Nei giorni scorsi sono apparsi sulla stampa articoli relativi a una maxi multa che l'Acer dovrebbe pagare a causa delle irregolarità riscontrare in un suo cantiere a San Vittore. Sulla base di queste notizie il gruppo Pdl ha diramato una nota nella quale stigmatizza l'episodio e la mancanza di controlli da parte di Acer e preannuncia un'interpellanza per chiedere al Comune come intenda tutelarsi di fronte al danno economico e d'immagine prodotto da questa vicenda, ventilando anche la possibilità di un coinvolgimento della Corte dei Conti.
Personalmente, non appena letto la notizia sui giornali mi sono rivolto ad Acer per avere chiarimenti e il suo Presidente Alessandro Alessandrini mi ha risposto con la seguente lettera, che ho già provveduto a trasmettere al gruppo Pdl e di cui riporto di seguito il testo. Mi pare che la comunicazione di Acer sia esauriente e precisi con esattezza lo svolgimento dei fatti.
Il Sindaco di Cesena
Paolo Lucchi
"Con riferimento all'articolo dal titolo "Maxi multa per 32 lavoratori in nero (occhiello "Ditta edile ed Acer per la responsabilità in solido sanzionati dall'Inps per oltre 350 mila euro") comparto sul quotidiano "Corriere di Romagna" in data 27 luglio 2011 a pagina 9 della cronaca locale di Cesena, e all'articolo "Maxi multa ad Acer per lavoro nero" comparso sul quotidiano "La Voce di Romagna" in data 28 luglio 2011 a pagina 26 della cronaca locale di Cesena, l'inesattezza di alcune informazioni e l'evidenza del messaggio che si evince dal tenore testuale del titolo stesso e dell'occhiello sopra richiamati, me rendono doveroso precisarLe l'effettiva natura e consistenza dei fatti.
Acer non ha ricevuto multe, perché in realtà non ha commesso alcuna inadempienza, omissione od irregolarità nello svolgimento della attività di competenza relativa al cantiere: ha corrisposto alla Ditta esecutrice quanto dovuto, liquidando gli importi relativi ai vari stadi di avanzamento dei lavori, sulla base della documentazione di regolarità contributiva (c.d. Durc) rilasciata da Inps, Inail e Cassa Edile, e sempre regolare.
Proprio grazie alla puntuale rilevazione delle presenze dei lavoratori in cantiere, effettuate da Acer tramite il Coordintore per la sicurezza e trasmesse su iniziativa di Acer alla Guardia di Finanza, Inps e Direzione Provinciale del Lavoro hanno quantificato i contributi non versati, accertato le irregolarità e stabilito le sanzioni a carico del trasgressore, che è la ditta esecutrice dei lavori, la quale, per altro, ha presentato ricorso
Nel caso in cui il ricorso sia respinto, il primo a dover pagare i contributi (in misura maggiorata per il ritardo) e la salatissima multa sarà la Ditta esecutrice; in caso di sua inadempienza sarà il Consorzio vincitore della gara d'appalto, che aveva (regolarmente) affidato il lavoro; nel caso, infine, che anche il Consorzio non paghi, l'Acer sarà chiamato ad assicurare il pagamento dei contributi con la maggiorazione (importo massimo in gioco: 98.004 euro), ma ovviamente non la multa.
E' la legge a prevedere, giustamente, la garanzia del pagamento dei contributi dei lavoratori con lo strumento della "responsabilità sociale", che coinvolge l'Ente appaltante Acer anche in assenza di specifiche responsabilità.
Naturalmente, la somma che Acer potrà essere chiamata a pagare sarà coperta ponendola a carico del Consorzio appaltatore e delle garanzie fideiussorie prestate per l'appalto. Nessun impatto, quindi, sul bilancio del Comune di Cesena e sul bilancio di Acer".
Ufficio stampa
Federica Bianchi