Dopo l'ottimo successo del recital dedicato a Giovanni Pascoli, che venerdì scorso ha visto riempirsi il Chiostro di San Francesco, la rassegna "I suoni dello spirito" diretta da Paolo Turroni (giunta al nono anno di vita, grazie all'associazione "Amici del Monte" di Cesena e al contributo dell'assessorato alla Cultura del Comune di Cesena) prosegue con un recital dedicato a Giovanna d'Arco, di cui quest'anno ricorrono i 600 anni dalla nascita. L'appuntamento è per venerdì 17 agosto, alle ore 21, nel Chiostro di San Francesco (in caso di maltempo il recital si terrà nel Palazzo del Ridotto); ingresso libero.
Titolo della serata è "Giovanna 2012. I molti volti di Jeanne la Pucelle": oltre alla lettura di estratti dagli atti del processo di Giovanna, saranno proposti testi di Shakespeare, Christine de Pizan e George Bernard Shaw. Sul palcoscenico Loris Canducci, Maria Faggiano, Paolo Turroni, Giuseppe Valzania.
«Una ragazzina di sedici anni (non è cosa soprannaturale ?per cui le armi non sono pesanti, anzi sembrache le facciano da sostegno, tanto è forte e dura!
E davanti a lei fuggono i nemici e nessuno le tiene testa».
Così scriveva la poetessa francese Christine de Pizan, raccontando, in contemporanea ai fatti, le vicende di Jeanne d'Arc, la Pulzella di Orléans.
Quando Giovanna nacque, nel 1412, la Francia e l'Inghilterra si combattevano da decenni, dal 1337: motivo del contendere, il diritto dei re d'Inghilterra di cingere anche la corona di re di Francia. È il tema dei "chronicle plays" di William Shakespeare, che racconta le vicende di cinque re (Riccardo II, Enrico IV, V, VI e Riccardo III) lungo l'arco di un secolo, sempre col filo rosso della Guerra dei Cent'anni.
In questo contesto si comprende l'importanza di Giovanna, un'umile ragazza del popolo che è in grado di dare a una nazione prostrata nuovo coraggio, di riportarla verso l'indipendenza. E come succede agli spiriti puri, una volta che il suo compito era stato svolto, non interessava più: non interessava più a re Carlo, che non fece nulla per salvarla, quando fu catturata dai Borgognoni e data agli Inglesi; dopo un processo già deciso in partenza, Giovanna fu arsa viva sulla piazza del mercato di Rouen il 30 maggio 1431, ad appena diciannove anni. Pochi anni dopo la sua morte il primo processo fu invalidato, ne fu tenuto un altro, che la riabilitò, e nel 1920 fu portata all'onore degli altari.
«Chi era davvero questa ragazza? Fra tante diverse risposte - dice Paolo Turroni, organizzatore della serata - noi possiamo risentire la sua voce attraverso gli atti del processo, che rappresentano la parte più importante del nostro omaggio a una giovane donna che, per tener fede alla Voce che le parlava, fu disposta a perdere la vita»
Ufficio stampa
Federica Bianchi