L'intervento di Giuliano Zignani sul futuro dei servizi organizzati dal Comune di Cesena per i suoi cittadini, continua ad evidenziare un approccio al tema da parte dei vertici sindacali della nostra cittá che condivido e del quale li ringrazio. Con il suo intervento, infatti, il segretario della UIL non solo mette in evidenza come "il taglio imponente dei trasferimenti crei oggettivamente difficoltà nel mantenimento dei servizi erogati" ma rende anche chiaro come "tutti siano nell'obbligo di concorrere alla definizione di scelte che limitino i danni".
La mia impressione è che nella nostra città il confronto si stia sviluppando su un piano concreto ed evoluto, ben diverso da quello nazionale, tutto ancora "avvoltolato" su se' stesso tanto da veder prevalere solo posizioni costruite a priori, nelle quali quasi mai si fa riferimento alla vita concreta dei cittadini, alla rete di servizi che ci accompagna - e che per un Paese è fondamento certo di convivenza civile- da quando nasciamo a quando diventiamo anziani.
D'altra parte la storia della nostra parte d'Italia - di Cesena così come dell'intera Emilia-Romagna - è proprio costruita sulla capacitá di difendere e tutelare gli interessi dei cittadini, ma nell'ambito di un progetto di sviluppo complessivamente condiviso, senza infingimenti, dagli amministratori pro tempore della cosa pubblica e con loro dalle forze politiche, dalle rappresentanza sociale e da quelle imprenditoriali.
L'augurio che mi sento di rivolgerci, quindi, in questa fase così difficile di confronto aperto sul bilancio 2012, è che nei prossimi mesi il dibattito possa continuare ad essere all'altezza delle aspettative dei cesenati, grazie ad un coinvolgimento ancor più deciso delle forze politiche e delle nostro variegato mondo della rappresentanza. E ció in una competizione di idee che consenta a tutti di partecipare alla costruzione di un modello nuovo di welfare, capace peró di partire sempre dalla difesa ad oltranza di quei servizi che a me pare giusto definire "'identitari', perché costituiscono una parte rilevantissima della nostra qualità della vita: quelli in campo scolastico, sociale e sanitario. E, allo stesso tempo, avere ben chiaro che riuscirvi garantirà giuste aspettative di vita a coloro che stanno più subendo le conseguenze di questa durissima crisi economica, che noi stiamo combattendo anche con una sempre maggior attenzione ad una doverosa lotta all'evasione fiscale, ormai entrata nel DNA motivazionale dell'amministrazione comunale di Cesena.
Quanto alle preoccupazioni specifiche di Zignani, vorrei rassicurarlo. I servizi gestiti da lungo tempo in una logica di sussidiarietá (la refezione scolastica, l'assistenza agli alunni con deficit gravi, i servizi di trasporto speciale e accompagnamento agli alunni con handicap, i centri estivi nidi e scuole per l'infanzia, le attività estive per i minori 6-14 anni, i servizi pre e post scuola e i centri educativi pomeridiani, le convenzioni con gli 8 nidi privati accreditati - 244 posti - con il centro per bambini e genitori - 30 posti - con le 5 scuole dell'infanzia paritarie, cosi come praticamente tutti i nostri servizi alla persona, dall'assistenza domiciliare per gli anziani alla consegna dei pasti a domicilio, dal trasporto per i disabili ai centri diurni, alla gestione delle case protette alle comunità per i minori e i servizi territoriali per famiglie, anziani, stranieri, come il Centro Famiglie, il Centro Risorse e il Centro Stranieri) sono senza dubbio inseribili tra quelli dei quali i cesenati possono sentirsi orgogliosi per qualitá e personalizzazione. In questi servizi, affidati all'esterno, il Comune interviene con un ruolo di regia, indirizzo, controllo e programmazione e lo fa in stretto contatto con il terzo settore.
Ho ben chiara, quindi, la consapevolezza di come nel prossimo futuro su questa parte dei servizi comunali, cosí come su altri, non potremo mai abdicare ad una logica semplicistica di privatizzazione nè certo pensare di mettere a rischio, non tutelandole, le professionalitá dei lavoratori che dei nostri servizi sono la vera anima.
Ma ho anche ben chiara la necessità di rafforzare la rete di controllo e vigilanza dei servizi assegnati all'esterno, in una logica di sussidiarietá che continuo a ritenere virtuosa sino a prova contraria.
Ma, poichè la preoccupazione di Zignani è frutto di un approccio intellettualmente onesto e deriva dalla volontà di garantire un'attenzione costante al rispetto pieno dei diritti dei lavoratori e dei cittadini, ho la piena consapelvolezza di come dovremo ritenere il tema da lui posto, uno dei punti fermi ed inamovibili di una rete di servizi che, inevitabilmente i tagli del Governo e la situazione economica di questa disgraziata Italia, ci impongono di cambiare.
Paolo Lucchi
Sindaco di Cesena
Ufficio stampa
Federica Bianchi