Rendere più facile la frequenza ai centri diurni per gli anziani non autosufficienti e, al contempo, sostenere attivamente l'articolata rete di trasporto e accompagnamento sociale messa a punto nel tempo dalle associazioni di volontariato del cesenate. Con questo doppio obiettivo l'Amministrazione Comunale ha messo a punto un progetto per ridisegnare le modalità del servizio, costituitosi nel corso degli anni grazie al lavoro di tanti volontari e operatori che partecipano ad associazioni di promozione sociale e cooperative sociali.
Attualmente sono una decina le realtà associative che operano in questo campo: NOI PER TE, Auser Cesena, Arci Solidarietà, Anffas, CAIMA, Croce Verde, Centro Volontari dellaSofferenza, Alpini, AISM e Centro Servizi per il Volontariato.
"Constatiamo di giorno in giorno la crescita continua dei bisogni delle famiglie, - spiegano il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche per il Benessere dei cittadini Simona Benedetti -e in particolare delle situazioni in cui è necessario raggiungere quotidianamente i servizi diurni per gli anziani. Ma abbiamo anche la fortuna di poter contare sulla grande ricchezza rappresentata dal volontariato cesenate che realizza i trasporti sociali. Tutto questo ci ha spinto ad individuare un nuovo percorso di sostegno sia ai cittadini che alle associazioni. Queste ulteriori risorse, infatti, contribuiranno a ridurre i costi dei trasporti a carico delle famiglie, che potranno anche liberamente scegliere l'ente a cui rivolgersi. Contestualmente, siamo certi che si rafforzerà la qualità del servizio, il lavoro di rete fra le associazioni, che si metteranno a disposizione dei cesenati con garanzie sempre maggiori di efficienza e trasparenza. Ancora una volta, al volontariato va riconosciuto un ruolo di grande importanza e valore".
Entrando nel dettaglio, il progetto prevede la definizione - di concerto con le associazioni - di un "sistema di abilitazione" dei servizi di trasporto e accompagnamento sociale, basato su criteri minimi di qualità, che lasci le associazioni libere di regolare il servizio come preferiscono (costo del servizio compreso) nel rispetto degli standard concordati.
L'altro aspetto innovativo è rappresentato da un incentivo economico per incoraggiare i cittadini ad utilizzare il servizio: si metterà a disposizione dell'utenza un Buono Sociale, cioè una sorta di ticket che darà diritto ad una riduzione sulla quota da pagare per il servizio di accompagnamento effettuato dalle associazioni.
Il bonus, che sarà erogato per il servizio di trasporto e accompagnamento in andata e ritorno al centro diurno (andata e ritorno), sarà differenziato a seconda delle zone di residenza degli utenti. Per coloro che risiedono nei quartieri della cintura periferica della città (Borello, Valle Savio, Dismano, Ravennate, Cervese Nord, Al Mare, Rubicone) è previsto un rimborso di 5 euro al giorno per un valore massimo mensile pari a 130 euro. Per i residenti nei quartieri Centro Urbano e della prima cintura (Cervese Sud, Cesuola, Fiorenzuola, Oltre Savio), invece, lo sconto sarà di 2 euro al giorno per un valore massimo mensile di 52 euro.
Attualmente, sono una settantina gli anziani che frequentano i quattro centri diurni attivi in città ("Meridiana" a S. Andrea in Bagnolo,"Roverella" in via Ancona, Don Baronio in via Mulini, e "Violante Malatesta" a Case Finali) e stando alle valutazioni dei Servizi Sociali circa un terzo di loro potrebbe essere coinvolto nell'iniziativa.
Intanto, dopo un primo incontro con le associazioni, l'appuntamento è fissato ai primi di settembre, per mettere a punto gli ultimi dettagli, in modo da far partire la prima sperimentazione - della durata di un anno - entro il mese di ottobre.
Ufficio stampa
Federica Bianchi