In queste settimane si è sviluppato a Cesena, Forlì e Rimini, un dibattito sul destino del sistema fieristico romagnolo concentrato, per Cesena, in particolare sulle prospettive di Macfrut.
Su questi temi sono, di volta in volta, intervenuti (in rigoroso ordine alfabetico) Stefano Angeli, Angelo Benedetti, Giancarlo Barocci, Laura Bianconi, Piero Bonavita, Gianni Bonora, Sandro Brandolini, Riccardo Cappelli, Lidia Capriotti, Armando Casabianca, Marco Casali, Maurizio Castagnoli, Pino Castrogiovanni, Antonella Celletti, Stefano Gagliardi, Graziano Gozi, Roberto Graziani, Corrado Guardigli, Enzo Lattuca, Italo Macori, Andrea Mercadini, Giancarlo Minguzzi, Jacopo Morrone, Augusto Patrignani, Giovanna Perolari, Renzo Piraccini, Bruno Piraccini, PSI Cesena, Matteo Righi, Alberto Zambianchi, Gianluca Zannoni.
Ho letto con grande attenzione ogni intervento, ho soppesato ogni motivazione addotta E ciò sia che ad esprimersi fossero imprenditori protagonisti della nostra importante filiera agroindustriale, sia che si trattasse di Associazioni di categoria, di sindacati, di esponenti politici, di giornalisti o di semplici cittadini. Ringrazio tutti per le cose scritte e ringrazio anche i tanti che in queste settimane mi hanno fermato per strada o contattato telefonicamente per chiedermi come stessero veramente le cose, poichè la ridda di dichiarazioni ha, in qualche caso, ingenerato anche un po' di confusione ed in qualcuno il dubbio che la Giunta comunale intendesse "regalare o svendere" una parte del patrimonio di questa città.
Non è così, evidentemente, poiché nella Giunta, così come nell'intera città di Cesena, è presente - sia in chi appoggia la scelta di creare un polo fieristico romagnolo sia in chi, per motivazioni opposte, la osteggia - un grande spirito di appartenenza a questa comunità che si traduce, per tutti, nella ferma volontà di difendere la nostra economia, le sue imprese, l'immagine di Cesena.
E' bene, quindi che, dopo aver letto ed ascoltato per tutte queste settimane (con l'unico intermezzo di una precisazione resa pubblica il 25 agosto in coppia con Massimo Bulbi, Presidente della Provincia), io chiarisca anche cosa penso, soprattutto poichè siamo alla vigilia del Macfrut 2011 che, dal 5 al 7 ottobre prossimi, offrirà alla nostra città ed alle sue imprese agricole ed agroindustriali, il grande palcoscenico che meritiamo.
Il confronto con la struttura fieristica di Rimini e con quella di Forlì, si è avviato (non da oggi, ricordo come lo stesso sia in atto, ormai da molti e molti anni) con l'obiettivo di costituire una società romagnola unica delle fiere utile a sviluppare il sistema imprenditoriale dell'intera Romagna.
Noi cesenati, in particolare, ci siamo avvicinati a quel tavolo con la volontà di valorizzare le nostre imprese del settore agroindustriale, all'interno di quel mix virtuoso che abbraccia anche le imprese agricole, le organizzazioni dei produttori, l'Università. Si tratta dello stesso mix virtuoso che, negli anni, ci ha portati come "sistema città" a sviluppare esperienze d'assoluta eccellenza e ad esprimere una grande capacità di innovazione. Nell'immediato futuro questo quadro potrà contare anche sul Tecnopolo Agroalimentare, vera e propria cittadella della ricerca a servizio delle imprese inserita nella Rete dell'Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna, e sul Polo logistico del fresco, a cui l'Amministrazione comunale ed i parlamentari locali stanno lavorando da due anni, in un confronto costante con le imprese stesse.
In questo ambito e non in altri, è collocabile anche la riflessione sulla necessità o meno di garantire una prospettiva di crescita al nostro polo fieristico e quindi anche al suo gioiello: il Macfrut.
Ciò premesso, sarà bene chiarire definitivamente come ad oggi il confronto con Rimini e con Forlì non abbia prodotto atti sottoscritti di fusione tra le tre società fieristiche, nè impegni formali di trasferimento di Macfrut e Rimini. Così come, ad onor del vero, non vi sono neppure impegni formali di permanenza sine die di Fieravicola a Forlì.
E' invece in atto un confronto - doveroso, per come la vedo io, in una fase nella quale tutti, senza distinzione politica, sappiamo di dover concorrere alla costruzione di un "sistema Romagna" indispensabile per salvaguardare il futuro dei nostri territori - che nelle ultime settimane è stato sospeso, poichè oggi per l'Assessore alle partecipate Carlo Battistini, per il Presidente di "Cesena fiera" Domenico Scarpellini, per il sottoscritto, la priorità è la miglior riuscita possibile della prossima edizione di Macfrut.
E' con questo stesso spirito che, ringraziando chi ha espresso opinioni nel merito delle prospettive del nostro polo fieristico cittadino (con una particolare attenzione a chi, come Confcommercio, ha anche avviato iniziative concrete di coinvolgimento dei propri associati o, come Confesercenti, ha interessato il proprio gruppo dirigente) chiedo a tutti di dedicare le prossime settimane a valorizzare la nostra Fiera, evitando di proseguire in un dibattito che, ingenerando incertezze tra gli espositori, provoca anche qualche danno alla nostra Fiera.
Per parte mia, aggiungo sin d'ora che, nelle prossime settimane autunnali, saranno attivati momenti di confronto relativi al futuro del nostro sistema fieristico, avendo cura di coinvolgere le rappresentanze politiche, quelle imprenditoriali, i singoli cittadini.
Lo affermo assicurando, naturalmente, che nulla sarà deciso sino a che la nostra città non sarà stata coinvolta appieno nella scelta, così come garantito da una modalità di partecipazione costante che, mi permetto di ricordarlo, contraddistingue l'attuale Giunta come un organo amministrativo che, prima di decidere, ascolta sempre tutti.
Paolo Lucchi
Ufficio stampa
Federica Bianchi