti. Crediamo, infatti, che per i componenti della massima assise comunale - in cui l'esponente leghista ricopre il ruolo di capogruppo -  sia doveroso un equilibrio che, invece, nella sua presa di posizione ci pare completamente assente.
 
Per questo, vogliamo chiarire definitivamente alcuni aspetti fondamentali.
Il progetto di riqualificazione del tratto urbano del fiume Savio fa parte - come si accennava - del programma del Sindaco, ma in nessun momento della sua 'gestazione' è stato previsto un finanziamento diretto del Comune. Al contrario, si è sempre prefigurato un intervento di privati, e sempre con il presupposto che dovesse sottostare alle regole di progettazione imposte dall'Amministrazione comunale. Non esistono, quindi, "progetti urgenti, che aspettano da anni, che resteranno al palo", come lei scrive.
E' vero, nel piano investimenti 2011 era inserita la somma di 400mila euro, a cui fa riferimento la capogruppo della Lega. Ma probabilmente alla capogruppo della Lega - che pure da molti anni siede sui banchi del consiglio e ha discusso molti bilanci e piani degli investimenti comunali - è sfuggito che l'indicazione di quella somma nel piano investimenti era un atto necessario per motivare l'avvio dell'attività di progettazione. Attività che è partita nel 2010 quando è stato affidato al Servizio Tecnico di Bacino l'incarico di redigere lo studio di fattibilità propedeutico al progetto preliminare. 
D'altronde, dovrebbe essere noto - almeno a chi si occupa di attività amministrative - che l'inserimento nel piano degli investimenti rappresenta un atto di programmazione: può slittare (come spesso capita) ad anni successivi, la sua entità può essere modificata, e, nel caso si opti per la formula del project financing, la previsione di spesa rientra completamente, perché i costi passano tutti a carico dei privati.
Ma vorremmo appuntare l'attenzione anche su un altro aspetto. L'incarico per lo studio di fattibilità non è stato affidato a caso, ma è andato al Servizio Tecnico di Bacino, vale a dire il diretto titolare della responsabilità degli ambiti fluviali, della loro tutela e della loro riqualificazione,  che in questi anni ha portato avanti importanti interventi per la messa in sicurezza dell'asta del Savio. Abbiamo voluto coinvolgerlo fin dalle prime battute di questo percorso progettuale proprio perché consapevoli delle peculiarità delle aree interessate, della loro delicatezza e dell'importanza di garantire la loro sicurezza.
Possiamo assicurare, infatti, alla consigliera Celletti che l'idea di "privatizzare di fatto il fiume Savio" e, quindi, di "imporre un impatto sicuramente devastante a un'area così delicata dell'ecosistema" è del tutto estranea alle intenzioni della Giunta.
Riqualificare le zone golenali e gli argini del fiume non significa disseminarli di ombrelloni, sdraio, chioschi, ma creare le condizioni perché i cesenati possano frequentar questi spazi senza timore, passeggiare a piedi o in bicicletta in sicurezza, e, se lo desiderano, entrare in acqua senza rischi.
Il Servizio Tecnico di Bacino ci ha confermato che questa strada si può percorrere e ci ha indicato quali accorgimenti seguire per raggiungere l'obiettivo.
Non c'è quindi nessuna volontà di  snaturare le caratteristiche del fiume 'inurbandolo', ma piuttosto il desiderio di renderlo parte  integrante della vita di Cesena, partendo  proprio, dalla sua identità di corridoio ambientale della città.
 
Ci auguriamo che già queste siano "risposte chiare, motivate e circostanziate". Per avere ulteriori delucidazioni invitiamo la consigliera Celletti - ma anche tutti i cittadini -  partecipare all'iniziativa del 12 e 13 ottobre prossimi. In quelle due giornate avrà la possibilità di esprimere pareri, avanzare suggerimenti, anche stroncare le proposte dell'Amministrazione, spiegare con dovizia di particolari ciò che pensa e progetta. Ma - ci auguriamo - senza le improvvisazioni di questi giorni, dettate sicuramente dalla fretta di voler commentare a tutti i costi.
 
L'Amministrazione comunale di Cesena

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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