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Alloggi popolari: cambiano le modalità di accesso alla graduatoria

Da mercoledì 18 luglio fino al 18 ottobre si potrà presentare domanda per l'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica (Erp). E sarà l'inizio di una piccola grande rivoluzione.
Per la prima volta, infatti, non si ricorre al classico 'bando chiuso', da cui scaturiva una graduatoria cristallizzata fino al bando successivo, ma si aprono le porte a nuove modalità di acquisizione delle istanze, con la possibilità di presentarle e aggiornale (in caso di modifica delle condizioni familiari) durante tutto l'anno. Contestualmente, è prevista una revisione periodica della graduatoria ogni sei mesi.
Sono queste alcune delle novità più rilevanti introdotte dal nuovo Regolamento per l'assegnazione degli alloggi Erp, approvato dal Consiglio Comunale nel maggio scorso. Fra le altre modifiche, l'attribuzione alla Giunta comunale del compito di definire la misura delle condizioni di punteggio sulla base dei criteri e delle categorie individuate nel regolamento stesso; l'individuazione di una nuova categoria di punteggio riferita all' "Anzianità di permanenza in graduatoria"; l'inserimento, fra le condizioni oggettive che consentono l'ammissione in graduatoria, dei casi di sfratto per morosità, quando l'inadempienza è stata determinata dalla perdita del lavoro di uno o più componenti la famiglia a causa della crisi.
 
"Abbiamo ritenuto necessario ripensare alle modalità di raccolta delle domande - spiegano il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche per il benessere dei cittadini Simona Benedetti - adottando uno strumento più snello e più rispondente alla realtà particolarmente difficile che stiamo vivendo. La situazione abitativa del nostro territorio è in continua evoluzione, e non sempre per il meglio, anzi: sono sempre di più le famiglie che faticano a misurarsi con il mercato libero degli affitti, anche a causa di cambiamenti improvvisi delle loro condizioni economiche, determinati dall'andamento della crisi. E anche fra quelle che già ora avevano i requisiti per l'assegnazione di un alloggio di edilizia popolare, molte hanno visto modificarsi pesantemente la loro situazione. Il nuovo metodo consentirà ai cittadini di presentare le domande tutto l'anno, ma permetterà anche di avere una 'fotografia' sempre aggiornata e realistica della situazione e del disagio abitativo a Cesena e di mettere in evidenza le situazioni di criticità, consentendo l'aggiornamento costante delle singole posizioni e l'emersione delle nuove condizioni di difficoltà. In questo modo, inoltre, potrà essere contenuto il ricorso all'istituto dell'assegnazione in deroga al regolamento che, in un momento così difficile per le famiglie, rischia di alimentare conflitti e fantasie di disequità del tutto fuori luogo. Tutto questo è in linea con le altre azioni avviate dall'Amministrazione per contrastare la crisi, così come sono state delineate nel protocollo d'intesa siglato con le parti sociali e la Prefettura nell'autunno del 2010. E anche il nuovo regolamento Erp, così come la delibera di attribuzione dei punteggi, sono stati definiti con un ampio confronto, che ha coinvolto non solo la commissione consiliare e il Consiglio comunale, ma anche le organizzazioni sindacali.".
 
Di fatto, il nuovo corso si è aperto con la predisposizione dell'avviso (non più "bando") per la formazione di una prima graduatoria secondo le nuove modalità, che prevede la raccolta delle domande nell'arco di tempo compreso fra il 18 luglio e il 18 ottobre 2012. La graduatoria che ne scaturirà andrà a sostituire quella vigente, formulata sulla base del bando generale del 3 novembre 2010. Per questo è necessario che presentino domanda, se ancora interessati, anche tutti quelli che erano inseriti nella vecchia graduatoria.
 
Il quadro degli alloggi Erp aggiornato al 31 dicembre 2011  è il seguente: 881 gli alloggi presenti sul territorio comunale e 863 gli assegnatari. Alla stessa data le domande in graduatoria erano 391. Nel corso del 2011 gli alloggi assegnati a famiglie in graduatoria sono stati 35 (di cui 7 a famiglie straniere), mentre fra gennaio e giugno 2012 ne sono stati assegnati 19 (di cui 4 a stranieri).
Contestualmente, vale la pena di segnalare il costante aumento di richieste di contributi per l'affitto: nel 2005 erano 822 con un fabbisogno teorico di 1 milione e 711mila euro, nel 2009 si è toccata quota 1000 (fabbisogno teorico 2 milioni e 432mila euro), nel 2010 ne sono arrivate 1083 (fabbisogno teorico 2 milioni 427mila euro) e nel 2011 sono state 1011 (con un fabbisogno teorico di 2 milioni e 233mila euro). Per contro, a livello nazionale da tempo non sono stanziati fondi e nel corso degli ultimi anni si è progressivamente assottigliato il finanziamento regionale, passato  dal 33% del 2007 al 15,33% del 2011 (percentuali calcolate sull'85% dell'intero fabbisogno). Pur con l'intervento diretto del Comune attraverso risorse proprie (poco meno di 190mila euro nel solo 2011),  l'ammontare complessivo dei contributi erogati è diminuito sensibilmente, passando dagli 804mila euro del 2007 ai quasi 580mila euro del 2010, per arrivare ai 499.969 del 2011.

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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