Il Cammino di San Vicinio si presenterà al Terzo Incontro Nazionale della Rete dei Cammini di Assisi, in programma sabato 29 e domenica 30 ottobre. Sarà un'importante occasione per far conoscere in tutta Italia, ma anche in Europa, uno dei cammini più giovani e meglio organizzati, con i suoi 320 chilometri di sentieri e strade tutte percorribili e riconoscibili grazie a una segnaletica completa, sia verticale che orizzontale.
Sarà proprio quello della conoscenza e della promozione l'impegno maggiore, per i prossimi anni, dell'Associazione che regge le sorti del Cammino di San Vicinio e che si è formata fra la Comunità Montana Cesenate, la Diocesi di Cesena-Sarsina, il Comune di Cesena, il Comune di Sarsina e il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi monti Falterona e Campigna.
Il cammino di San Vicinio è uno dei cammini meglio strutturati d'Italia, nonostante la sua giovane età. Attraversa due regioni, tre provincie e circa quattordici comuni. Numerosi i punti di ristoro e di ospitalità collocati lungo il percorso e in grado di offrire soluzioni adatte alle esigenze dei diversi tipi di viaggiatori. Seguendo le indicazioni della Guida del Cammino di San Vicinio, in vendita presso lo Iat del Comune di Cesena, si parte da Sarsina per salire, attraverso la valle del Savio, fin sui crinali appenninici e raggiungere l'eremo di Camaldoli e i luoghi francescani della Verna, per poi ridiscendere verso la valle del Savio, lentamente, fino a raggiungere l'abbazia della Madonna del Monte, a Cesena, attraversare il centro storico della città malatestiana per riguadagnare infine le rive del fiume Savio e risalire a Sarsina.
La guida del Cammino di San Vicinio prevede un percorso completo di quattordici tappe, ma sono possibili anche percorsi più brevi a partire dalle diverse località situate lungo il tracciato.
Ufficio stampa
Federica Bianchi