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Il Sindaco Lucchi e l'Assessore Miserocchi: Foro Annonario, nessun ripensamento

E il 5 settembre cominciano i lavori in piazza Aguselli

Con l'interpellanza presentata ieri e ripresa dalla stampa locale, i consiglieri della Lega Nord Antonella Celletti e Diego Franchini puntano il dito sui presunti ritardi relativi al progetto di riqualificazione del Foro Annonario, e arrivano addirittura a sollevare dubbi sull'effettiva possibilità di realizzare l'opera con lo strumento del project financing. Non è chiaro su quali basi fondino questa preoccupazione ma, si sa, in estate anche per le improvvisazioni è facile trovare una qualche dignità.
 
L'articolata serie di quesiti contenuta nell'interpellanza riceverà una puntuale risposta in Consiglio Comunale, com'è giusto che sia e come, con trasparenza totale, accade sempre. Ma, vista l'importanza del tema e il rilievo che gli è stato dato dai giornali, desideriamo fin da ora rassicurare tutti i cesenati: non c'è nessuna impasse sul Foro Annonario e, tanto meno, nessun ripensamento sulle caratteristiche e sulle modalità dell'opera, che abbiamo sempre reputato un intervento strategico per la qualificazione dell'intero centro storico. 
 
Il progetto sta infatti seguendo regolarmente l'iter per acquisire tutti i pareri e le autorizzazioni necessari (Vigili del Fuoco, Ausl, Soprintendenza, autorizzazione sismica). Alcuni sono già arrivati e, nel caso, si sta procedendo agli adeguamenti richiesti, mentre per altri si è ancora in attesa.
 
Intanto, lunedì 5 settembre in piazza Aguselli prenderà il via la realizzazione - a cura della ditta Benedettini di Cesena -  dei padiglioni temporanei destinati ad accogliere gli operatori commerciali per tutta la durata dei lavori del Foro. Le strutture saranno pronte verso la fine di ottobre, dopo di che bisognerà provvedere alla parte impiantistica, per la quale saranno necessarie alcune altre settimane di lavoro. Tutto sarà pronto, dunque, verso la fine di novembre, in periodo prenatalizio. E, proprio considerando il particolare momento dell'anno e la sua importanza per l'andamento delle attività commerciali, si è valutato di consentire agli operatori di rimanere nella vecchia sede del Foro fino a Natale.
I commercianti interessati erano a conoscenza di questa soluzione fin dalla primavera scorsa, quando è stata compiuta la scelta definitiva circa la loro sistemazione durante la ristrutturazione del Foro. Una scelta - è bene ricordarlo - arrivata al termine di un lungo e approfondito confronto fra l'Amministrazione comunale gli operatori stessi (una quindicina gli incontri svolti prima di approdare alla decisione finale, senza contare gli incontri tecnici successivi per rispondere a tutte le esigenze delle attività da trasferire). 
 
D'altro canto, era abbastanza chiaro che il trasferimento sarebbe stato possibile solo dopo la predisposizione delle strutture alternative. E su questo fronte gli uffici tecnici del Comune hanno proceduto a tempo di record, arrivando in meno di 6 mesi a predisporre il progetto, reperire il finanziamento, effettuare il bando e assegnare l'appalto. Di questo li vogliamo ringraziare, poichè lo staff coordinato dall'architetto Bernabini ha svolto un ottimo lavoro di coordinamento per giungere all'ultimazione del percorso.

E' quasi superfluo specificare che i lavori nel Foro non potranno cominciare fino a quando al suo interno saranno presenti le attività commerciali. Ciò significa che il cantiere aprirà all'inizio del 2012, con uno slittamento di circa 6 mesi rispetto alle previsioni iniziali. Ma si tratta di uno slittamento limitato, soprattutto se si tiene conto della mole e della complessità dell'intervento, che comunque sarà eseguito nell'arco di 17 mesi, per concludersi nel corso del 2013. 

Quanto agli operatori commerciali che hanno espresso il loro interessamento a ritornare nel Foro al termine dei lavori, confermiamo che nulla è cambiato rispetto al 30 giugno scorso, quando si è risposto ad un analogo quesito della stessa consigliera Celletti. Il loro numero è di 12 su un totale di 37 e ora dovranno rapportarsi direttamente con il promotore per accordarsi definitivamente e chiarire tutti i dettagli.
Un'unica considerazione: tenuto conto che degli attuali 37 operatori, una ventina sono ambulanti (che non potrebbero comunque tornare con la stessa licenza), il numero di quelli orientati al rientro ci pare testimoniare un alto grado di adesione all'opera.  
 

Paolo Lucchi
Sindaco di Cesena 
 
Maura Miserocchi
Assessore ai Lavori Pubblici

 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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