Ispezionate circa 50 vetrine distribuite in una quindicina di vie (non solo del centro storico) ed elevati 7 verbali. Questi i primi dati dell'attività di controllo del decoro urbano effettuato dalla Polizia Municipale di Cesena sulla base delle norme contenute nel codice di convivenza civile del Comune, approvato dal Consiglio Comunale nel febbraio scorso, che all'articolo 5 prescrive ai proprietari di "mantenere in stato di efficienza e decoro le facciate degli edifici (...) che si affaccino su pubblica via o siano da essa visibili" anche se sono sfitti e, nel caso di negozi vuoti con vetrine, prevede "l'obbligo di mantenimento dello stato di decoro" anche per la parte visibile interna "se non è stato provveduto ad un adeguato e decoroso oscuramento delle vetrate che comunque devono essere tenute prive di qualsiasi messaggio pubblicitario".
L'avvio dei controlli era stato annunciato dal Sindaco Paolo Lucchi la settimana scorsa, in occasione del lancio del progetto "Accendiamo le vetrine spente", che punta al rilancio del centro storico proprio attraverso la rivitalizzazione dei negozi sfitti, con incentivi per i proprietari che li affittano a canone concordato a nuove imprese o li concedono in comodato al Comune come spazi promozionali per la città e per l'esposizione di giovani artisti
"Credo che tutti concordiamo - sottolinea il Sindaco Paolo Lucchi - sulla volontà di mantenere il nostro centro storico gradevole e accogliente, come siamo abituati a conoscerlo da sempre. D'altronde, sono proprio queste caratteristiche, accanto alla varietà e alla qualità dell'offerta merceologica, a renderlo attraente non solo per i cesenati ma anche per chi arriva da fuori. L'impegno che abbiamo preso per favorire l'ingresso di nuove imprese commerciali e artigiane (con un occhio di riguardo per quelle giovanili e femminili) e per ravvivare le vetrine vuote va esattamente in questa direzione. Ma tutto è inutile se, accanto a esercizi commerciali che moltiplicano gli sforzi per lavorare e attirare visitatori, rimangono spazi abbandonati a loro stessi, in condizioni deplorevoli.
Tutti, quindi, devono fare la loro parte, per garantire la pulizia e il decoro, sia degli spazi pubblici sia di quelli privati. Un onere che riguarda anche i proprietari degli immobili sfitti, che non devono consentire il degrado dei loro spazi. Lasciare le vetrine sporche e tappezzate di manifesti strappati (magari abusivi) può apparire come un episodio veniale rispetto ad altre forme di degrado. Ma, come indicano anche gli studi sociologici, questi piccoli episodi di incuria e disordine, se trascurati, aprono la strada a forme più gravi di trasgressione delle regole, mettendo in discussione non solo il decoro, ma anche la sicurezza. Proprio quello che tutti, ne sono certo, vogliamo evitare".
A entrare in azione sono stati gli agenti del reparto Tutela del Consumatore e del Territorio della Polizia Municipale, che nei giorni scorsi hanno già visitato contrada Albertini, via Roverella, piazza della Libertà, corso Garibaldi, via Giovanni XXIII, via Montanari, via Uberti, via Marchesi Romagnoli, via Boccaquattro, (tutte nel cuore del centro storico), ma anche la zona di Porta Santi, viale Marconi, via Fiorenzuola, via Emilia Ponente, via Emilia Levante, via Guarnieri (zona Case Finali). Le verifiche hanno interessato una cinquantina di vetrine, ma solo in sette casi le loro condizioni sono risultate indecorose, facendo scattare la sanzione, dell'importo di 50 euro.
I controlli proseguiranno anche la prossima settimana toccando altre vie.
Ufficio stampa
Federica Bianchi