Non possiamo sottrarci dall'intervenire nel dibattito sul tema della sicurezza che si è sviluppato in questi ultimi giorni, prendendo le mosse da alcuni episodi che hanno coinvolto negozi ed esercizi pubblici del centro urbano.
Sono del tutto comprensibili le reazioni di rabbia, timore e preoccupazione di chi è stato vittima di un furto o anche di un semplice tentativo. Ma nel'esaminare la situazione di Cesena - e nell'individuare nuove possibili misure per salvaguardare la sicurezza dei cittadini, nel centro storico come nelle altre parti della città - non possiamo non prendere le mosse dai dati di fatto.
E questi ci dicono che l'allarme destato dagli ultimi episodi, riportati dalle cronache dei giornali, non corrisponde a un effettivo aumento dei reati che, al contrario, nell'ultimo periodo, secondo quanto anticipatoci da Polizia e Carabinieri, non sarebbero in aumento, ma addirittura in diminuzione.
E'chiaro che, in ogni modo, il problema non va sottovalutato. E, infatti, non a caso, Cesena ha ospitato di recente una riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblico, con l'obiettivo di dare maggior impulso all'attività di controllo del territorio da parte delle Forze di Polizia Statali (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) con la collaborazione della Polizia Municipale. In quest'ottica si muove anche la recente riorganizzazione della Polizia Municipale, che ha portato a implementare le ore di presenza dei suoi agenti sul territorio, in modo da sgravare le altre Forze dell'ordine dai servizi di polizia stradale e consentire loro una maggiore operatività su altri fronti, fermo restando il costante ascolto che il Prefetto ed il Questore (massimi organi provinciali della Sicurezza Pubblica) ci riservano. Il rapporto di collaborazione e il coordinamento con Polizia e Carabinieri ha portato, per quanto possibile, a una maggiore azione della sorveglianza, pur a fronte delle minori risorse a disposizione: non dimentichiamo, infatti, che negli ultimi anni abbiamo assistito a livello nazionale a ripetuti tagli che hanno condizionato pesantemente l'attività delle forze dell'ordine, e a maggior ragione le ringraziamo per l'impegno che dimostrano a Cesena, ricordando che non stiamo parlando del solo centro storico, ma dell'intero territorio comunale, comprese la periferia e le frazioni.
Sempre nell'ottica di una "sicurezza partecipata" per la quale tutti gli attori sociali sono chiamati ad intervenire, il 13 gennaio sigleremo sotto l'egida della Prefettura, l'accordo "Mille occhi sulla città", mettendo in rete l'apporto degli istituti di vigilanza.
Naturalmente, per la tutela della sicurezza un ausilio importante è offerto dalla tecnologia. Già oggi a Cesena sono un'ottantina le sole telecamere di videosorveglianza attivate dal Comune in vari luoghi sensibili - da piazza del Popolo alla Stazione, dal tribunale allo Stadio - ed è allo studio un progetto di sviluppo della rete attraverso l'utilizzo delle fibre ottiche che consentirà di ampliare ulteriormente la vigilanza ad altre aree. Dal canto suo, la progettata installazione di Sirio per il controllo degli accessi alle zone a traffico limitato servirà anche a rafforzare la tutela dell'ordine pubblico: le telecamere infatti non si limiteranno a registrare le targhe delle auto in transito, ma saranno veri e propri occhi aperti sul territorio. E a rafforzare questo particolare aspetto ci sarà anche la possibilità di prevedere controlli mirati su quella che possiamo definire 'lista nera', cioè un elenco di auto rubate o sorvegliate dalle forze dell'ordine che, se transiteranno da uno dei varchi di Sirio, saranno immediatamente segnalate alle stesse forze dell'ordine.
Detto questo, oggi riteniamo di essere chiamati ad un duplice compito. Accanto alla tutela della sicurezza reale, rappresentata dal quadro effettivo dell'andamento della criminalità sul territorio, dobbiamo accrescere la sicurezza percepita dai cittadini, frutto di un'insieme più complesso di fattori che riguardano il rispetto dei valori e delle regole condivise in una comunità, la socializzazione e la solidarietà tra i suoi componenti, l'affermazione del senso civico. E dunque, nella costruzione di una società più sicura, dobbiamo mettere in campo sia azioni di efficace contrasto alla diffusione di atti criminali, ma anche, ad esempio, rafforzare quegli aspetti di solidarietà e senso civico ci fatto sentire parte di una comunità e, per questo, ci rendono più forti.
Il Sindaco di Cesena
Paolo Lucchi
L'Assessore alla Promozione delle sicurezze
Ivan Piraccini
Ufficio stampa
Federica Bianchi