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A Casa Serra presentazione di un libro sulla figura del critico d'arte Roberto Longhi

Ritratto di Longhi

Mercoledì 12 ottobre, dalle ore 21

La figura di Roberto Longhi, uno dei suoi maggiori storici dell'arte del Novecento, sarà protagonista di un incontro culturale a Casa Serra. Mercoledì 12 ottobre, Andrea Mirabile, giovane studioso italiano ora docente alla Vanderbilt University di Nashville (Usa), sarà ospite della Fondazione Serra per presentare il suo ultimo libro intitolato "Scrivere la pittura. La funzione Longhi nella letteratura italiana", edito da Longo di Ravenna nel 2009. L'appuntamento è per le ore 21 a Casa Serra, in via Carducci 29.
 
L'incontro offrirà l'occasione per riscoprire la figura di Roberto Longhi (Alba, 1890 - Firenze, 1970), la cui influenza si estende al di là della critica d'arte, di cui è stato maestro. La sua scrittura sontuosa, ora arcaizzante ora avanguardistica, ora ermetica ora vernacolare, ha sedotto alcuni dei maggiori autori della letteratura italiana del dopoguerra.
 
A cominciare dalla moglie di Longhi, la scrittrice Anna Banti, per seguire con Pasolini, Testori, Arbasino, Bassani, Bertolucci e con tanti altri allievi e collaboratori del geniale critico d'arte, sono molti ad aver seguito e praticato la teoria longhiana delle "equivalenze verbali".
 
Si tratta del tentativo di riprodurre con le parole l'opera figurativa, fatta per l'appunto non di parole ma di immagini visive, costruite con la pittura, la scultura, l'architettura e via dicendo. Attraverso la suggestione derivante dal principio dell'imitazione - l'antico concetto greco della "mimesis" - Longhi punta a una sorta di trascrizione verbale delle forme visive.
 
Nel Novecento si era già giunti a rilevare una "funzione Gadda" nella letteratura italiana e una "funzione Contini" nella critica letteraria, ora invece è giunto il tempo di rilevare anche una "funzione Longhi", che si contraddistingue per la commistioni dei generi e delle poetiche. La critica d'arte di Longhi ha segnato un'esperienza estetica nuova, in cui la coscienza supera il discorso propriamente letterario e storico-artistico per diventare essa stessa momento ibrido di incontro fecondo tra arte e letteratura.

 
 
 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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