Tre sere di Cinema per ricordare i 150 anni dell'Unità d'Italia
Il programma rientra nella rassegna Risorgimento e altre storie di Piazze di Cinema e prevede la proiezione anche di altri film che verranno presentati in Piazza Amendola e a Villa Silvia di Lizzano.
Tutte le proiezioni sono ad ingresso gratuito con inizio alle ore 21.15.
ARENA VIVERE IL TEMPO, Via San Mauro 653
MARTEDI' 19 LUGLIO ORE 21.45
Nell'anno del Signore di Luigi Magni (1969), col., 124'
con Nino Manfredi, Claudia Cardinale
Nella Roma del 1825 i carbonari tentano senza successo di sollevare il popolo contro il governo pontificio. Due di loro, Leonida Montanari e Angelo Tarquini vengono catturati e condannati a morte. Cerca di aiutarli, ma inutilmente, il ciabattino Cornacchia, spinto dalla convivente Giuditta, giovane ebrea innamorata di Montanari. La donna scopre con sorpresa che Cornacchia non è altri che Pasquino, poeta che con i suoi versi in dialetto sbeffeggia il potere temporale e invita, inutilmente, il popolo a sollevarsi. «"Romano de Roma" con un'accanita vocazione anticlericale, Magni traccia con sarcasmo beffardo una spiritosa cronaca di avvenimenti prerisorgimentali che i libri di scuola ignorano. Attori da applauso» (Il Morandini, Zanichelli 2007). David di Donatello nel 1970 a Nino Manfredi come miglior attore.
GIOVEDI' 21 LUGLIO ORE 21.45
Le cinque giornate di Dario Argento (1973), col., 123'
con Adriano Celentano, Enzo Cerusico, Marilù Tolo
Incontri e disavventure durante le cinque giornate della rivolta antiaustriaca a Milano (18 - 22 marzo 1848) del ladruncolo Cainazzo e del fornaio romano Romolo. Un'insolita incursione di Dario Argento nella commedia a sfondo storico, con una sceneggiatura scritta assieme a Enzo Ungari, Luigi Cozzi e Nanni Balestrini che spinge sul grottesco e che muove dalla tesi della mancata rivoluzione. «Film intellettuale travestito da spettacolo plebeo o prodotto mercantile intinto di intellettualismo? » (Tullio Kezich, Il millefilm, Il Formichiere 1978).
MARTEDI' 26 LUGLIO, ORE 21.45
In nome del papa re di Luigi Magni (1977), col., 105
con Nino Manfredi, Carmen Scarpitta, Carlo Bagno
Nella Roma del 1867, tre giovani rivoluzionari (Gaetano Tognetti, Giuseppe Monti e Cesarino Costa) vengono arrestati in seguito all'attentato ad una caserma. La contessa Flaminia, madre di Cesarino, nel tentativo di salvare il figlio, si rivolge a Mons. Colombo di Priverno, giudice del tribunale penale supremo dello stato pontificio, confidandogli che il ragazzo è anche figlio suo, frutto di un unico rapporto avvenuto diciannove anni prima. Il prelato, già in crisi, cercherà di salvare il ragazzo ma inutilmente. «Una parte di verità storica c'è, la fantasia e la bravura di Manfredi hanno fatto il resto e il sodalizio Magni-Manfredi ha funzionato ancora » (Il Morandini, Zanichelli 2007).