"Ai professionisti che operano nel nostro Ospedale Bufalini, chiediamo esclusivamente di svolgere il suo importantissimo lavoro nel migliore dei modi, ricordando che al primo posto, sempre e comunque, c'è il bene dei pazienti. Ai Sindaci ed agli altri amministratori del territorio toccherà invece, con la lungimiranza che questa fase ci impone, di mettervi nelle condizioni di operare al meglio anche in un futuro prossimo che pure si prospetta difficilissimo. Le garantisco che ci proveremo, poichè condividiamo lo stesso sogno di poter continuare a garantire alle donne ed agli uomini del cesenate una sanità di eccellenza come quella alla quale, per fortuna, siamo abituati da lungo tempo". E' un passo della lettera con cui il Sindaco Paolo Lucchi, nella sua veste di Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria dell'Ausl di Cesena, risponde al dottor Roberto Mantovan, nuovo direttore della Cardiologia dell'ospedale Bufalini, che gli aveva scritto per esprimergli la sua preoccupazione e il suo disagio dopo le reazioni suscitate dalla sua nomina e per riaffermare la sua volontà di impegnarsi per un'ulteriore qualificazione del reparto che è stato chiamato a dirigere.
Di seguito il testo della lettera inviata dal dottor Mantovan e della risposta del Sindaco Lucchi.
Ill.mo Signor Sindaco,
sono il dottor Roberto Mantovan e ho appena ricevuto la nomina di direttore della Cardiologia di Cesena con immensa soddisfazione e con altrettanto entusiasmo mi accingo ad assumerne l'incarico.
Le scrivo per esprimerle la mia preoccupazione e il mio disappunto nel vedere utilizzato il mio nome nell'ambito di controversie politiche che imperversano in questi giorni sui giornali locali.
Non sta a me parlare della mia esperienza professionale, che qualcuno metterebbe in discussione, ma credo che il mio curriculum (facilmente reperibile) possa bastare.
Mi propongo di potenziare la già valida Cardiologia di Cesena incrementando in particolare l'interventistica cardiovascolare (non solo aritmologica).
Sono perfettamente in grado di implementare la gestione dell'emergenza cardiologica anche per la lunga esperienza maturata nella struttura da cui provengo (riferimento di livello regionale anche cardiochirurgico).
Tuttavia l'organizzazione territoriale della rete per il trattamento dell'infarto miocardico acuto non può dipendere né dal singolo primario né dalla sua specializzazione, ma piuttosto da una strategia condivisa a livello regionale.
Mi auguro che gli interlocutori del contesto locale possano comprendere la delicatezza del compito che mi attende per il bene dei pazienti, che restano, in Romagna come nel Veneto, il principale scopo della mia professione.
Dr. Roberto Mantovan
Gentile Dottor Mantovan,
la ringrazio per la sua lettera, che dimostra sensibilità ed attenzione per la nostra realtà in cui è stato chiamato ad operare in veste di Direttore della Cardiologia dell'ospedale Bufalini. E, devo ammetterlo, comprendo l'amarezza e la preoccupazione per aver visto la sua nomina suscitare polemiche legate alle prospettive future del reparto ed al timore di un suo eventuale depotenziamento.
E' vero che nessuno degli interventi susseguitisi nei giorni scorsi ha messo in discussione la sua persona, le sue capacità e la sua preparazione, ma posso immaginare quanto sia sgradevole essere indicato, seppur implicitamente, come colui che potrebbe determinare l'impoverimento di un servizio, quello di Cardiologia, che invece - è chiaro a lei, a me ed a tutti coloro che hanno affrontato la questione con cognizione di causa e con un po' di sano equilibrio - è e resterà di grande importanza e di elevato valore per il nostro territorio. E questo, grazie alle scelte compiute nell'ambito della Direzione strategica della nostra Ausl, per merito dei professionisti che vi operano con impegno e capacità e, dai primi di febbraio, con l'apporto delle competenze che innegabilmente la caratterizzano. Di quanto di buono troverà, desidero ringraziare pubblicamente il dottor Pier Luigi Pieri, che ha diretto il reparto negli ultimi anni coniugando sempre in maniera virtuosa capacità professionali indubbie con un'umanità che ha affascinato tanti di noi e che le viene lasciata in eredità.
La sanità pubblica italiana sta vivendo un momento molto delicato e lei certo saprà come qui in Romagna si sia sviluppato un serrato confronto sulle scelte future, nato nella consapevolezza della certa riduzione delle disponibilità di spesa, ma anche saldamente ancorato all'obiettivo di salvaguardare l'alta qualità che caratterizza le prestazioni garantite ai nostri cittadini. Per questo gli amministratori pro tempore del nostro territorio si stanno giá da tempo confrontando con le forze politiche, sociali e sindacali, per individuare nuovi indirizzi strategici ed io personalmente ritengo che la direzione da seguire per continuare ad offrire ai cittadini romagnoli l'assistenza e le terapie di cui hanno bisogno, sia un rafforzamento del percorso di Area Vasta Romagna e di valorizzazione delle nostre eccellenze medico-scientifiche. Per questo a lei, Dottor Mantovan, così come a tutti gli altri professionisti che giá operano nel nostro Ospedale Bufalini, chiediamo esclusivamente di svolgere il suo importantissimo lavoro nel migliore dei modi, garantendo efficacia ed efficienza e ricordando, come so esserle ben chiaro, che al primo posto, sempre e comunque, c'è il bene dei pazienti. Ai Sindaci ed agli altri amministratori del territorio toccherà invece, con la lungimiranza che questa fase ci impone, di mettervi nelle condizioni di operare al meglio anche in un futuro prossimo che pure si prospetta difficilissimo.
Le garantisco che ci proveremo, poichè condividiamo lo stesso sogno di poter continuare a garantire alle donne ed agli uomini del cesenate una sanità di eccellenza come quella alla quale, per fortuna, siamo abituati da lungo tempo.
Paolo Lucchi
Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria dell'Ausl di Cesena
Ufficio stampa
Federica Bianchi