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Il cordoglio del Sindaco Lucchi e dell'Assessore Baredi per la scomparsa di Gianfranco Zavalloni

La morte di una persona amica ci coglie sempre impreparati e non ci sono parole adeguate per esprimere il senso di vuoto, il rimpianto per ciò che si è perso e per quello che non potrà più essere. Ed è quello che proviamo oggi di fronte alla morte di Gianfranco Zavalloni, scomparso ieri a soli 54 anni.
E' difficile condensare in poche righe quello che ha Gianfranco ha significato per quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo; per il mondo della scuola in cui si è impegnato con passione e intelligenza; per la città di Cesena, che lo ha visto consigliere comunale fra il 1985 e il 1986 e fautore dell'originalissima esperienza dell'Ecoistituto. Forse, il modo migliore per definirlo è uno solo: è stato  un 'grande maestro'.
La sua intera vita è stata dedicata all'educazione, alla formazione, all'attenzione e alla cura per l'infanzia, per i giovani.

Lo ha fatto come capo scout, come dirigente scolastico, ma soprattutto e prima di tutto come instancabile ed appassionato insegnante di scuola materna. "Per 16 anni ho giocato con i bambini dai 3 ai 6 anni" diceva lui stesso parlando di quella sua stagione lavorativa. E non bisogna prenderla come una battuta: per lui il gioco era una cosa seria, esattamente come lo è per i più piccoli, e per questo invitava gli adulti a far memoria della loro infanzia, per capire i bambini e i ragazzi e rispettare i loro 'diritti naturali', quelli che aveva così bene delineato all'inizio della sua carriera didattica.
Anticipatore di suggestive idee pedagogiche, sostenitore instancabile di un pensiero originalissimo sulla Scuola e sull'istruzione, a Gianfranco Zavalloni dobbiamo prima di tutto l'averci sempre ricordato che solo adulti solidi  e consapevoli possono occuparsi di infanzia e che ogni politica, ogni cambiamento e ogni possibile nuovo orizzonte per il Paese e per le piccole e singole comunità, passano attraverso il confronto con altre culture e l'investimento sulla scuola.


Lo ricordiamo, in uno dei suoi ultimi interventi pubblici, lo scorso maggio, in occasione della presentazione della mostra dedicata ad Alberto Manzi alla Biblioteca Malatestiana. Fu anche in quella occasione che l'amico Gianfranco ci testimoniò - a partire dal suo incarico a Belo Horizonte - la necessità di continuare ad investire sulla educazione e sulla istruzione.
L'educazione alla creatività, il rispetto e la tutela ambientale, l'ascolto dei diritti dei bambini sono stati per Zavalloni i cardini del suo lavoro e della sua vita. E chissà quanto altro di bello avrebbe potuto fare se fosse rimasto ancora con noi.
Per parte nostra, porteremo sempre nel cuore il suo ricordo e la  bella ed importante lezione di vita che ci ha sempre testimoniato.
In questo momento doloroso siamo vicini alla mamma Verdiana, alla moglie Stefania, ai fratelli Raffaele e Daniele, ai familiari tutti, ed esprimiamo loro, a nome nostro e dell'intera Amministrazione comunale, sincere condoglianze.
 
Il Sindaco
Paolo Lucchi

L'Assessore alla Pubblica Istruzione
Elena Baredi

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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