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Giunta Comunale e gruppi di maggioranza presentano le linee di azione per definire il bilancio 2012

"servono valori di riferimento chiari e scelte politiche forti"

Il bilancio 2012 del Comune di Cesena dovrà caratterizzarsi per scelte politiche forti, ispirate dai valori di riferimento chiari.
 
Questa la convinzione condivisa dal Sindaco, dagli Assessori e da tutti i 18 Consiglieri comunali dei gruppi Pd, Idv e Sinistra per Cesena, che hanno sottoscritto un documento di indirizzo, mettendo nero su bianco le coordinate che intendono seguire nella predisposizione del prossimo bilancio, "probabilmente uno dei peggiori bilanci dal secondo dopoguerra ad oggi".

Messe a punto dopo mesi di confronto con le parti sociali, queste linee di indirizzo si traducono anche in alcune nuove proposte (come quella di creare una "Fondazione" per la città o di lanciare forme di 'adozione' di luoghi pubblici), che oggi vengono presentate all'intera città, nell'auspicio che "possano trovare un'evoluzione attraverso il dibattito con le forze sociali e imprenditoriali, il mondo del volontariato, i Partiti politici, i singoli cittadini".
Sette i punti salienti in cui si articola la linea d'azione proposta dell'Amministrazione e della maggioranza.

1) Costi della politica
Al primo posto, l'impegno a tenere sotto controllo i cosiddetti 'costi della politica': già nel 2011 a Cesena la spesa per relazioni pubbliche, mostre, convegni, pubblicità è stata sforbiciata dell'80%, e consistenti riduzioni si sono registrate anche per le spese di missione, per la formazione del personale, per la gestione delle auto comunali. "Sappiamo però - scrivono i componenti della Giunta e della maggioranza - che questa parte del bilancio andrà esaminata con la massima attenzione. Per questo abbiamo predisposto un dossier specifico, consegnato alle rappresentanze sociali ed ai gruppi consiliari, rispetto al quale chiediamo suggerimenti non generici, ma precisi, poiché in questo momento i pur diffusi sentimenti di "antipolitica" possono (e devono) essere sostituiti dalla concretezza delle proposte".

2) Rafforzamento della lotta all'evasione fiscale
Segue a ruota il rafforzamento della lotta all'evasione fiscale, fronte su cui Cesena è già fra i Comuni più attivi in Regione, ponendosi alle spalle della sola Bologna per l'entità di maggiore imposta accertata e di somme riscosse. Vanno in questa direzione anche la collaborazione avviata con la Guardia di Finanza per il controllo delle dichiarazioni Isee (34 le irregolarità individuate nel primo semestre 2011) e la recente istituzione del Consiglio tributario, con il compito di coordinare quotidianamente la lotta all'evasione fiscale. Tutto questo nella convinzione che "far pagare di più chi finora non l'ha fatto significa avere una Cesena più equa".

3) No al "Comune minimo"
La riduzione delle risorse e le difficoltà finanziarie non devono limitare il campo d'azione del Comune, relegandolo allo svolgimento delle pure mansioni amministrative. Giunta e gruppi di maggioranza rifiutano a chiare lettere questa logica di un "Comune minimo" e ribadiscono l'indisponibilità assoluta a rinunciare alla rete dei servizi definiti 'identitari', cioè i servizi in campo scolastico, formativo, culturale, universitario, sociale e sanitario, che hanno contraddistinto la storia recente di Cesena e hanno contribuito a qualificare la vita della città.

4) Una forte regia politica per Cesena e la Romagna
La convinzione che in un momento difficile come quello attuale non ci si può trincerare solo dietro motivazioni di tipo ragionieristico o tecnicista, porta ad affermare la necessità di una regia politica forte all'interno delle scelte amministrative, "anche nell'ambito di un Comune come il nostro che, nel corso degli anni, ha sedimentato una scelta forte di sussidiarietà sui propri servizi, sempre basata su chiari principi di rispetto dei diritti dei lavoratori, rispetto ai quali anche in futuro non si potrà certo retrocedere". Ma lo sguardo degli amministratori e dei consiglieri cesenati si allarga al di fuori dei confini cittadini, sottolineando la necessità di individuare una strategia unica anche tra le città romagnole attorno a temi importanti come, per esempio, quelli della sanità (e alla sua organizzazione nell'ambito di quattro aziende coordinate all'interno di "Area vasta Romagna"), del sistema del trasporto pubblico locale, della viabilità, della logistica, della cultura, delle fiere, dell'Università, dell'innovazione. "Per questo - si legge nel documento - riteniamo sia giunto il momento di pensare, senza campanilismi inutili, ad un "Piano strategico della Romagna" che, partendo dalla nostra certa coesione sociale, giunga a confermarci una realtà consolidata del benessere fisico, culturale, ambientale, in grado di sviluppare occupazione in una direttrice di crescita ben marcata e delineata".

5) Una Fondazione per la città
Una delle novità più rilevanti inserite nel documento di indirizzo per il bilancio 2012 è costituita dalla proposta di lavorare per la costituzione di una Fondazione cittadina che, con la regia e il controllo del Comune, concentri su di sé le risorse oggi disponibili presso strutture di settore ma anche all'interno di fondi propri per coordinare meglio le iniziative e promuovere, all'interno di un più evoluto rapporto pubblico/privato, il sostegno al sistema del welfare cittadino e le politiche per il lavoro e la nuova imprenditoria. "In questo ambito - sottolineano la Giunta e la maggioranza . va ulteriormente valorizzato il percorso permanente di dialogo consolidato da tempo in particolare con le rappresentanze sociali ed associative nate a difesa dei diritti dei cittadini. Non a caso, infatti, in questi anni la programmazione dei servizi è stata attivata insieme a sindacati, volontariato, privato non profit e quartieri, in percorsi ripetuti e costanti di analisi, confronto e valutazione comune delle priorità. Un metodo irrinunciabile che in questa fase così delicata e complicata va mantenuto e consolidato, anche attraverso un ripensamento condiviso delle occasioni di confronto fino ad oggi attivate".

6) L'"adozione" degli spazi pubblici
Altrettanto innovativa l'idea di far fronte alla riduzione delle risorse destinate alla manutenzione della città - e alla conseguente percezione di un indebolimento della qualità urbana - con un coinvolgimento diretto dei cittadini 'perché i cittadini sono la ricchezza vera di una città orgogliosamente di tutti'. L'ipotesi a cui si sta lavorando è quella di far in modo che singoli o gruppi organizzati in forma associativa - coordinati dai quartieri e con la fornitura diretta da parte del Comune di coperture assicurative e di materiale d'uso - possano  "adottare" un parco, un luogo d'incontro, una piazzetta, anche una semplice panchina o aiuola".

7) Eventuali aumenti alla tassazione solo in forma progressiva
I tagli ai trasferimenti hanno già costretto, nei mesi scorsi, il Comune a rivedere i costi di alcuni servizi, quali il trasporto scolastico e le rette delle materne. Per modulare le tariffe sulla base delle reali possibilità economiche delle famiglie è stato introdotto il "Quoziente Cesena" che ha determinato aumenti solo per le fasce Isee più alte. Questo metodo, ispirato al principio della maggiore equità possibile, è considerato l'elemento fondante per qualsiasi scelta futura in questo ambito. Si legge nel documento: "Se nei prossimi mesi, malauguratamente, saremo costretti ad andare di nuovo in questa direzione, lo faremo imponendo aumenti della tassazione prima di tutto a coloro che meglio possono permetterselo. In questa fase così difficile, chi più ha, dovrà contribuire di più. 

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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