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Conservazione del patrimonio archeologico cesenate

L'Assessore Baredi risponde a Denis Capellini

Desidero innanzitutto ringraziare, a nome mio personale e anche del Sindaco,  Denis Capellini e con lui il Gruppo Archeologico Cesenate,  presieduto da Dimitri Degli Angeli, che in tanti anni hanno avuto per la città e per le sue ricchezze archeologiche particolare attenzione, impegno e dedizione.
 
Grazie al lavoro di questi volontari, Cesena non solo ha acquisito un patrimonio archeologico di notevole valore ed importanza rilevante anche dal punto di vista della quantità , ma ha sviluppato sensibilità ed attenzione verso queste ricchezze.
I volontari del Gruppo archeologico si occupano della preservazione dei reperti, della loro classificazione, della pulizia e della catalogazione del materiale recuperato dagli scavi che negli anni sono avvenuti, sotto la direzione della Soprintendenza di Bologna e dell'ispettore onorario per l'archeologia Denis Capellini. Gran parte di questo materiale si trova presso il magazzino, collocato presso i locali della Scuola di San Domenico, e negli anni è stato possibile anche esporre una parte di esso nei locali del Torrione Maschio della Rocca Malatestiana. 
 
Inoltre teniamo in modo particolare a ricordare che Cesena ha investito per diversi anni risorse per gli scavi al Colle Garampo e che, con una spesa prevista nel bilancio del 2012 di 20 mila euro, a partire da Settembre sarà allestito un punto informativo e di accoglienza per meglio rendere fruibili le visite e i percorsi. Riprenderanno gli scavi fino ad ottobre grazie alla presenza di giovani studenti in collaborazione della Università Ca' Foscari di Venezia e della Soprintendenza Archeologica  dell'Emilia Romagna. Questo impegno dell'Amministrazione sottolinea, ci pare, la volontà e lo sforzo per rendere visibile effettivamente questo patrimonio della città  a tutti i cittadini.
Possiamo dimostrare in questo modo che non c'è nessuno oblio, sul patrimonio archeologico.
Siamo consapevoli che esiste una sofferenza del Museo Archeologico situato nei locali della Biblioteca Malatestiana. Una sofferenza che risente in modo drammatico delle ristrettezze di bilancio che per i mancati trasferimenti dallo Stato ha costretto i bilanci culturali dei comuni, soprattutto per quel che riguarda musei e gallerie, ad un taglio di spesa dell'80%.
Nel periodo che va da metà novembre 2011 a maggio 2012 gli accessi paganti al museo sono stati 326. A questi vanno aggiunti le visite gratuite durante i sabati di maggio per l'iniziativa "Maggio che bello" tenute dal Gruppo Archeologico su proposta dell'Assessorato della Pubblica Istruzione. Cogliamo l'occasione per ricordare che è possibile visitare il museo prenotandone l'apertura presso l'Ufficio Turistico o presso l'Ufficio Cultura del Comune.
Tutti i visitatori esprimono interesse e apprezzamento per il museo sia per il valore della collezione, che per la bellezza dello spazio architettonico che lo accoglie.
Noi pensiamo che sia su quel museo e in quello spazio che occorra concentrare l'attenzione e per questo abbiamo sospeso il progetto delle maioliche malatestiane presso gli spazi ristrutturati della casa ex-custode della Rocca Malatestiana.
L'amministrazione Comunale sta avviando un percorso per valutare l'ipotesi di un coinvolgimento più diretto del Gruppo Archeologico e delle altre associazioni che negli anni si sono occupate di didattica museale, visite guidate, restauro e di attività intese a valorizzare il patrimonio archeologico.
Anche la ricchezza di soggetti  diversi tra volontari e gruppi informali che in città testimoniano passione e sensibilità su questi temi è per noi motivo di orgoglio e ci sollecita ad una sempre maggiore attenzione e per questo li ringraziamo.

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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