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La Presidente del Consiglio Rita Ricci ricorda Gianfranco Zavalloni

Ho appreso con dolore la notizia della morte di Gianfranco Zavalloni, di cui conoscevo da tempo l'attività e l'impegno di attento sostenitore della prospettiva della decrescita felice, fin da quando aderì dell'allora neonato movimento dei Verdi, nelle cui file era stato eletto consigliere comunale nel 1985. Allora si  chiamavano tecnologie appropriate, perché così le chiamava Gandhi, così le chiamava Ivan Illich e così le chiamava Schumacher, "ma sostanzialmente. - lui affermava - l'approccio è quello."

Ho ben vivo il ricordo dell'entusiasmo con cui partecipò all'inaugurazione della mostra dedicata ad Alberto Manzi nel maggio scorso in Biblioteca malatestiana ed alla presentazione del volume di Piero Gridelli dedicato alla scuola locale nel periodo postunitario.

Ma del resto, nella sua produzione letteraria, ma soprattutto nel suo impegno quotidiano, prima di insegnante e collega, e poi di dirigente scolastico, Gianfranco Zavalloni si è incessantemente prodigato per una la scuola creativa, aperta all'ecologia, alle lingue locali e alla multicultura.

Chi lo avvicinava non poteva fare a meno di essere coinvolto dalla forza "positiva" che lo circondava,  e davvero mi auguro che quella sua grande passione ci possa ancora accompagnare nella ricerca incessante del bene, del bello, del giusto. In rappresentanza del Consiglio comunale di Cesena prenderò parte ai funerali che si celebreranno domani presso la Chiesa di S. Paolo. 
 
La Presidente del Consiglio Comunale
Rita Ricci

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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