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Occhiali 3D

in un'ordinanza comunale le regole per utilizzarli

Film 3D che passione! Ma solo a certe condizioni.

Il Comune di Cesena ha emanato nei giorni scorsi un'ordinanza che disciplina l'utilizzo degli speciali occhialetti necessari per assistere a questo tipo di proiezioni. Il provvedimento è stato preso sulla base delle circolari emesse dal Ministero della Salute e delle raccomandazioni impartite in merito dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl di Cesena.

In particolare, l'ordinanza vieta l'utilizzo degli occhiali 3D per i bambini sotto i 6 anni. Per chi ha superato questa età, invece, si afferma  l'opportunità di ricorrere occhiali 3D di tipo monouso.

Nel caso in cui gli occhiali 3D messi a disposizione non siano monouso, il gestore della sala cinematografica deve adottare un preciso protocollo di pulizia e disinfezione, adatto alla tipologia di occhiali (caratteristiche, materiali, ecc) e approvato preventivamente dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl, in modo da garantire il mantenimento della qualità della visione e l'assenza di microorganismi e parassiti patogeni. Dopo il trattamento, ogni singolo paio di occhiali dovrà chiuso in un contenitore sigillato.

Inoltre, all'ingresso delle sale cinematografiche dovranno essere collocati cartelli che riportano i contenuti dell'ordinanza, in modo da fornire un'adeguata informazione agli spettatori.

Chi non  rispetta queste regole rischia una sanzione amministrativa da € 25,00 a € 500,00.

 

Ufficio stampa
Federica Bianchi

 
 
 
 
 
 
 
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