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La Variante al Prg al voto di approvazione dopo appena un anno

Al via ulteriori semplificazioni con la prospettiva di 150 nuove assunzion

A un anno esatto dalla sua adozione, avvenuta il 22 dicembre '10, la Variante al Prg del Comune di Cesena torna in Consiglio Comunale per l'approvazione definitiva.

"Siamo riusciti - commentano con soddisfazione il Sindaco Paolo Lucchi e l'Assessore alle Politiche di qualificazione urbana Orazio Moretti - a mantenere l'impegno, preso a suo tempo, di arrivare a questo traguardo nel giro di un anno. E chi ha dimestichezza con questo genere di procedure sa bene che si tratta di un risultato non scontato, anzi quasi di un record. Di questo dobbiamo ringraziare gli uffici comunali, che hanno sostenuto ed accompagnato le scelte dell'Amministrazione con grande disponibilità e sensibilità. Per noi era importante rispettare la tabella di marcia non per far vedere che siamo bravi, ma perché questa Variante è stata messa a punto con l'obiettivo di dare risposte concrete in tempi veloci a esigenze altrettanto concrete, in modo da consentire alle imprese di ampliarsi, investire, immettere risorse in un sistema economico in difficoltà. Del resto, a connotare questa Variante non è tanto il carico urbanistico, tutto sommato modesto, ma l'introduzione di evidenti semplificazioni normative, in particolare nell'ambito degli insediamenti produttivi, la cui realizzazione finora è andata più a rilento, come dimostra il fatto che a oggi è in corso di attuazione meno del 50% delle 40 aree produttive inserite nel Prg 2000 (mentre la pianificazione residenziale è intorno al 60%). E ci preme sottolineare che con questa Variante immettiamo quantità ben definite, che hanno un'altissima probabilità di essere concretizzate e che consentiranno di dar nuovo lavoro a 100-150 addetti. In questa fase difficilissima crediamo sia un aspetto di tutto rilievo".

Entrando nel dettaglio, con l'approvazione della Variante al Prg, dai prossimi giorni diventeranno operative le novità normative in essa previste, tra cui l'articolo che riguarda l'ampliamento dei pubblici esercizi, mediante un indice aggiuntivo fino al 100% della superficie destinata alla somministrazione di alimenti e bevande, tramite Permesso di Costruire, subordinato all'intera durata dell'attività. 
Rispetto alla versione adottata un anno fa, la Variante che approda in Consiglio è confermata al 95% e l'accoglimento di parte delle 290 osservazioni pervenute ha consentito di introdurre alcuni importanti elementi integrativi.
Sul versante delle opere pubbliche, vengono sostanzialmente confermate tutte le proposte, fra cui ci sono la realizzazione delle piste ciclo pedonali a Pievesestina e lungo i percorsi Case Finali - Calisese e Torre del Moro - San Mauro, l'ampliamento dell'area scolastica in località Vigne. Confermata anche la localizzazione della sede per luoghi di culto nelle aree di Torre del Moro e di Pievesestina.

Unica, momentanea, eccezione è la realizzazione della cassa di espansione per la messa in sicurezza del Rio Marano e di Case Finali: in accordo con Provincia e Consorzio di Bonifica si è convenuto di sospendere questa previsione in attesa di completare la procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica) per poi procedere alla ripubblicazione.
Sul fronte delle aree produttive, l'unico stop è per la previsione di una nuova area di trasformazione a Pievesestina dove consentire l'insediamento dell'Azienda di logistica Jolli Service.
Per il resto, le previsioni sono tutte confermate e anzi implementate con l'accoglimento di alcune osservazioni.
Comunque, lo stralcio dell'area prevista a Pievesestina, e l'accoglimento di alcune osservazioni ha prodotto una riduzione della superficie da utilizzare di oltre 8.500 mq. rispetto ai circa 33.000 mq  dello scorso anno. Vale la pena, inoltre, di ricordare che si è ritenuto di non accogliere le osservazioni presentate per aprire 7 nuove strutture commerciali per un'estensione complessiva di 15000 mq.

Nessun rilievo, invece, è stato mosso sulle norme proposte un anno fa. Anzi il provvedimento finale si è arricchito di ulteriori elementi di flessibilità circa  l'applicazione del famoso 0,1 perequativo nelle arre produttive. Oltre alla possibilità del mantenimento dell'area, previa monetizzazione, per le imprese si profila una nuova opzione, che consente il mantenimento parziale dell'area (il 60%) prevedendo la cessione al Comune del restante 40% a condizione che l'area sia già urbanizzata.
In questo modo si alleggerisce l'esposizione finanziaria per l'impresa, e contemporaneamente il Comune riceve un'area immediatamente disponibile per l'assegnazione a valori certi e calmierati.
A oggi sono  9 su 10  le imprese che si sono avvalse del nuovo metodo introdotto quest'anno per i comparti produttivi. 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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