Non solo 'virtuoso', ma in ottima salute (finanziariamente parlando): il Comune di Cesena si guadagna un rating "A" e si colloca così nel ristretto gruppo - appena il 5% - dei Comuni che vantano le migliori performance economico-finanziarie in Italia. A indicarlo l'analisi comparata dei principali indicatori utilizzati dalle istituzioni preposte al controllo della finanza locale, attraverso uno strumento messo a punto da Bureau van Dijk, multinazionale belga specializzata nella creazione di piattaforme software relative a informazioni economico-finanziarie, in collaborazione con due docenti dell'Università di Bologna: che ne hanno ideato il metodo di analisi: Giuseppe Farneti, ordinario di ragioneria generale, ed Emanuele Padovani, associato di programmazione e controllo nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, Bureau van Dijk è proprietaria delle banche dati dei bilanci delle amministrazioni pubbliche locali Aida PA e dei bilanci delle società ed enti partecipati Aida SPL, e il Comune di Cesena ha deciso di avvalersi di queste informazioni (le stesse utilizzate qualche giorno fa dal Sole 24 Ore per stilare la classifica degli enti locali capoluogo di provincia più virtuosi) per mettere a disposizione dell'Amministrazione Comunale, ma anche del Consiglio e di tutti i cittadini un ulteriore strumento di controllo e verifica.
Proprio per questo il Sindaco Paolo Lucchi intende chiedere a Riccardo Cappelli, Presidente della Prima Commissione consiliare (quella competente in materia di bilancio), di mettere fin da ora in programma una riunione in cui illustrare le caratteristiche di questo nuovo strumento e le sue possibilità di utilizzo.
"Abbiamo sempre rivendicato - spiega il Sindaco - l'oculatezza della gestione dei conti comunali e sia maggioranza che opposizione hanno sempre riconosciuto che all'impegno speso in questa direzione corrispondono risultati positivi. Ora abbiamo deciso di avvalerci di queste banche dati, delle informazioni che possono mettere a disposizione e del metodo elaborato dai professori Farneti e Padovani per avere un quadro di comparazione sempre più preciso, in modo da tenere sempre meglio sotto controllo la nostra situazione e, nella logica della massima trasparenza, vogliamo condividerlo prima di tutto con il Consiglio Comunale".
Da una prima analisi sullo stato di salute finanziaria del Comune, elaborata dal professor Padovani, Cesena conquista un posto nella prima fascia di merito, con un rating finanziario A (cioè il massimo).
Il metodo
Tale risultato scaturisce dall'esame comparato di 10 indicatori di bilancio, di cui fanno parte, ad esempio, il rapporto fra entrate e spese, la consistenza dei residui attivi in rapporto con il valore assoluto del risultato d'amministrazione, l'equilibrio strutturale, la rigidità di spesa legata al personale, i residui passivi, ecc. I valori espressi dal Comune vengono poi raffrontati con quelli degli altri enti locali di analoghe dimensioni per numero di abitanti. Si ricava così il rating (cioè il punteggio) che si inserisce in una scala di merito articolata in 11 classi: A (classe di merito più elevata), B1, B2, C1, C2, C3, C4, C5, D1, D2, E (classe di merito più bassa, ovvero default). I rating attribuiti per i singoli indicatori concorrono a stabilire il rating complessivo.
La situazione di Cesena
Secondo l'analisi effettuata con questo metodo, il Comune di Cesena si colloca fra il migliore 5% dei comuni italiani, godendo di un Rating Finanziario pari ad "A" sia nel 2009 che nel 2010.
Questo grazie agli alti punteggi conseguiti in quasi tutti gli indicatori. Fra i valori migliori dei tempi di estinzione dei debiti di finanziamento: la situazione debitoria a medio-lungo termine è molto contenuta, come testimonia la bassissima incidenza degli interessi passivi (pari all'1% delle entrare correnti) sia per i tempi di estinzione: se, per ipotesi, non fosse necessario contrarre nuovi mutui e la rata di ammortamento non subisse variazioni, al Comune di Cesena basterebbero 5 anni per azzerare i suoi debiti finanziari.
Si evidenzia, poi, l'ottima capacità di riscossione: basti dire che nel 2010 il Comune di Cesena ha registrato solo il 6% di crediti per tributi e tariffe più vecchi di un anno, contro una media per i Comuni delle stesse dimensioni che si aggira sul 41%.
Il non utilizzo delle anticipazioni di tesoreria dimostra l'eccellente capacità di solvibilità a breve termine del Comune, per altro attestata anche dalla velocità di liquidazione delle fatture: nel primo semestre 2011 il tempo medio di pagamento per le spese correnti è stato di 24 giorni.
Ma, fra le righe, emergono altri elementi di interesse. Ad esempio, le spese di personale risultano pari al 29% delle entrate correnti, ben al di sotto dei limiti stabiliti dal Testo Unico, pur gestendo con proprio personale servizi che pochi altri comuni svolgono direttamente.
Ufficio stampa
Federica Bianchi