Siamo rimasti sbalorditi dall'iniziativa di Cesena 5 Stelle di lanciare un sondaggio sulle misure da prendere dopo il rinvio a giudizio di tre dipendenti comunali.
E non solo perché questa iniziativa appare in netta contraddizione con il principio sancito dalla Costituzione, secondo il quale nessuno può essere considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
E' vero che tutti possiamo giudicare. Ma non tutti siamo giudici.
In ogni Paese civile, questa prerogativa spetta alla Magistratura, e a lei sola è affidato il compito di emettere sentenze dopo aver valutato attentamente tutti gli elementi.
In questo caso, invece, si chiede ai cittadini (e non solo cesenati, visto che il sondaggio è pubblicato su internet e quindi accessibile praticamente da tutto il mondo, come confermano anche alcuni commenti postati sul sito) di pronunciare il verdetto - e per di più solo in base a un riassunto inevitabilmente approssimativo dei fatti - mentre la Magistratura è ancora al lavoro.
Ma la giustizia non può essere amministrata a colpi di sondaggi, e andare in questa direzione è sommamente pericoloso.
Per quanto ci riguarda, l'Amministrazione Comunale di Cesena nutre piena fiducia nell'operato dei giudici e ritiene indispensabile che la politica non interferisca con il loro lavoro su una vicenda ancora aperta.
C'è un aspetto che, comunque, teniamo a evidenziare. Lavoriamo a stretto contatto con i dipendenti comunali, che sono il vero motore di qualsiasi attività amministrativa. Sappiamo che ognuno di loro è chiamato - secondo il proprio ruolo - ad assumersi responsabilità serie e, spesso, a districarsi in materie complesse e di difficile interpretazione, che talora possono prestare il fianco a contestazioni. Già tutto questo è fonte di tensione e preoccupazione per chi è scrupoloso e serio, ma a maggior ragione lo è l'apertura di procedure giudiziarie, anche quando alla fine si riesce a dimostrare la giustezza del proprio operato. Anche in passato ci sono stati casi di dipendenti comunali rinviati a giudizio, e praticamente ogni volta tutto si è concluso con l'archiviazione, anche se da un punto di vista umano le persone coinvolte sono rimaste segnate profondamente.
Ecco perché riteniamo indispensabile maneggiare con la massima cautela questa materia, e non crediamo lecito utilizzarla a proprio uso e consumo, e meno che mai per cercare facili consensi.
D'altro canto, ci lascia perplessi l'atteggiamento di Cesena 5 Stelle, che ha scelto di lanciare il sasso e nascondere la mano: chiede un parere agli altri, senza esprimere il proprio. Ma chi si propone come soggetto politico non dovrebbe prima chiarire il suo punto di vista e poi su di esso chiedere ai cittadini di esprimersi?
La Giunta Comunale di Cesena
Ufficio stampa
Federica Bianchi