L'attenzione che pongono Giuliano Zignani e la UIL sulla situazione occupazionale nel nostro territorio è pienamente condivisibile. Quello del lavoro è, difatti, uno fra i principali motivi di preoccupazione dei cittadini, in quanto è proprio sulla prospettiva occupazionale che si innestano i progetti di vita di ognuno di noi.
I dati sull'aumento della cassa integrazione nel nostro territorio sono assolutamente allarmanti e preoccupanti. Denotano un quadro di forte sofferenza, dettata da una crisi terribilmente prolungata. Una crisi la cui portata transnazionale chiede certamente risposte coordinate da parte degli Stati e delle Istituzioni sovranazionali, ma chiede anche un impegno chiaro e mirato da parte di tutti i livelli di governo.
Un impegno la cui direzione non può che essere quella di creare le condizioni migliori affinché possa riprendere quota un certo tipo di sviluppo economico nel territorio. Uno sviluppo economico fortemente improntato all'innovazione e alla internazionalizzazione, in quanto sono proprio questi elementi quelli maggiormente in grado di dare un rilancio e un respiro diverso alla nostra economia. Sono infatti questi gli elementi attraverso cui il nostro territorio e la nostra economia possono avere una visione di prospettiva, una visione in cui il ponte fra mondo della formazione e mondo del lavoro sia realmente fluido e diretto. Soprattutto una visione in grado di dare ai giovani - e quindi ai soggetti che hanno davanti il maggior periodo di vita lavorativa - un quadro quanto più possibile certo e affidabile.
Ed è proprio partendo da queste direttrici - cogliendo anche gli spunti lanciati dalle organizzazioni sindacali insieme dalle associazioni di impresa nella fase di confronto sulla predisposizione del bilancio 2012 del Comune - che prendono corpo le scelte di carattere politico fatte proprio nel bilancio. Scelte che puntano a coniugare conoscenza, innovazione, giovani e lavoro.
Come si sviluppano tali scelte? Abbiamo creato uno specifico fondo di supporto alla neoimprenditoria giovanile pari a 200.000 Euro, con il quale si dovranno studiare e implementare meccanismi virtuosi, capaci di far decollare le idee imprenditoriali dei nostri ragazzi che siano orientate proprio all'innovazione.
È opportuno poi ricordare anche i 100.000 Euro dedicati alla promozione del centro storico, le cui imprese rappresentano un comparto fondamentale della nostra economia.
A queste scelte vanno affiancate quelle compiute nel corso del 2011 e che iniziano a entrare a regime proprio nel corso di questo anno, come il lancio del portale www.cesenalavoro.com (che ad oggi conta quasi 1500 curriculum inseriti, la registrazione di 37 aziende e 14 associazioni di categoria che lo utilizzano per veicolare le loro offerte di lavoro) e la riorganizzazione dell'Informagiovani, già approvata dal Consiglio comunale, che incentra il suo focus proprio sul tema del lavoro nella sua accezione più ampia.
Alla preoccupazione sulla tenuta occupazionale la Uil affianca quella - altrettanto, se non più allarmante - legata alla tenuta della coesione sociale e della legalità, che da sempre contraddistinguono il nostro territorio.
Condividiamo questa analisi, perché siamo ben consapevoli che in una fase di difficoltà economica tanto forte come quella che stiamo attraversando, è reale il rischio che si diffonda un minore rispetto delle regole, favorito da una più marcata condizione di debolezza delle imprese, ma anche dei dipendenti.
Concordiamo in pieno, dunque, sulla necessità di monitorare attentamente la situazione, da un lato attivando un costante scambio di informazioni e, dall'altro, accentuando l'attività di controllo da parte degli organismi preposti e cercando di attivare gli strumenti utili a disinnescare le condizioni che, potenzialmente, potrebbero favorire una tale deriva.
In questa direzione si pone, ad esempio, il provvedimento assunto nell'autunno scorso dall'Amministrazione comunale di Cesena, che ha deciso di tutelare il personale delle aziende che hanno in essere contratti d'appalto con il Comune, assicurando loro le retribuzioni in caso di ingiustificati ritardi di pagamento da parte della loro ditta.
Riteniamo che da tenere sott'occhio sia anche il delicatissimo settore del credito. Da lungo tempo la Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Forlì-Cesena ed il Comune di Cesena hanno puntato sui Consorzi Fidi, sostenendoli in modo tale da assicurare disponibilità di credito al nostro sistema produttivo. E, con orgoglio, possiamo far notare come anche il bilancio 2012 del nostro Comune contenga un segno chiaro in questa direzione, poiché porta da 92.000 a 150.000 euro il contributo ai Consorzi fidi del nostro territorio, con la richiesta di operare soprattutto per stabilizzare i dipendenti delle nostre imprese e di assumerne di nuovi.
Ma siamo convinti che, soprattutto, serva sempre di più unirsi, fare rete, mettere assieme le energie ed i valori dei singoli cittadini, dei sindacati dei lavoratori, delle Associazioni d'impresa, di tutti i livelli istituzionali, con l'obiettivo di tutelare il nostro territorio ed i suoi abitanti.
Il Sindaco di Cesena
Paolo Lucchi
L' Assessore al Lavoro e alle Imprese
Matteo Marchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi